Un questore di Fiume è lo Schindler italiano di Fulvia Caprara

Un questore di Fiume è lo Schindler italiano «Senza confini» di Costa, in primavera su Raiuno con Somma, Chiara Caselli e Sbragia Un questore di Fiume è lo Schindler italiano Fulvia Caprara ROMA Per una volta non si parla di poliziotti, di mafiosi, di medici in prima linea, di commesse innamorate, di preti di firantiera. Per ima volta va in scena un caso straordinario, una storia esemplare e sconosciuta ai più, quella di Giovanni Palatucci, il funzionario di polizia tra�sferito a Fiume nel'SS che riusc�a mettere in salvo, fino al '44, migliaia di ebrei destinati ai campi di sterminio. Spirito indipendente, abituato a non accettare compromessi né soprusi, Pala�tucci, divenuto questore, portò avanti la sua impresa fino alle estreme conse�guenze: pur avendone la possibilità, rifiutò di mettersi in salvo, venne arre�stato dai nazisti e mor�nel febbraio del 1945 nel campo di concentramento di Dachau. Alla memoria di Palatucci, proclamato dieci anni fa «Giusto tra le nazioni», l'ex-presidente della Repub�blica Scalfaro ha conferito, nel '95, la Medaglia d'Oro al merito civile. «Era giusto far conoscere questa eroica figura dice il regista Fabrizio Costa che seppe coltivare, assieme ad altri il sentimento di giustizia nell'epo�ca in cui un'ondata di follia travolgeva il mondo. E in un momento, quello attuale, in cui si parla tanto di regime e di riscritture storiche, è bene ricordare che non si deve mai abbassare la guar�dia di fronte a tentazioni che emergono da questa o quella parte. Lo dico con cognizione di causa visto che sono nato a Trieste, città in cui certe tensioni sono tuttora forti». Prodotto da Raifiction insieme con «Sacha Film Company», scritto da Angelo Pasquini sulla base della biografia firmata da Salvatore Raimo, prendendo spunto dalle ricer�che svolte da Giuseppe Rinaldi per il documentario di «Chi l'ha visto?» intito�lato «Il questore di Fiume», «Senza confini», girato a Fiume, Trieste e a Roma, in gran parte nei saloni e negli uffici stile fascista dell'Associazione nazionale mutilati invalidi di guerra, andrà in onda in due puntate su Raiuno nella prossima primavera. «Davanti a un personaggio cos�spiega il protago�nista, l'attore napoletano Sebastiano Somma un interprete si sente emozio�nato. Mi ha aiutato la possibilità di recitare, per una volta, senza nasconde�re il mio dialetto campano visto che Palatucci era avellinese; ho cercato di rappresentare la sua generosità, la pre�sa di coscienza interiore che lo spinge ad agire in quel modo soffermandomi soprattutto su una sua frase che mi ba colpito molto "voghono farci credere che il cuore è solo un muscolo"». Al fianco di Somma, nella parte di Fiam�ma, la compagna ebrea di Palatucci, recita Chiara Caselli: «Leggendo il copio�ne e poi recitando sul set mi sono convinta sempre di più della bellezza e della particolarità di questa che è insie�me una storia d'amore e di resistenza; di passione e di capacità di opporsi, di dire no anche stando all'interno di un sistema. Di Fiamma ho raccontato il modo con cui passa dalla sicurezza di avere davanti a sé un futuro splendente alla tragedia di una vita fatta di progres�sive privazioni. E mi sembra che oggi non slamale ricordare che in ItaEa l'unico vero regime di dittatura è stato quello fascista». Del cast fanno parte anche Antonella Fattori nel ruolo della giovane nazionalista fiumana Alida, Massimo Wertmuller e Mattia Sbragia soprannominato sul set «la serpe» visto che inteipreta il ruolo di un «cattivo a tutto tondo». Seguendo il filone dell'ap�profondimento storico degli ultimi 60 anni di vita italiana, Raifiction ha in cantiere per l'anno prossimo lo sceneg�giato dedicato a Giorgio Perlasca, anche lui difensore degli ebrei di Budapest, interpretato da Luca Zingaretti con la regia di Alberto Negrin. Sebastiano Somma e Chiara Caselli sono �protagonisti della fiction di Costa

Luoghi citati: Budapest, Fiume, Roma, Trieste