Un tempio della giustizia color Gop

Un tempio della giustizia color GopUn tempio della g Chi sono i 9 giudici supremi Augusto Minzoli InvIatoaNEWYORK IL giudizio di Dio che potrebbe riportàreunpo' d'ordine nelle mace�rie istituzionali provocate dal duel�lo legale tra Geoige W. Bush e Al Gore forse sarà rappresentato con il volto occhialuto del giudice William Rehn�quist, il presidente, che passa le sue notti giocando a poker. Oppure con quello smilzo del giudice Anthony Ken�nedy, un conservatore moderato porta�to da Ronald Reagan nell'88 nel tempio più inviolabile di Washington: è lui che ieri ha istruito per competenze territo�riali il provvedimento che ha bloccato il riconteggio delle schede elettorali in Florida dando uno schiaffo alla Corte Suprema di quello Stato. 0, ancora, l'ultima parola sul duello che sta squas�sando l'America probabilmente la dirà, se non l'ha gjà detta, quell'ometto paffuto che è il giudice Scalia, uomo forte dei conservatori voluto in quel posto sempre dal vecchio Reagan. 0 magari la faccia nera del giudice Tho�mas, l'unico uomo di colore in quel consesso che George Bush, il padre del candidato, nel'91 volle impone a tutti i costi al Congresso per premiare la sua fedeltà al Gop: George senior sopirassedè anche sulle accuse di molestie ses�suali che l'assistente dell'uomo in toga aveva lanciato contro il suo principale. 0 probabilmente a rigettare di nuovo Gore nella desolazione ci ha pensato, sfoderando la solMèspressione mite, Sandra 0' Connor, che nell'81 Reagan, ancora lui, fece traslocare dall'Arizona a Washington. E già, il giudizio di Dio, cioè l'inter�vento inappellabile della Corte Supre�ma federale, ha assunto le sembianze di questi cinque giudici conservatori che hanno reso pan per focaccia alle quattro toghe democratiche che" ieri avevano rivitalizzato Gore al costo di mettere in minoranza, e di fatto deride�re, il presidente della Corte Suprema della Florida e i due membri anziani, anch'essi, va ricordato, democratici. Visto che la Corte di Tallahassee non aveva avuto problemi a prendere una decisione cosi dirompente a maggioran�za per aiutare il candidato democrati�co, quelli di Washington hanno fatto altrettanto per rimettere in sella Bush. Per dirla senza peli sulla lingua è stata fatta una scelta piena dirisvolti politici per stopparne un'altra dello stesso tipo. E' avvenuta, di fatto, quella prova di forza paventata ieri dal presidente della Corte suprema della Florida, il vecchio giudice Charles Wells, ai suoi colleghi più giovani: «Stiamo attenti a prendere questa decisione. C'è la possi�bilità che l'attuale crisi costituzionale arrechi danni sostanziali al nostro Pae�se, al nostro Stato e a questa Corte come istituzione». Era fatale. Ma ormai il sistema giudiziario americano ha dimostrato ampiamente in queste settimane che da queste parti l'imparzialità su dispu�te legali che hanno valenze politiche non è di casa. Neppure le atmosfere ovattate delle Corti Supreme sono esen�ti dal veleno della politica. Questo vale anche .per la Corte Suprema di Washington che risponde agU stessi richiami. A modo suo. Que�st'organismo, infatti, come ogni Olim: K) ha le sue liturgie, le sue regole, le sue : ilosofie in parte dettate dalle leggi, in parte dai caratteri, dagli orientamenti ideologici, dalle fissazioni di quei vec�chi saggi che occupano quella poltrona a vita, semprechè non preferiscano dimettersi da soli stanchi di fare il mestiere di Dio in un Paese malato di avvocati, tribunali e spese legali. Soprattutto, anche loro sotto la toga hanno un colore politico. E diciamo subito chenella Corte Suprema Federa�le i conservatori, almeno sulla carta, sono in maggioranza. Sette giudici su nove sono stati nominati da Presidenti repubblicani. Il presidente, Rehnquist,, addirittura da Richard Nixonnellontano '71. Digiudicinominati da presiden�ti democratici ce ne sono solo due, là Ginsburg e Breyer. Entrambi sono arri�vati all'Alta Corte grazie a Clinton. E' chiaro quindi che in un tribunale del genere Bush non dovrebbe avere problemi. Le cose possono complicarsi per lui, ma fino ad un certo punto. Nella Corte Suprema il pacchetto di mischia dei repubblicani è fpnnato dai giudici Rehnquist, Scalia e Thomas: gli ultimi due sono stati attaccati da Gore in campagna elettorale, il primo, che è anche presidente, ha sempre tentato di evitare spaccature dentro la Corte ma l'atteggiamento avuto dai giudici della Corte Suprema della Florida gli ha fatto rompere gli indugi. ' DelrestoRehnquistèunrepubbUcaflo tutto d'un pezzo: ha dichiarato apertaMente che non lascerà la Corte Suprema finché non-si ereeranno le condizioni che gli permettano di conse�gnare la presidenza ad un altro repub�blicano. E in questa logica la conquista della Casa Bianca è fondamentale: ci sono, infatti, quattro giudici che per età o acciacchi vorrebbero passare il testi�mone e quindi il prossimo Presidente potrebbe essere chiamato a nominarne altrettanti, modificando la compozione della Corte a sua immagine e somiglian�za. Il pacchetto repubblicano, quindi, ha più di un motivo per giocare in maniera pesante questa partita. Ad esso si aggiungono altri due giudici conservatori che hanno fatto la diffe�renza nella scelta di ieri: Kennedy e 0' Connor. Sono repubblicani moderati che in alcune occasioni si sono schiera�ti anche con l'area liberal della Corte. Ih questa occasione però il richiamo della foresta è stato irresistibile. Oltre a loro e ai due democratici, ci sono altri due giudici nominati da presidenti re�pubblicani; il giudice Stevens, portato da Ford nel '75 e il giudice Souter che, invece, fu sponsorizzato da Bush pa�dre. Questi nel tempo sono stati arruola�ti a tempo pieno dall'area progressista della Corte. Se questi sono gli equilibri intemi della Corte è evidente che la sentenza sulla Casa Bianca è già scritta in favore di Bush. Certo è sempre possibile l'imjrevisto. Sandra 0' Connor, che è sulla inea di frontiera dei due schieramenti, potrebbe cambiare opinione. Ma è dificile. La verità è che per la natura del sistema giudiziario americano le elezio�ni dfel Presidente non sarebbero mai dovute entrare in un'aula di tribunale. Questo è stato l'errore imperdonabile commesso da Gore. Sette magistrati sono stati nominati da capi della Casa Bianca repubblicani mi GINSBURG. La seconda donna eletta alla corte è stata nominata da Clinton, ha una grande preparazione giuridica, è liberal SCUTER. Era stato scelto da Bush padre che era certo dèi suo orientamento conservatore: invece ha spesso votato con �liberal THOMAS. Al centro di uno scandalo per molestie sessuali a una sua collaboratrice, Anita Hill, è considerato l'esponente più duro dell'ala conservatrice. E'stato nominato da Busti padre BREYER. Nominato dà Clinton, di sicuro orientamento liberal 5 SCAilA Italoamericano, nominato da Reagan, è considerato per la sua preparazione giuridica il cervello dei conservatori 6 STEVENS. Liberal, è il giudice con maggiore anzianità tra i nove della corte 7 RENKQUIST. E'il presidente, nominato da Reagan, di orientamento conservatore ma preoccupato soprattutto di conservare la unità della «sua» corte 8 O'CONNOR. E' stata la prima donna entrata alia corte suprema, conservatrice ma su molti problemi ha votato con i liberal 9 KENNEDY. E' considerato il centro della corte, nominato da Reagan ma sempre aperto al dialogo con i giudici di orientamento democratico

Luoghi citati: America, Arizona, Florida, Tallahassee, Washington