Sì alla maxi bonifica dell'Acna di Cengia

S�alla maxi bonifica dell'Acna di Cengia Firmato l'accordo: interventi per 350 miliardi S�alla maxi bonifica dell'Acna di Cengia ivo Pastorino SAVONA A Palazzo Chigi ieri è slato firma�lo l'accordo per il risanamento delle aree Acne di Cengio. Il ministro Bordon non ha esitalo a definirla «la madre di tutte le bonifiche in Italia». Del resto lo stabilimento, sorto nel 1882, ave�va cominciato a creare problemi già dal 1922 quando un pretore fece chiudere per inquinamento l'acquedotto di Cortemilia, nel Cuneese, suscitando le prime pro�teste delle popolazioni a valle del fiume Bormida. Un accordo storico perché di�sinnesca quella che appare una sorta di «bomba ambientale». La firma è stala apposta, di fronte al capo del governo. Giuliano Amato in qualità di garante, dal ministro dell'Ambiente, Bordon, dai presi�denti delle Regioni Piemonte e Liguria, Ghigo e Biasotli, dal presi�dente dell'Enichem, D'Adda, alla presenza dell'amministratore de�legato dell'Eni, Mincato e quello dell'Enichem, Cuomo. L'intesa prevede interventi per 350 miliardi. La quota maggiore (300 miliardi) è a carico dell'Eni�chem mentre l'intervento dello Stato, ora di 50 miliardi, potrebbe raggiungere anche quota 150. La fabbrica dell'Enichem at�tualmente è ferma, ma dopo quasi un secolo d'attività l'area è impre�gnata di veleni e c'è il problema dei laghi artificiali contenenti scarti di lavorazione: 300 mila metri cubi. Sorgono a fianco del fiume Bormida: a ogni piena si corre il rischio di un disastro ecologico. L'intesa prevede l'essicazione dei liquami e il loro trasferimen�to, su treni e contenitori speciali, in alcune miniere di salgemma abbandonate dell'ex Germania Est. Piena soddisfazione è stata espressa dal presidente della Re�gione Piemonte, Enzo Ghigo: «L'accordo è di grande importan�za per il risanamento ambientale della Val Bormida e costituisce l'avvio di una procedura che do�vrà essere completala noi tempi stabiliti e sulla quale vigileremo attentamente». L'assessore piemontese all'Am�biente, Ugo Cavallera, ha sottoli�neato «il successo degli enti locali e delle popolazioni valbormidesi che hanno condotto fianco a fian�co questa fondamentale battaglia per il recupero della qualità della vita». Anche sull'altro versante l'ac�cordo è sialo accollo favorevolmenle, consideralo che tiene con�to della reindustrializzazione del�le aree. «La Regione Liguria -ha dello il presidente Sandro Biasot�li in questi mesi ha discusso la questione Acna in modo approfon�dito a livello tecnico e politico per il quale c'è stalo il massimo impegno dell'assessore all'Am�biente, Levaggi. E' la fine di un enorme problema ambientale, fat�to di centinaia di tonnellate di rifiuti tossici semiliquidi e di 2 milioni di metri cubi tossico-noci�vi sepolti nel terreno intorno alla fabbrica». Nell'accordo è stala inserita la clausola che mano a mano che i lotti di bonifica andranno avanti, si potrà favorire l'ingresso nelle aree di Cengio di nuove aziende prive d'impatto ambientale. Tut�to questo grazie alla costituzione di una società mista, con la parte�cipazione della Regione Liguria, per favorire la nascila di attività produttive. L'Acna ha ora 2-3 mesi al massimo per varare i progetti esecutivi dell'operazione risana�mento e l'accordo prevede, infine, che il personale rimasto alle di�pendenze della fabbrica di Cengio e in cassa integrazione dovrà essere impiegato nelle operazioni di bonifica e messa in sicurezza del sito.