Amato: parlano l'antico linguaggio delle Br di Francesco Grignetti

Amato: parlano l'antico linguaggio delle Br Amato: parlano l'antico linguaggio delle Br Appello di Ciampi: bisogna usare la massima vigilanza Francesco Grignetti ROMA Carlo Azeglio Ciampi scrive alle autorità milanesi, Roberto Formi�goni, Ombretta Colli e Gabriele Albertini: «L'impegno solidale del�le istituzioni, della società civile, dell'intera collettività contribuirà a sconfiggere sul nascere questi odiosi attentati. Essi ci conferma�no nel dovere di usare la massima vigilanza. Sono con voi con intensa partecipazione». Il Presidente della Repubblica indirizza un messaggio anche al cardinal Martini: «La bomba rinvenuta nel Duomo è un atto di estrema gravità che offende la coscienza civile e cristiana del�l'Italia». E interviene Giuliano Amato: «Nel Paese ci sono segnali di tensione che si esprimono con linguaggi che tendono ad assimilar�si a quello antico delle Br, il che dimostra legami e vocazioni, forse aspirazioni. Bisogna stare attenti». A sera, poi, il ministro dell'Interno Enzo Bianco è chiamato a riferire al Quirinale. Un lungo colloquio che dimostra quanto il Presidente stia seguendo da vicino il fallito attentato di Milano. Il ministro aveva garantito già dal mattino che la guardia è «altissima». E sono già state diramate indicazioni a tutte le questure d'Italia perché ci sia la massima vigilanza. Ma anche il presidente del Sena�to, Nicola Mancino, ex ministro dell'Interno, fa sapere di nutrire timori: «E' un problema serio, mol�to preoccupante. Un episodio grave per il quale bisogna allertarsi»; Le massime cariche dello Stato sono dunque tutte in grande; ap�prensione. Spiega Amato: «C'è sem�pre un allarme quando ci sono delle bombe. Questo forse è meno lacerante, sia perchè si è saputo che l'ora del timer era un'ora notturna, sia perchè è possibile che la bomba volesse riguardare eventi passati più che avviare nuove stra�tegie terroristiche. Però io vorrei vivere in un Paese dove gli anniver�sari si ricordano, se non con le bottiglie di champagne, certamen�te con qualcosa di diverso dal�l'esplosivo». Il premier fa riferimento alla rivendicazione di chi voleva «ricor�dare» la fine del Giubileo con la bomba sul Duomo. Un linguaggio, con un occhio ai «segnali di tensio�ne» degli ultimi giorni, che ha fatto sobbalzare Amato. E' insomma evi�dente che si pensa ai recentissimi scontri di piazza di Roma e di Ventimiglia, al «popolo di Seattle» che anima le manifestazioni contro la globalizzazione, a quegli autono�mi in «tuta bianca» che ripropongo�no antiche scene di violenza. Ed è stato il senatore Giovanni Pellegri�no, ds, presidente della commissio�ne Stragi; a evocareril cosiddetto «popolo di Seattle» in quest'occasio-, ne. Per questo motivo è stato aspramente contestato dai Verdi che accusano d�«irresponsabilità» chi volesse riduire il conflitto socia�le a problema d�ordine pubblico. Replica Pellegrino: «Io non voghe criminalizzare nulla e nessuno. Riaffermo però la mia preoccupa�zione per manifestazioni che ogni giorno di più tendono a caricarsi di violenza. Avrei torto solo se mi si dimostrasse che Seattle e a Nizza non vi sono state manifestazioni di antagonismo violento. Anche il '68 nacque come movimento pacifico dei figli dei fiori... Poi vennero i servizi d'ordine, le molotov eie P38». Sulla sponda opposta fa litigare anche l'analisi di Franco Frattini, FI, presidente del comitato di con�trollo sui servizi segreti. Dice Frat�tini: «Si parla di alcune piste, che ritengo debbano essere verificate con grande cautela. Il problema prioritario è potenziare gli stru�menti d'indagine. Serve cioè una maggiore copertura per fare opera�zioni particolarmente delicate. In�tendo dire un preciso indirizzo politico a colpire dall'interno le organizzazioni eversive». Frattini, insomma, ce l'ha scopertamente con il ministro dell'Interno, lascian�do intendere che le forze d�polizia e �servizi segreti si sentono con le spalle scoperte. Gli risponde secca�mente Mauro Zani, ds: «Quando la smetterà il presidente del comitato di controllo sui servizi di approfit�tare in modo cos�becero del suo importante e delicato ruolo istitu�zionale per piegarlo alle esigenze di propaganda pohtica? Dall'alto del suo qualificato incarico, Frattini non esita a indicare e accreditare piste terroristiche, dandole eoa per certe, con una vera e propria npera d�depistaggio dell'opinione pubblica». L'allarme del premier: «Legami e vocazioni e forse anche aspirazioni» Frattini: bisogna potenziare gli strumenti di indagine Un'immàgine della manifestazione organizzata dai sindacati ieri a Milano