Ciampi, amarcord alla Normale di Pisa

Ciampi, amarcord alla Normale di Pisa Ciampi, amarcord alla Normale di Pisa «li Paese va verso un periodo di progresso e sviluppo» AldoCazzullo Inviato a PISA La signora Lucia Gelsi, 82 anni, si è presentata tìmidamente: «Sono un'amica della signora Franca. Posso salutarla?». Gh uomini che vigilano sulla sicurezza di Ciampi, di sohto severissimi, hanno intuito che la si: gnora Lucia non millantava. Anche perché Sua Franchezza Iha abbrac�ciata, baciata e invitata a pranzo: «Ti siamo sempre molto grati, Carlo ed io». Con qualche buona ragione: fu a casa della signora Lucia che due studenti dell'università di Pisa, lui vincitore di concorso alla Nonnaie, lei alla Sapienza, si incontrarono oltre mezzo secolo fa. E' stato un giomo della memoria, quello di ieri, per Ciampi e «la ragazza che doveva diventare mia moghe», come ha ricordato il presidente. Che, come d'abitudine, ha collegato l'espe�rienza personale alla riflessione politi�ca. «Qui alla Normale ho avuto la mia impostazione deontologica ed etica ha detto parlando a braccio agli stu�denti -. Se oggi sono quel che sono, nel bene e nel male, per quel che ho di buono lo devo in gran parte alla Normale». I valori civili appresi alla scuola dei suoi maestri, innanzitutto Guido Calogero, sono quelli che Ciam�pi ha evocato nel discorso in Comune, il mattino. Laddove ha rintracciato un filo che lega l'Italia dei Comuni al Risorgimento e alla Costituzione re�pubblicana: una continuità segnata dal concetto di res publica «che ha legato nel tempo decine di generazio�ni», da quelle che seppero conservare «nuclei della res publica dell'antica Roma» e tradurli nelle libertà bomunali, a quelle che li riscoprirono nell'SOO. Ciampi ha citato la «Storia delle RepubbUche italiane» di Sismondi, e l'influenza che ebbe sul pensiero di Mazzini e del Risorgimento: poiché «i patrioti italiani non pensarono alla conquista dell'indipendenza naziona�le separata da quella deUe libertà civili, né come distìnta dalla liberazio�ne degh altri popoli oppressi d'Euro�pa. Il nostro Risorgimento fu liberale, fu europeista». Valori ritrovati nel momento della guerra di liberazione dal nazismo e del processo costituen�te, quando la res publica da categoria del pensiero pohtico divenne realtà ^istituzionale. Anche per questo «l'Ita�lia conclude Ciampi ha davanti a sé un periodo di sviluppo e di grande progresso civile». «Era il '37. Avevo poco più di sedici anni, quando salii questo scalo�ne per sostenere l'esame orale di ammissione», ha raccontato il presi�dente nella sala degh stemmi della Nonnaie. Una rievocazione a più voci, con la signora Franca e Furio Diaz che dalla platea interloquivano con il capo dello Stato. Figure di insegnanti e di compagni, le provoca�zioni di Giorgio Pasquali, l'amicizia di Scevola Mariottì; la lezione di Guido Calogero, che quando la matricola Ciampi si esercitava sull'Aulularia di Flauto e sugli inni di Callimaco anda�va scrivendo la sua «storia dell'uo�mo», e l'erudizione dell'amico Ales�sandro Natta. Direttore della Norma�le era Giovanni Gentile, indispettito da quei ragazzi che il 10 giugno '40, dopo la dichiarazione di guerra alla Francia, intonarono la Marsigliese, che salutavano lo specializzando nazi�sta al grido di «abbasso Hitler», che videro cacciare dopo le leggi razziali un amico, il lettore di tedesco Oskar Paul Kristeller; pronti anche a farsi arrestare, come lo studente che sputò sulla locandina che annunciava la «liberazione del Belgio» da parte della Wehrmacht. Ricordi vivi nella memo�ria del presidente, che avrebbe poi ritrovato Calogero sulle montagne abruzzesi, nel tentativo di passare le linee naziste. Che ieri hanno però ceduto il passo a suggestioni meno drammatiche: le difficoltà di Teocri�to, la solidarietà fra i compagni, l'ap�prendimento di un metodo rivelatosi poi utilissimo «in campi molto diversi dalla filologia classica». Anche se la�sciando l'insegnamento per seguire il consiglio della signora Fianca ed en�trare in Banca d'Italia il futuro presi�dente si è «sentito un transfuga».

Luoghi citati: Belgio, Francia, Italia, Pisa, Roma