Steichen, il fotografo degli occhi che sognano

Steichen, il fotografo degli occhi che sognano NEL MONDO Steichen, il fotografo degli occhi che sognano Fiamma Arditi | L suo raggio d'azione spaziava 1 dal Washington Bridge a Martha I Graham, George Bernard Show, Greta Garbo, le palline di naftali�na, le sigarette Carnei, le pagine patinate di Vogue e Vanity Fair oppure le esercitazioni di guerra della flotta aerea americana. Ed�ward Steichen era convinto che la fotografia avesse un potere di per�suasione pari a nessun altro mezzo di comunicazione, al punto tale da condizionare la storia del ventesimo secolo. Dopo quarant'anni dall'ulti�ma retrospettiva, che gli aveva dedi�cato il MoMA, il Whitney Museum ne ha organizzata adesso un'altra. Durerà fino al 4 febbraio prossimo e racconta le sue imprese sia come pittore, ma soprattutto come foto�grafo, in un'arco di tempo che va dal 1875 fino al 1973, quando mor�a 92 anni nella sua fattoria del Connecti�cut. La prima Kodak Steichen la comprò di seconda mano a sedici anni. Ma di cinquanta scatti che fece ne riusc�solo uno. Determinato com'era a diventare quello che poi sarebbe diventato, la cambiò subito con un'altro apparecchio più adatto a fare ritratti. Aveva imboccato la sua strada e la percorrerà sostenuto solo dalla sua voglia di raccontare con l'obiettivo. Il padre Jean Pierre, che nel 1879, appena nato Edward, era emigrato dal Lussemburgo negli Stati Uniti, non trovando altro lavo�ro si era dovuto accontentare di fare il minatore ad Hancock, nel Michi�gan e la madre Marie, per poter fare studiare i figli, faceva la sarta. A vent'anni Edward espone tre delle sue foto al Secondo Salone di Filadelfia. Altre tre vengono selezio�nate per il Salone di Chicago l'anno successivo e tre ancora, a cinque dollari l'una, gliele compra Alfred Stieglitz, quando di passaggio da New York, prima di andare a Parigi lo va a trovare al suo Camera Club. Per Steichen, a 21 anni, è la consacra�zione nell'Olimpo dei grandi. Intor�no a Stieglitz ruota il mondo dell'ar�te contemporanea non solo america�no, ma soprattutto europeo e Stei�chen gli sarà di aiuto per fare diven�tare la galleria al 291 di Fifth Ave-i nue la fucina da cui usciranno pittoj ri come Arthur Dove e Giorgia o'j Keeffe e dove nascerà la Photo-Se-1 cession, il movimento di cui faceva-j no parte i più grandi fotografi amerij cani dell'epoca come White, Dyer.i Eugene, Kasebier, Keiley. Dopo ave] re fotografato tutti i protagonisti del suo tempo e gli angoli di New York, che attraverso 0 suo obiettivo diven�tano misteriosi e evanescenti, Stei�chen si butta pure nel mondo dei: rotocalchi di moda, della pubblicità.* Durante la seconda guerra mondiale diventa capo della divisione fotogra�fica navale e addestra una squadra di ragazzi, a documentare con le immagini quello che sta succedenj do. «Non fotografate la guerra, ma piuttosto il ragazzo, la fatica, il mal] di cuore, gli occhi che sognano»! raccomanda agli allievi. La sua in-l fluenza nella fotografia del ventesi-| mo secolo era diventata cosi forte; che nel 1947 il MoMA lo nomina-' direttore della sua sezione fotografica. Per l'uomo romantico e volitivo, che assomigliava vagamente adi Abraham Lincoln era un'altra con-;: ferma. Al Whitney Museum di New York le immagini di uno dei grandi maestri del XX secolo Autoritratto del 1899 di Edward Steichen Edward Steichen New York, Whitney Museum Orario dalle 11 alle 18 Chiuso luned�e marted�Fino al 4 febbraio 2001

Luoghi citati: Chicago, Filadelfia, Lussemburgo, New York, Parigi, Stati Uniti