IL PESO DELL'IMMATERIALE

IL PESO DELL'IMMATERIALE DIBATTITO SU TORINO ELANEWECONOMY IL PESO DELL'IMMATERIALE Ugo Perone HA ragione il professor Anego Raffaele Meo quando (la Stampa del 5 dicembre) critica le Amministrazioni locali se dicono: «Non tocca a me». Noi, come Comune di Torino, abbiamo invece detto: «Tocca a me». L'analisi della compresenza di condizioni favorevoli ci portò a progettare quello che oggi è conosciuto come «Virtual ReaUty &L Multi Media Park», a credere cioè nello sviluppo di una «nuova industria pesante dell'immateriale», come ha detto il Presidente G.Balbo. E ora il Parco è pronto a partire, come polo di attrazione di Programmi avanzati di ricerca applicata su Realtà Virtuale e Multimedialità, sede di una Scuola di Alta Formazione e Centro di produzione di idee e prototipi pre-competitivi. Ed è anche punto di partenza per un suo ampliamento verso un Incubatore, un Distretto Multimediale e «Torino web dock», già annunciato dal sindaco Valentino Castellani come progetto per lo Sviluppo del Commercio Elettronico. E l'abbiamo detto quando, come nei confronti degli altri Parchi, c'era sufficienza o scetticismo. Ha quindi ragione anche L'assessore Gilberto " Pichetto: lo sviluppo, «svelato» dall'inchiesta della Stampa, avviene non a caso e il rilancio parte da lontano. Rispetto al progetto di cui parliamo devo riconoscere l'apertura di credito e l'impegno finanziario della Regione Piemonte di 27 miliardi attraverso i Fondi Strutturali (Unione Europea, Stato e Regione). Il Comune di Torino, però ha investito oltre 25 miliardi, ha messo a disposizione il suo patrimonio edilizio e sta sostenendo un pesante onere come contributi e ricapitalizzazione della Società pubblica. Tira l'altro, l'abbiamo detto come assessorato per la Cultura. Si è cos�imboccata una strada quasi inesplorata e con responsabilità inedite, nella convinzione che il sodalizio cultura-industria sia ineludibile, per creare vero sviluppo e nuovo lavoro, mai anche come premessa di un rinnovato modello di vita e di rapporti. Adesso però occorre un passo ulteriore e un più deciso sostegno che acceleri il cammino, privilegiando l'investimento sul capitale umano. Bisogna cioè fornire capitali sufficienti e inventare urgentemente nuovi strumenti perché i Parchi abbiano risorse utilizzabili come spese correnti, per pagare manager e docenti di eccellenza anche stranieri e favorire stages dei nostri giovani ricercatori o professionisti nei Paesi più avanzati e per incentivi adeguati a tenere in Italia le intelligenze migliori e a far tornare dall'estero quelle necessarie. Bisogna ripensare ai fondi necessari per le piccole imprese dei nuovi settori. Accelerare i tempi delle trasformazioni urbanistiche, per rispondere tempestivamente alle domande di spazi per nuove imprese e per quelle che intendono rilocalizzarsi. Infine il «Virtual Reality à Multi Media Park» intende muoversi proprio nella direzione indicata dal professor Meo, non limitandosi a produrre applicazioni finali con tecnologie altrui, ma contribuendo allo sviluppo di tecnologie e metodi utili per lo sviluppo di quelle applicazioni. Il treno dell'innovazione non è mai perso del tutto. Anche chi è in ritardo, può inventare altri mezzi più veloci del treno. Dalle decisioni dei prossimi giorni, settimane e mesi potremo capire tra i diversi soggetti che concorrono o potrebbero concorrere al Parco, chi si limita a rimpiangere il treno che passa, chi approfitta per salirci e chi sceglie di guidarlo. Assessore alla Cultura del Comune di Torino

Persone citate: Balbo, Pichetto, Raffaele Meo, Ugo Perone, Valentino Castellani

Luoghi citati: Alta Formazione, Comune Di Torino, Italia, Piemonte, Torino