Buon compleanno vecchia Casa Bianca...

Buon compleanno vecchia Casa Bianca... Buon compleanno vecchia Casa Bianca... REPORTAGE Marco Fiocchi L'UFFICIO più importante del mondo poteva essere una barzelletta. Realizza�to nel 1909, durante l'am�ministrazione di William Taft, si dice che il suo nome derivi dal fisico rotondetto (pesava 130 kg) del Capo di Stato che io fece costruire. Et voilà lo Stu�dio Ovale, da dove il Presiden�te degli Stati Uniti governa l'America e ha l'ultima parola, ora che di superpotenza ne è rimasta appena una, sul resto del pianeta. Invece no. Tutto il merito spetta al «padre della Patria» (sebbene nella vita non ebbe mai un figlio) George Washington. Il primo Presidente america�no, infatti, era solito ricevere gli ospiti nello studiolo della sua abitazione privata, a Fila�delfia. Una piccola stanza. Co�sì, per non scontentare nessu�no confinandolo in ultima fila, faceva disporre le persone in cerchio intorno a sé. La storia conferma. Ma in�stilla un dubbio: come mai Washington esercitava il suo mandato tra le mura domesti�che? Semplice, perché Washin�gton, intesa come la futura capitale degli Usa, non esiste�va ancora. E, ovviamente, nep�pure la Casa Bianca. La città fu fondata nel 1790. La costruzio�ne del palazzo presidenziale cominciò nel mese di ottobre del 1792 e si concluse 8 anni dopo, nel 1800. Giusto 200 anni fa. Gli auguri di buon complean�no sono di rigore. Ma l'anniver�sario fa di più, diventa l'occa�sione per frugare tra i ricordi della Casa Bianca, spesso, viste le premesse, sorprendentemen�te originali. Il primo ad abitarla, insieme con la moglie Abigail, fu il secondo presidente degli Stati Uniti, John Adams. Ma per un pelo: la sua amministrazione, infatti, rimase in carica dal 1797 al 1801. E non furono rose e fiori. Quando la coppia presidenziale ci mise piede, la palazzina era ancora un cantie�re, tanto che per mesi l'Audien�ce Room serv�da lavanderia. Un cambiamento dettato dalla necessità del momento, che però funzionò da illustre prece�dente: da allora divenne con�suetudine che ogni Capo di Stato potesse variare l'arreda�mento nel corso del proprio mandato. Il pezzo più origina�le? La vasca da bagno di Wil�liam Taft, fatta fare su misura, grande abbastanza per ospita�re quattro persone. Theodore Roosevelt, nel 1902, fu l'artefi�ce del mutamento che più ha lasciato il segno, quello del nome della dimora presidenzia�le, conosciuta dal principio co�me President's House o Execu�tive Mansion. Fu lui a semplifi�carlo in White House, prenden�do spunto dal colore candido della palazzina. L'unico punto fisso è sempre stato l'indirizzo della Casa Bianca, 1600 Pennsylvania Avenue. Ma per William Henry Harrison, nono presidente, soltanto per poco più di un mese. Mor�nel 1841, appena 32 gior�ni dopo essere stato eletto. Grover Cleveland, il ventiduesi�mo, ci abitò per otto anni, ma non consecutivi: venne eletto una prima volta dal 1885 al 1889, fu sconfitto da Benjamin Harrison nel quadriennio suc�cessivo e si riprese la poltrona dal 1893 al 1897. C'è un record anche per John Fitzgerald Ken�nedy: il presidente della Nuova Frontiera fu il più giovane elevato a quella carica (aveva 44 anni) e a morire nel corso del mandato (a 46 anni). Abramo Lincoln, invece, dal�la Casa Bianca pare non se ne sia mai andato. Per incontrar�lo, però, bisognerebbe avere la fortuna di essere invitati a trascorrere una notte nella Lin�coln Room, la camera dedicata allo statista ucciso nel 1865. A quanto pare, infatti, ogni tanto ci farebbe una capatina, ma senza spaventare nessuno: è pur sempre il fantasma di un presidente. Le altre 131 stanze della residenza presidenziale offrono una sorpresa sicura: la collezione di 1942 mobili, 15.561 ceramiche, 3145 artico�li di cristalleria, 69 sculture, più di 300 quadri, che dal 1988 è stata innalzata al rango di museo dall'American Association of Museums. Ma chi l'ha detto che si debba parlare della White Hou�se ogni volta in termini seriosi. In fondo è pur sempre una casa e come tale è stata vissuta. Ha visto passare gli uomini più potenti del mondo, ma ha fatto venire alla luce anche un bam�bino (la moglie di Grover Cleve�land è l'unica First Lady che vi abbia avuto un figlio) e fatto da sfondo a matrimoni (quelli del�le figlie di Lyndon Johnson e di Richard Nixon). Poi c'è chi si occupa della sua manutenzione, 103 perso�ne in tutto, impiegati esclusi. Quel numero comprende 9 cuo�chi, 10 ingegneri, 5 giardinieri, 7 maggiordomi e 2 imbianchi�ni. Un posto di rilievo, poi, spetta ai First Pets, gli animali dei presidenti, a volte più in�quietanti dello spettro di Lin�coln. Almeno per gli uomini del servizio segreto addetti alla sicurezza di Lyndon Johnson, che pensarono subito a un atroce attentato sentendo delle grida disumane provenire dal�l'ufficio del Presidente (lo era appena diventato, dopo l'assas�sinio di Kennedy, di cui era il vice): era solo Johnson che si divertiva a far ululare il suo cucciolo, Yuki. Un altro cagnetto famoso fu Pushinka, regalo di Nikita Kru�sciov a Carolyn, la figlia mag�giore di JFK. Nessuno, però, ha mai eguagliato il record di Millie, la cagnetta di George Bush, il primo animale della Casa Bianca a scrivere un libro (Millie's Book, addirittura un best-seller). Adesso, la sorpresa più gran�de. Già, perché la dimora del Presidente degli Stati Uniti è l'unico palazzo del potere al mondo che si possa visitare liberamente. Anche da soli, senza essere scortati da un accompagnatore ufficiale. Pas�sando in rassegna la Vermeil Room e la Library, l'East Room (adibita normalmente alle con�ferenze stampa), la Green Room, la Blue Room (dove per tradizione viene preparato l'al�bero di Natale), la Red Room (era la preferita di Nancy Reagan) e la State Dining Room. E se nel corso del tour vi viene qualche curiosità, gli uomini del servizio segreto a guardia di ogni stanza vi daranno tutte le risposte. Certo il massimo sarebbe essere a Washington per l'Inauguration Day, il pros�simo 20 gennaio, la cerimonia di insediamento del nuovo Pre�sidente degli Stati Uniti. Cele�brata con una portentosa para�ta e, la sera, un grandioso spettacolo di fuochi d'artificio. La Casa Bianca è aperta al pubblico dal marted�al sabato, dalle 10 a mezzogiorno; è chiu�sa la domenica e il lunedì; l'ingresso è sempre gratuito. Per qualsiasi informazione, co�munque, c'è il White House Visitor Centro (all'angolo tra la 15th e E Street). Si può anche telefonare, i centralini rispon�dono 24 ore su 24 allo 001/202/4567041. Se poi volete parlare con il Presidente in persona, mandategli una e-mail: president@whitehouse.gov. !l pezzo più originale è la vasca da bagno di William Taft, fatta fare su misura e grande abbastanza per quattro persone. Theodore Roosevelt, nel 1902, ■:u però l'artefice del mutamento più rilevante: chiamò la dimora White House, dal colore candido della palazzina A WASHINGTON LA COSTRUZIONE DEL PALAZZO PRESIDENZIALE COMINCIÒ NEL MESE DI OTTOBRE DEL 1792. FU INAUGURATO SOLTANTO OTTO ANNI DOPO, NEL 1800. GIUSTO 200 ANNI FA. MATRIMONI E NASCITE a La White House, In fondo, è pur sempre una casa. Ha visto passare gli uomini più potenti del mondo, ma ha fatto venire alla luce anche un bambino (la moglie di Grover Cleveland è l'unica First Lady che vi abbia avuto un figlio) e fatto da sfondo a matrimoni (quelli delle figlie di Lyndon Johnson e di Richard Nixon). LA CURIOSITÀ' m II 2000 segna anche 1140" anniversario dell'elezione di John Fitzgerald Kennedy (nel 1960). a Cento anni prima, nel 1860, l'eletto fu Abramo Lincoln. B I due presidenti ebbero anche il destino tragicamente segnato da incredibili coincidenze: entrambi uccisi di venerd�e in presenza della moglie. a I successori di tutti e due si chiamavano Johnson. a La segretaria di Lincoln si chiamava KennedyequelladiJ.F. K., Lincoln. a Entrambe implorarono i rispettivi presidenti di rinunciarealle visite in cui avrebbero trovato la morte; i loro assassini furono uccisi prima di essere processati. DOVE DORMIRE L'albergo è in tema ron i 200 anni della Casa Bianca. Acominciare dall'hotel Washington (51515th Street, tei. 202/6385900; doppia: S 170): oltre ad essere il più vecchio della città (è aperto dal 18) ha anche fatto da casa ad Al Gore. L'Inter Continental ( Pennsylvania av, 1401, tei. 202/6289100; doppia: S 420 ) ha fatto da dimora temporanea per Lincoln e altri 9 presidenti. All'hotel Hay Adams (80016th Street, tei. 202/6386600; doppia: SI 80) scendono i politici più famosi della capitale. Da L 775.000 il volo Milano-Washington con United. DOVE MANGIARE a Bill Clinton si faceva vedere molto spesso da Blues Alley (1073 Wisconsin avenue): è il tempio del jazz in città e la passione del presidente per il sax è famosa, a I potenti di Washington vanno tutti al ristorante The Palm (1225 19th Street), un vero must. a Ancora i personaggi più noti, ma questa volta nelle foto appese alle pareti, si incontrano all'Occidental Grill (al 1475 di Pennsylvania avenue). LA CITTA' Washington è l'unica città del District of Columbia, lo staterello di appena 163 kmq che racchiude la capitale degli Usa. Diversa da qualsiasi altra metropoli americana: non ha grattacieli, ma case in stile classico o neoclassico; i taxi non hanno tassametro, la corsa varia a seconda della zona in cui si è diretti (un modo perfavorirela nomenclatura, che deve spostarsi di continuo tra i palazzi governativi); ha arterie stradali cosi lunghe da averle dato il soprannome di City of Magnif icent Distances. La Casa Bianca e lo Studio Ovale, realizzato nel 1909, durante l'amministrazione di William Taft: si dice che il suo nome derivi dal fisico rotondetto (pesava circa 130 kg) del Capo di Stato che lo fece costruire