Veltroni; l'appello di Bobbio va ascoltato

Veltroni; l'appello di Bobbio va ascoltato Veltroni; l'appello di Bobbio va ascoltato «Dov 'è lo scandalo?», ma la destra attacca ROMA «Non vedo che casa ci sia da scanda�lizzarsi». Walter Veltroni commen�ta cos�l'intervento di Norberto Bobbio pubblicato ieri dalla «Stam�pa», in cui il filosofo aveva definito un «dovere morale» l'uso di «tutti i mezzi che la democrazia consente per impedire al Polo di vincere le prossime elezioni». Una presa di posizione che aveva scatenato mol�te proteste nelle file del centrode�stra. «Bobbio argomenta il segreta�rio diessino ha espresso una sua opinione in maniera molto chiara. Mi pare naturale che, cos�come Berlusconi, Bossi e Fini vogliono combattere contro di noi con tutti i mezzi, la stessa cosa avvenga da parte nostra. Tutti dovranno ascol�tare l'invito di Bobbio...». Nel dibattito è intervenuto an�che Indro Montanelli, intervistato da Alain Elkann per TeleMontecar�lo. «Bobbio ha esagerato», ha affer�mato il giornalista. Ma il suo ha proseguito «non può essere consi�derato un invito all'eversione. E' stato frainteso: non ha detto che Berlusconi va combattuto con ogni mezzo, ma che va combattuto con ogni mezzo democratico. Sono cose molto diverse». Anche ieri, tuttavia, dal Polo sono arrivati attacchi, a volte mol�to pesanti. «Non si può avere que�sto orrore per la destra attacca Vittorio Sgarbi -, quando nella sini�stra ci sono Cossutta, che va a trovare Milosevic e chiede il ricono�scimento unilaterale della Palesti�na, e Bertinotti che vota contro l'Europa e guarda con favore alle molotov contro i McDonald's. Que�sti sono pericoli fascisti molto più reali delle teorie di Storace». Lucio Colletti, il filosofo-deputa�to di Forza Italia, accusa il senatore a vita torinese di «non aver mai letto» r«Arcipelago Gulag», il libro di Alexander Solzenicyn sulla re�pressione dei dissidenti in Unione Sovietica. «La costante del pensie�ro di Bobbio spiega Colletti è il fatto che egli consideri il fascismo un peccato capitale da cui è impos�sibile redimersi e al contrario non mostri la minima ripugnanza mora�le nei confronti del comunismo, reo di crimini incommensurabib con quelli del fascismo italiano». Nel suo intervento, Bobbio ave�va espresso alcune riserve anche sul Vaticano, definendo Giovarmi Paolo II «un Papa della Controrifor�ma» e criticando la proclamazione di Tommaso Moro come protettore dei politici. «Il fatto che Bobbio accomuni la Casa delle Libertà al Papa, indicandoli come i nemici da battere, è un qualcosa che fa onore allo schieramento di centrodestra», replicano i senatori di An Antonio Serena e Riccardo Pedrizzi. Mentre il governatore del Lazio Francesco Storace parla con durezza di «pro�tervia» e di una «sinistra rimasta senza argomenti». A Bobbio ha risposto ieri anche r«Awenire», il quotidiano della Cei, con un editoriale intitolato «Perché, Maestro?». «Siamo tra co�loro che hanno sempre considerato Norberto Bobbio un punto di riferi�mento intellettuale si legge nel corsivo -. Ad averci spiacevolmen�te colpito non è tanto la polemica politica, quanto il fatto che il filoso�fo torinese abbia tirato in ballo con inconsueta ruvidezza concettuale Giovanni Paolo II e Tommaso Mo�ro... Soprattutto non riusciamo a capire la pesantezza dei giudizi su Giovanni Paolo II: e non per un nostro tabù, ma per il salto tra ciò che in passato Bobbio aveva voluto e saputo dire a proposito del Papa e ciò che, oggi, in modo singolarmen�te tranchant, sostiene. La dissonan�za c'è tutta ed è clamorosa e incom�prensibile». Sul tema sono intervenuti, con ironia, anche Giulio Andreotti («In tema di santi Bobbio è un avventi�zio») e Francesco Cossiga, che ha definito 0 filosofo «il vero leader del centrosinistra». «Pensate vera�mente che Veltroni, il piccolo Castagnetti e Parisi lascino decidere qualcosa a Rutelli? ha detto l'ex capo dello Stato -. Hanno già Bob�bio che dice cosa deve fare il Papa e chi non deve essere beatificato». [r. L] L'Avvenire «Maestro, perché quelle parole sul Pontefice?» Montanelli «Ha esagerato ma il suo non è un invito eversivo» Karol Wojtyla, il «Papa della Controriforma» secondo Norberto Bobbio

Luoghi citati: Europa, Lazio, Roma, Unione Sovietica