Il piromane di Ancona colpisce ancoro due volte

Il piromane di Ancona colpisce ancoro due volte Il piromane di Ancona colpisce ancoro due volte Un altro attentato incendiario all'ospedale Umberto I Fausto Gasparroni ANCONA Cresce la paura ad Ancona per r«Unahomber» che appicca in�cendi negli ospedali: ieri ci sono stati altri due attentati, che porta�no il totale a cinque in meno di 36 ore. L'ultimo episodio in serata, nel reparto di Gastroenterologia dell'Umberto I. Le fiamme que�sta volta si sono sviluppate in un armadietto dove c'erano alarne lenzuola, costringendo infermie�ri e agenti a evacuare parte dei pazienti. A dare l'allarme è stata la parente di una degente, insospet�tita dal fatto che la porta di ingresso della divisione fosse aperta. «Ho ascoltato ha raccon�tato la donna un'infermiera che, piuttosto preoccupata, chiedeva a un collega come mai quella porta fosse rimasta aperta. L'uo�mo le ha risposto di averla lascia�ta socchiusa lui stesso, ma si capiva che parlava soltanto per tranquillizzare la compagna di lavoro. A un certo punto ha continuato la testimone i due infermieri si sono chiusi in cuci�na a parlottare fra loro. Io ho cominciato a perlustrare il conidoio e ho visto il fuoco nello spogUatoio degli infermieri. Allo�ra ho chiesto aiuto e le fiamme sono state spente con un estinto�re da altri infermieri presenti, subito seguiti dall'intervento dei vigili del fuoco e della polizia». Nel reparto non ci sono stati feriti, ma sono stati trasferiti una quindicina di pazienti, alcuni im�mobilizzati o alimentati con una flebo, ma nessuno in condizioni gravi. In base alle disposizioni della prefettura la divisione era presidiata stabilmente dalla poli�zia, mentre nell'ospedale di Tor�rette, teatro del primo rogo, è in atto un presidio dei carabinieri. Ancora non si sa se i cinque attentati siano opera della stessa mano. La caccia al piromane (o ai piromani) prosegue a tappeto, anche se per ora senza frutti evidenti, mentre si susseguono le telefonate anonime che annuncia�no bombe in vari punti della città e seminano ulteriore allarme. Pri�ma del rogo all'Umberto I ieri mattina un altro blitz aveva mes�so a soqquadro imo degli ospedah che dipendono dall'Azienda Usi 7 di Ancona, quello di Chiaravalle. Qualcuno, nei magazzini della farmacia interna, aveva dato fuo�co a un cuscino su una delle sdraio a disposizione dei parenti dei malati per l'assistenza nottur�na. L'allarme è scattato alle undi�ci, è stato un infermiere a circo�scrivere le fiamme. Un'ora e mezza più tardi una telefonata è arrivata al centrali�no dell'ospedale Umberto I, già preso di mira il giorno prima da due tentativi di incendio nel re�parto di Gastroenterologia. «Sia�mo le Brigate rosse», ha detto una voce maschile annunciando un attentato esplosivo. Altro allar�me nel primo pomeriggio quando gli artificieri sono accorsi alla sede della Provincia per la presen�za di una valigetta 24 ore marro�ne, fortunatamente trovata vuo�ta. Il fatto però non era casuale: un'ora dopo una chiamata al 112 voce maschile dall'inflessione straniera informava dell'immi�nente esplosione di una bomba proprio nei pressi del palazzo della Provincia. Non era finita. In un trambusto notevole, con le forze dell'ordine costrette a correre da un punto all'altro della città, un ulteriore annuncio arrivava ancora al centralino dell'Umberto I: una donna indicava ima bomba nel laboratorio analisi di Castroenterologia. Tutti gli allarmi si sono rivelati falsi, cos�come le varie rivendicazioni, inattendibili. Di cenereto ci sono i danni valutati in oltre un miliardo di lire del primo incendio, quello che vener�d�mattina ha messo fuori uso un'ala dell'ospedale regionale di Torrette, alla periferia di Ancona, con l'evacuazione di 120 degenti. E anche l'ipotesi di reato su cui procede il pubbhco ministero Marco Mansi, titolare dell'inchie�sta giudiziaria, è più che eloquen�te'.tentata strage. Ma chi può aver preso cos�di mira la sanità marchigiana? «Pre�messo che l'autore di tutti questi gesti è un incosciente osserva il magistrato mi sembra improba�bile la matrice terroristica o ever�siva». E mentre il sindaco Renato Galeazzi, primario gastroentero�logo, rassicura sulle capacità del�la città di reagire, si fa notare che è proprio il reparto da lui diretto a essere preso di mira. Al momen�to Galeazzi non è rintracciabile, per lui parla l'assessore al Bilan�cio, Fabio Sturani, accorso in ospedale poco dopo le 22: «Siamo in presenza del gesto di un folle molto lucido che ormai è riuscito a creare ima vera psicosi nella nostra città». Ma può esserci il sindaco nel mirino di questo piromane? «Non so che dire rispon�de Sturani certo, può essere un segnale verso l'uomo più in vista della città, sia come sindaco sia come medico, ma tutto è assoluta�mente inedito e inspiegabile». Sotto, una parte dei danni causati dall'incendio nell'ospedale regionale di Torrette Ieri i! piromane è tornato a colpire ad Ancona per due volte e in città l'allarme sta crescendo

Persone citate: Fabio Sturani, Galeazzi, Gasparroni, Marco Mansi, Renato Galeazzi, Sturani, Umberto I

Luoghi citati: Ancona, Chiaravalle