luliano; la panchina può guarire di Fabio Vergnano

luliano; la panchina può guarire Il difensore bianconero affronta il caso Del Piero e spiega la terapia adottata per recuperarlo luliano; la panchina può guarire Ancelotti a Tardelli: lajuve non fa più regali Fabio Vergnano TORINO Sono stati prima Umberto Agnel�li e poi Luciano Moggi a indicare la strada da percorrere, la terapia da adottare. Se Del Piero non funziona, se il suo recupero è lento e ostacola i programmi della squadra, come non detto: la panchina non è un disonore né una Cayenna insopportabile. In panchina, oltre che annoiare du�rante le partite, ci si può ritrova�re, fisicamente e psicologicamen�te. La sensazione è che Ancelotti abbia intenzione di proseguire la cura iniziata domenica scorsa con il Verona e che per Alex non ci sia posto neppure contro l'In�ter. Sfida delicatissima quella contro i nerazzurri, serve la Juve mighore e più tosta. Tardelli ha evitato a Blanc, Cordoba e Vieri la trasferta di Coppa Italia a Parma proprio per avere gente riposata in vista di domenica. Ancelotti è avvertito e non può sbaghare ima mossa utilizzando giocatori che in que�sto momento sono controfigure di se stessi. Sotto questo profilo neppure Inzaghi ha il colpo in canna. Resta Kovacevic da pro�porre in coppia con Trezeguet. I due hanno già giocato insieme tre volte quest'anno contro il Bari (vittoria) e due volte con il Brescia in Coppa Italia (pareggio e sconfitta). Ieri l'allenatore ha dato il via alle grandi manovre provando due soluzioni offensi�ve: Trezeguet-Del Piero e Inza�ghiKovacevic. Oggi, c'è da scom�metterci, mescolerà le carte e sarà cos�fino a sabato. All'Inter pensa da domenica sera: «Sarà importante per entrambi, ma Tar�delli deve sapere che noi non possiamo regalare nulla. Dopo i tre punti con il Verona occorre una conferma immediata. L'In�ter è l'avversario ideale per un'al�tra reazione d'orgoglio. Vieri? Fa paura anche se non è ancora quello di prima». Partire dalle retrovie non è un affronto e anche Del Piero, ragaz�zo sensibile, avrà preso atto che in queste condizioni non può essere di alcuna utilità alla squa�dra. E del resto i compagni, che ad Alex farebbero volentieri un monumento per ragioni intuibili e purtroppo per lui tutte legate al passato, hanno capito che U recu�pero non è più possibile attraver�so il campo. Del Piero non è un sopportato, tuttavia chi ha voghe di vincere e di riscattarsi comin�cia a prendere le distanze dalla sua crisi. Mark luliano concorda con le scelte ancelottiane: «L'alle�natore deve decidere per il bene della squadra e la panchina non fa male. L'ho sperimentato perso�nalmente all'inizio della scorsa stagione, quando mi trovai in una situazione difficile soprattut�to dal punto di vista psicologico. Ancelotti mi mandò in panchina con il Venezia e bastò una giorna�ta per ripartire. Noi tifiamo per lui, fa male vedere Alex in questa situazione». Purtroppo quando si parla di Del Piero i derby vanno spesso coniugati al passato. luliano, di fronte alla prospettiva di uno scambio Del Piero-Recoba, ricor�da: «Alex ha sempre fatto cose magiche, per quanto sia in un momento particolare sono sem�pre convinto che il suo talento sia superiore a quello di Recoba. All'uruguaiano manca la continuità». Un difetto che finora ha scortato la Juve e che, secondo luliano, è quasi stato eliminato: «Con il Verona ho visto di nuovo una squadra concreta. E' stata un giornata che ha offerto segnali importanti. Adesso con l'Inter serve una prova di forza, sarà un test importante. Per fortuna c'è Monterò, cos�si può di nuovo parlare di Juve compatta e aggressiva». «E' triste vedere Alex in queste condizioni, ma lui sa che noi tifiamo perché ritrovi se stesso» Un'espressione perplessa di Alessandro Del Piero seduto in panchina durante la partita con il Verona, Ancelotti pare intenzionato a lasciarlo fuori anche contro l'Inter

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