Un «partite transnazionale» per Haider
Un «partite transnazionale» per Haider Un «partite transnazionale» per Haider AJesoh: l'Europa siamo noi, non la vergogna diNizza Fabio Polelti Invialo a JESOLO (Venezia) Ci mancava un partito transnazionale europeo e anticentralista. Ades�so c'è, lo hanno battezzato 0 leader della Carinzia Joerg Haider e il sindaco di Jesolo Renato Martin, ex leghista oggi a capo di un improbabi�le Veneto-Repubblica Federale Pa�dana, doppia firma con stilografica d'oro davanti al labaro del Comune. In due paginette e mezzo, il leader dell'Fpoe in completo grigio e t-shirt bruna più il sindaco con una variopinta cravatta palla, pro�mettono sfracelli. Dice, il sindaco Martin: ((Abbiamo molte cose in comune...». Fal'elenco, Haider: «Vo�gliamo un'Europa dei popoli. Non la vergogna che si è vista a Nizza che nega la molteplicità di lingue e culture. Non quella di Schengen, che con il libero commercio delle merci ha permesso il diffondersi del morbo della mucca pazza o una indiscriminata liberalizzazione de�gli extraccmunitari». Haider dice di rifarsi al presiden�te Adenauer e al generale De Gaulle. Ma al di là della Carinzia, è l'Italia del Nord quello che lo stuzzica di più. Ammette: «In queste regioni ci sono molte forze politiche che la pensano come noi... Magali non lo dicono apertamente perché ci sono le elezioni... Ma dopo, speriamo che il clima sia più sereno e disteso». Non c'è verso di fargli scucire mezza frase sulla Lega e sul Polo, che hanno fatto più di un passo indietro. Per non parlare della Life di Fabio Padovan, degli autonomi�sti alla Comencini, della galassia che ha lasciato Umberto Bossi^cbe adesso annaspa nel mare dellà'politica veneta, senza guardare alla Carinzia. Haider pensa che sia solo un problema congiunturale: «tìopo le elezioni sarà tutto più chiaro... Comunque preferisco chi non fa tatticismi pensando agli elettori e si schiera apertamente con noi». Che poi sarebbe questo sindaco, già al suo secondo mandato e quindi non più eleggibile, svapora�to dalla Lega. E il suo collaboratore Fabrizio Dal Col, detto «l'ideologo», anche lui in consiglio comunale a far numero per una maggioranza risicata. Sognano un'Europa basa�ta sull'autodeterminazione, sul�l'identità di una «piccola patria», sul Dna comune di chi vive sulle due sponde del Piave. Alla faccia dei comunisti che, come dice Hai�der «fanno le solite polemiche ad ogni mio arrivo in Italia, perché non tollerano la democrazia e un'Europa dei popoli». E visto che siamo sotto Natale, Haider si presenta con un ramoscel�lo d'ulivo, che poi sarebbe questo abete della Carinzia alto più o meno tre piani, che il sindaco di Jesolo fa mettere in mezzo alla piazza princi�pale. Tanto per evitare contestazio�ni di centri sociali e rifondatori comunisti, attorno alla piazza c'è un triplo cordone di polizia e carabi�nieri. Su un palco improvvisato il sindaco regala ad Haider una statua con una figura astratta, una gondo�la di ceramica e pure il solito cesti�no con il Prosecco e i formaggi locali. Haider ringrazia, augura buon Natale ai poliziotti e vola a Tolmezzo, per un altro albero e un altro incontro blindato con la città. Del Papa, della visita di sabato in Vaticano, dell'altro abete da portare fino in piazza San Pietìtt', non dice una parola. I suoi collaboratfli^ contestazioni o meno, confermàno'tùtto. Haider, nella veste pure di presidente del Karnten Football Club, ammette invece che ci sono contatti con manager di squadre italiane, che dovrebbero dare una mano agli 11 della Carin�zia che non sarebbero proprio degli assi. Il settimanale austriaco Focus scrive che ci sarebbe in ballo la Lazio di Cragnotti. Lui svicola: «Sì, squadre importanti ma nomi non ne faccio...». Con buona pace di Alessandro Foscari di Pattemiana, imprendito�re austriaco di Carinzia malgrado il nome, che mette di tasca sua tutti gli abeti che Haider va semi�nando in giro per il Triveneto. E che dal palco, a fianco del suo leader, non trattiene la lacrima: «Mi commuovo a sapere che io, un carinziano che lavora tutti i giorni e che paga le tasse, possa essere rappresentato da un democratico sincero come lui». ••»■*" •> 1 * . -••.. . ■..■■.. . • • • * ; * ; v.; .;V : Scambio di doni in piazza fra Haider, leader della Fpoe, e il sindaco di Jesolo Martin
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