ARLACCHI,IL TALEBAN0 di Jas Gawronski
ARLACCHI,IL TALEBAN0 FALLITE LE STRATEGIE ANTIDROGA ARLACCHI,IL TALEBAN0 Jas Gawronski DA quando Giuseppe Arlacchi detto Pino è diventato vicesegreta�rio delle Nazioni Unite e Capo dell'Ufficio anti droghe e crimine, questo è diventato il migliore dei mondi possibili, dove la mafia è svanita e la piaga della coltivazione deU'oppio è in via di eliminazione. Come non crederci, lo afferma Arlacchi in persona, per ora è l'unico al mondo a dirlo, ma noi siamo fiduciosi su sue ulteriori rassicurazioni: dalla fine della fame del mondo a quella della psoriasi. Ma andiamo con ordine, dall'altroieri, al vertice sulla criminalità dell'ONU sappiamo, grazie a Pino che la mafia è al capolinea. Non se ne sono accorti quegli sbadati dei magistrati che continuano a indagare e, come Piero Grasso, ad arrabbiarsi se vengono svelate le liste di mafiosi e conniventi in loro possesso. Persino il governo, che per vincere le elezioni è riuscito a dire che l'economia va forte e la riforma della scuola è una meraviglia, non riesc ad arrivare alle vette da cui Arlacchi vede tutto bene. E i ministri Fassino e Bianco, sono ancora costretti a vederla e temerla, la mafia. Pino è da un po' che dimostra una capacità di sguardo d'altro mondo, già al meeting sulla droga di San Fatrignano, a ottobre, disse orgoglioso «i nostri incentivi ai contadini perché abbandonino le coltivazioni d'oppio hanno avuto successo in Afghanistan, Birmania e Laos (...). Il risultato è una diminuzione della produzione mondiale intorno ai 10-1296». Chissà perché all'Onu hanno considerato l'iniziativa un fallimento e hanno congelato i fondi per l'Afghanistan. Dal 1997 sono stati investiti 6 milioni di dollari per far coltivare ortaggi invece che papaveri da oppio con il risultato che la produzione di oppio è raddoppiata. Poi Arlacchi ha anche chiaramente visto che il programma trattava direttamente coi contadini e non con il regime autoritario talebano. Non conta che i protocolli prevedessero di operare in stretta collaborazione con le autorità interessate a livello di distretto provinciale e di villaggi, e quindi con i Talebani. Comunque l'Italia è uno dei quattro paesi che ha finanziato questo programma da mondo di Arlacchi. L'Unione Europea invece non ha mai creduto nell'iniziati�va, né messo un euro in territorio talebano. Chi non ha le visioni sovrumane di Arlacchi e si limita ai dati dell'esperienza sa che ogni investimento diretto in paesi a regimi totalitari che non consentono controlli internazionali, finisce in armamenti. Nella risoluzione d'urgenza sull'Afghanistan votata dal Parlamento europeo due settimane fa ho inserito un piccolo emendamento: un cordiale invito a Pino a lare dichiarazioni meno affascinanti, magari dicendo la verità, cos�da evitare, in futuro, di imbarazzare l'Italia e le Nazioni Unite con «arlacchinate» di questo genere. Dopo il vertice Onu di Falerno pare evidente che Arlacchi non sarà mai emendato abbastanza. Europarlamentare di Forza Italia
Persone citate: Arlacchi, Bianco, Fassino, Giuseppe Arlacchi, Piero Grasso
Luoghi citati: Afghanistan, Birmania, Italia, Laos
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Bimbe seviziate e bruciate a Napoli
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- I cinque punti-base della d. c. illustrati a Biella dal ministro Pella
- Due bimbe napoletane seviziate e bruciate
- Quasi 2000 azionisti partecipano all'assemblea della Montedison
- Due americani
- Sotto la Mole la banca di Mitterrand
- STAMPA SERA
- Il primo metrò nel 1977
- Fretta guardava al Sud per l'eversione "nera"
- Marito e moglie i trucidati del Tevere Fermato un amico: gravissimi indizi
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- Brosio alle elettrici: un governo di centro per lo sviluppo del Paese
- Inaugurato sotto la pioggia lo zoo del Parco Michelotti
- Un'altra giornata di tumulti in piazza Statuto
- Indagini su gruppo neofascista a Rieti e a Parma: due arresti
- Bimbe seviziate e bruciate a Napoli
- Condannato all'ergastolo querela la Rai per una trasmissione alla tv
- La Juventus con Charles
- Le leggi sulla razza
- Arrestate la studentessa-rivale e la madre per l'assassinio della giovane cantante Lolita
- Molto cibo tanto sesso
- Marito e moglie i trucidati del Tevere Fermato un amico: gravissimi indizi
- «So che esiste l'aldilà Lo ha detto mio figlio»
- La fucilazione dei due rapinatori
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- Due auto si scontrano frontalmente Muore una giovane donna, 4 feriti
- «Ecco i cinque killer che uccisero Borsellino»
- � morto Peppino De Filippo se ne va la Napoli più estrosa
- Brosio alle elettrici: un governo di centro per lo sviluppo del Paese
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy