Il primo afro-americano a guidare la politica estera di Andrea Di Robilant

Il primo afro-americano a guidare la politica estera LO STRATEGA PI GUERÌRilCHE RESTAURA VECCHtt: VOIj/O ' '' .'■'" " —— Il primo afro-americano a guidare la politica estera personaggio Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON ERA l'estate del 1964, quan�do la battagUa per i diritti , civUi negU Stati del Sud era nella sua fase più intensa e U presidente Lyndon B. Johnson lottava contro Barry Goldwater e la destra repubbUcana per rimanere alla Casa Bianca. Il giovane Colin Powell, di ritomo daUa sua prima missione in Vietnam, decise di dare una mano: un nero a bordo di uno sgangherato maggiolino Volkswagen targato New York. Da queUe parti sembrò una provocazione. Venne fermato da due poUziotti che distribuiva�no invece volantini per Goldwa�ter; Diede loro la sua patente miiitare. Gli risposero di tornar�sene al Nord «Sei troppo stupido per questi paraggi».. Dopo quella fatidica estate il soldato nero tornò al Nord e U resto, come dicono gli america�ni, è storia. Ieri U generale Colin PoweU pluridecorato veterano del Vietnam, stratega della Guerra del GoUo e consigUere di tre Presidenti è stato nomina�to segretario di Stato da George W. Bush. Una nomina scontata. Se ne parlava da mesi. Ma questo non togUe nuUa alla portata storica deU'evento. Per la prima volta un afroamerica�no viene chiamato a guidare la politica estera degU Stati Uniti. Di più: U nuovo presidente, rampollo dell'ultima dinastia poUtica americana e figUo del�l'establishment bianco, si affida al figUo di immigrati neri per dare credibUità al suo nuovo governo. PoweU è nato a Harlem, la cuUa del jazz a New York, nel 1937. I suoi genitori erano gia�maicani. La famigUa si trasfer�nel South Bronx, in quegU anni un quartiere multietnico pieno di vita. Da ragazzo trova impie�go in un negozio di giocattoU. Ma riesce a laurearsi in geologia seguendo corsi serab al City CoUege di New York. Poi vengo�no U servizio miUtare, la scuola ufficiaU e la sua rapida ascesa nei ranghi deUa U.S. Array, l'isti�tuzione che PoweU chiamato «U mio habitat naturale». Nel 1963 viene mandato una prima volta in Vietnam còme consigUere mi�Utare. Ci toma nel 1968 quando la guerra è al suo apice e John�son è ormai un presidente dimez�zato. PoweU rimane ferito due volte, calpestando una mina e in un incidente di eUcottero. Scrive neUa sua autobiogra�fia che durante un'operazione militare un soldato ai suoi ordi�ni «era appena un ragazzo» calpesta anche lui una mina e gU muore fra le braccia. Prima d�chiudere gU occhi lo fissa con uno sguardo pieno di paura e di incomprensione. L'episodio tra�sforma PoweU. Comincia a chie�dersi, senza mai riuscire a trova�re una risposta, come mai mi�gliaia di giovani americani sia�no stati mandati a morire in Vietnam. «Ero partito in guerra pieno di convinzioni, ma piano piano vennero erose dal peso dei giri di parole, deUe menzo�gne e dell'autoinganno», dice anni dopò. Invece di lottare contro l'esta�blishment, decide di penetrarlo per cambiare le cose dal di dentro. Di ritomo dal Vietnam vince un concorso per lavorare neU'amministrazione Nixon, nel settore bilancio. Poi studia per un Master in business: la sua scalata continua. Lavora al Pentagono durante la presiden�za Carter e vi rimane durante i primi quattro anni deU'anunimstrazione Reagan, guadagnando�si la fama di manager abUe, capace di lavorare con democra�tici e repubbUcani. Ma la sua cultura miUtare lo mette più a suo agio con 1 repubbUcani. Diventa amico e stretto coUaboratore di Caspar Weinberger e poi di Frank Carlucci, che guidano U Pentagono durante gU anni Ottanta. Dopo lo scandalo Iran-Contra, un Rea�gan indeboUto e in difficoltà ordina un repuUsti aUa Casa Bianca e, su suggerimento di Weinberger e Carlucci, chiama PoweU al suo fianco come consi�gUere per la Sicurezza nazionae. George Bush senior, presiden�te nel .1988, lo nomina Capo di stato maggiore. L'esperienza del Vietnam lo ha portato a una conclusione che è stata definita «dottrina PoweU»: l'uso deUa forza è legit�timo solo quando l'obiettivo è chiaro e si è disposti a usare tutta la forza miUtare necessa�ria per raggiungerlo. Altrimen�ti, megUo non usarla. Questa filosofia ha portato molti a defi�nire PoweU «U guerriero rilut�tante». Quando Saddam Hussein in�vade U Kuwait, PoweU è sfavore�vole aU'invio di truppe. Bush decide di cacciare comunque il raìss iracheno e a quel punto PoweU chiede e ottiene di poter mettere in campo una «overwbelming force», una forza sovercbiante. Cinque anni dopo sconsiglia l'invio di truppe in Bosnia a un Clinton ancora ine�sperto. L'America non agisce in tempo per fermare i massacri. E la AÌbnght sbotta: «A che ^erve avere l'esercito più potente del mondo se poi non lo usiamo?» AUa fine del suo mandato PoweU non vuol più lavorare con l'amministrazione Clinton. Si ritira a vita privata, lavoran�do per migliorare le condizioni di vita dei più poveri. E si dedica con passione al suo passatempo preferito restaurare vecchie Vòlvo nel suo garage in attesa di una nuova chiamata aUe arrai. Arrivata ieri. é eluso dal Vietnam, decise di cambiare /le cose dai di dentro e non lottando contro l'establishment La sua ascesa con Reagan e Bush senior, ma con Clinton si era ritirato a vita privata Il presidente eletto George Bush con il nuovo segretario di Stato Colin Powell