Mutui, esposto a Prodi di Paolo Baroni

Mutui, esposto a Prodi CARO-TASSI SI ALZA IL LIVELIO DELLO SCONTRO TRA BANCHE E CONSUMATORI Mutui, esposto a Prodi L'Abi: sull'usura violate le norme Uè la polemica U Paolo Baroni A guerra dei mutui arriva a Bru�xelles. Ieri mattina, infatti, l'AssoIciazione Bancaria Italiana (Ahi) e l'Associazione fra le banche estere in Italia (Albe) hanno trasmesso alla Com�missione Europea un ricorso contro la legge sull'usura. L'accusa è «violazio�ne della nonnativa comunitaria». Il ricorso è stato indirizzato al presidente della Commissione Roma�no Prodi e a ben cinque commissari: Monti (concorrenza), Bolkestein (mer�cato intemo), Liikanen (imprese), Solbes (affari economici e monetari) e Vitorino (giustiza e affari interni). E già ieri pomeriggio una delegazione guidata dal direttore generale Zadra era a Bruxelles per incontrarsi con i tecnci della Direzione concorrenza dellaUe. La legge sull'usura del marzo '96, sostiene l'Abi nel suo esposto, dopo la recente interpretazione della Cassazio�ne che ne consente l'applicazione an�che a finanziamenti stipulati anterior�mente alla sua entrata in vigore, met�te «fuori legge» il mutuo a tasso fisso per i mutuatari italiani. «Oltre ad isolare il mercato italiano da quello europeo e globale denunciano i ban�chieri la norma crea una evidente disparità concorrenziale per le banche comunitarie che non possono colloca�re in Italia, e comunque a clienti italiani, un prodotto tranquillamente utilizzato in tutta lUnione Europea e nelrestodelmondo». Secondo l'Abi «questa legge, per di più, oltre a violare una serie di diretti�ve e principi comunitari generali e in campo finanziario provoca la modifi�ca a posteriori dei tassi convenuti e quindi si pone in conflitto con i princi�pi di continuità dei contratti nbaditi anche dal regolamento sull'euro». Immediata la reazione del governo p articolarmente infastidito dalla mos�sa delle banche. Per rimediare al problema dei mutui-usurari, infatti, è in corso da giorni una trattativa che vede impegnati in prima linea il Teso�ro e la Banca d'Italia e che poteva sfociare in un emendamento da inseri�re in extremis nella Finanziaria in discussione al Senato. Spiega il sottose�gretario al Tesoro Gianfiranco Moigando: «La presentazione del ricorso non aiuta a trovare una soluzione: si tratta di una questione che richiede un ampio consenso sia a livello parlamen�tare che con le organizzazioni dei consumatori, ahheno le più riflessi�ve». Più possibilista il sottosegretario alle Finanze Natale D'Amico: «è neces�sario intervenire senza demagogia tro�vando soluzioni eque a un problema serio ha dichiarato -. Stiamo provan�do a trovare ipotesi che affrontino il problema». Che ovviamente si presen�ta alquanto complicato: si tratta infat�ti di contemperare sia l'esigenza dei clienti delle banche, i cui mutui oggi presentano spesso tassi certamente irragionevoli, sia quella de^li istituti di credito, esposti al rischio di ima «stangata» praticamente insostenibi�le. Nei giorni scorsi al Senato era circolata l'ipotesi di una sorta di scam�bio: una nonna che evitasse alle ban�che il salasso dei mutui usurari valuta�to in circa 15.000 mila miliardi (ma qualche stima arriva anche sino a quota 50mila nel caso di rimborso integrale degli interessi versati in più) e il rinvio della riduzione Irap per il settore del credito che sarebbe stato utilizzato per misìure a favore dei cittadini con mutui particolarmente elevati. Un'altra soluzione indicata ieri da Morando riguarda invece la predisposizione di un disegno di legge per modificare la legge del '96. In particolare verrebbe sancito il fatto che il tasso usurarlo vigente deve essere verificato solo al momento del�la stipula del contratto di mutuo e non al momento del pagamento della rata. Disinnescando d�fatto la mina-mutui. Anche An annuncia per i prossimi giorni la presentazione di una propo�sta di legge e contesta la decisione dell'Abi: «No a colpi di spugna euro�pei». Anche i consumatori, intanto, alza�no il tiro. «Anche noi presenteremo il ricorso a Bruxelles», ha tuonato ieri il presidente dell'Adusbef ElioLannutti che da anni conduce una vera e propria battaglia contro il caro-mutui e che a fine novembre ha parlato del caso direttamente con Prodi. «Rispet�to à un sistema bancario arrogante e prepotente spiega Lannutti Prodi mi ha detto di andare avanti, anche se queste sono battaglie dure. Questo sistema bancario aggiunge il presi�dente dell'Adusbef anche nel suo ricorso dimostra che ha operato per mezzosecolonellapiù completa illega�lità ed al riparo da qualsiasi controllo. Oggi, a distanza di 4 anni dall'approva�zione della legge sull'usura e dopo 4 sentenze di Cassazione sull'usura, l'Abi si accorge che questa legge non le faceva comodo». Non solo: «afferma di difendere il tasso fisso sui mutui ma non dimostra analoga sensibilità nel difendere il tasso fisso sulle operazio�ni bancarie, il cui rimborso anticipato, in barba ad ogni equità nei rapporti contrattuali, ha fruttato al sistema bancario ben 35.000 miliardi accertati dalla Consob e rapinati al popolo dei risparmiatori». Come uscire dall'impasse? Per Lan�nutti, forte di ben ISOmila lettere di ricorso già spedite alle banche «si può cambiare registro solo ad una condi�zione: l'Abi deve impegnarsi a restitui�re il malloppo». Sfuma l'ipotesi di inserire una norma in Finanziaria L'Adusbef: anche noi presenteremo ricorso Il presidente dell'Abi Maurizio Sella Ieri l'Associazione bancaria Italiana assieme a quella delle banche estere ha inviato un esposto all'Unione europea per contestare la legge sull'usura del 1996

Persone citate: Bolkestein, Lannutti - Prodi, Liikanen, Maurizio Sella, Natale D'amico, Prodi, Vitorino, Zadra

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma