Palermo, comincia il dopo Orlando

Palermo, comincia il dopo Orlando Palermo, comincia il dopo Orlando Buttiglione «cala» la coppia Cuffaro-Mannino Antonio Ravida corrispondente da PALERMO Leoluca Orlando lascia dopo dodici anni la carica di sindaco di Palermo. Con l'Ulivo, che l'ha designato sabato a Catania, corre per la presidenza della Regione opposto al coordinatore siciliano di Forza Italia e parlamentare berlusconiano di ferro Gian�franco Miccichè. Ma nella politica sicilia�na le «ultimissime» segnalano anche il ritomo in politica di Calogero Mannino da cinque anni e mezzo processato in aula per concorso in associazione mafiosa dopo l'onta anche di quattro mesi di carcerazio�ne preventiva che lo provò fortemente. L'ex ministro de (Agricoltura, Trasporti, Mezzogiorno) rientra dalla porta principa�le con lo scudocrocialo del Cdu. Il Consiglio comunale resterà in carica fino a novembre. Nel frattempo il Comune sarà gestito da un commissario straordina�rio (si parla dell'ex prefetto di Palermo Damiani) nominato dal presidente di cen�tro destra della Regione Vincenzo Leanza e dall'assessore agli Enti Locali Girolamo Turano (Cdu). Oggi è l'ultimo giorno utile per le dimissioni di Orlando, in base alla legge che regola le elezioni in Sicilia. E Manni�no? Rocco Buttiglione gli ha dato «il benvenuto» ieri mattina al cospetto di oltre 5 mila ex de plaudenti alla Fiera del Mediterraneo. Il segretario del Cdu sicilia�no Massimo Grillo ha detto raggiante: «Riparte un grande cammino». E Buttiglio�ne, fra gli applausi e l'inno del Biancofiore (lo stesso che era della De), ha affermato: «Mannino non è un mafioso, è un democra tico cristiano che ha molto sofferto e ha diritto a un pieno risarcimento morale e pobtico. La democrazia cristiana non era il partito della mafia. E' il partito che ha fatto il bene dell'Italia». Già membro della direzione nazionale e segretario della De siciliana, con ogni probabilità Mannino sarà candidato al Senato nel collegio della sua Seiacca, nell'Agrigentino. «La mia scelta è di contri�buire con un granello di esperienza e di testimonianza al progetto del Biancofio�re». Buttiglione ha candidato quale sindaco di Palermo Totò Cuffaro che in estate, abbandonata l'Udeur (ne era vicesegreta�rio nazionale), permise il controribaltone che riportò il centro-destra in Sicilia. «Dà le garanzie morali e politiche», ha rilevato Buttiglione. E Cuffaro: «Sono pronto a svolgere il ruolo».

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