L'opposizione esulta per il no di Bertinotti

L'opposizione esulta per il no di Bertinotti L'opposizione esulta per il no di Bertinotti Ora la campagna elettorale di Rutelli è più difficile Maria Teresa Meli ROMA Ci" pensa un po' su. Achille Occhetto, poi osserva: «Non si poteva fare altri�menti. L'accordo con la Casa delle Libertà andava siglato, sennò avrem�mo dato l'impressione che per gli interessi elettorali cancellavamo l'Eu�ropa». Poi il presidente della commis�sione Esteri di Montecitorio continua così: «Certo, adesso il centrosinistra non potrà più fare campagna dicendo che i leghisti sono dei barbari antieuropeistie che mangiano i bambini. Rutel�li avrà un'arma in meno e un problema in più. Non c'è che dire: Berlusconi è stato abile e bravo». Lo dice senza rancore, Occhetto. E senza troppi rim�pianti. Però molti altri, nel centrosini�stra, non brindano certo per quest'inte�sa. Non solo il Carroccio, benché Bossi fosse assente, ha votato, ma, alla fine della festa, quella Rifondazione comu�nista con cui l'Ulivo sta tentando in ogni modo di trovare un accordo, è stata l'unica a non sostenére la risolu�zione «bipartisan». Mastica amaro; per esempio, Agazio Loiero. «Sarebbe stato meglio sbuffa il ministro per i Rapporti con il Parlamento se tutte quelle dichiara�zioni antile^histe che sono state pro�nunciate nei giorni scorsi le avessimo fatte oggi. Così, forse, avremmo blocca�to l'intesa. E invece adesso ci è stata sottratta un'arma per la campagna elettorale. Di più: quelli sono uniti, noi invece diamo l'impressione d�essere spaccati perché non siamo riusciti a convincere Rifondazione a far parte dell'accordo». Ma sarebbe stata un'im�presa improba, il ministro per le Politi�che comunitarie Gianni Mattioli ci ha provato, ancora ieri mattina, timida�mente. Si è avvicinato ai deputati del Prc e ha detto loro die la risoluzione del partito di Bertinotti aveva qualco�sa di buono, e che, forse, si poteva discutere. Non era un tentativo vera, però, perché la strada del compromes�so con la Casa delle Libertà era già tracciata dalla settimana scorsa. Da quando, cioè, i diessini hanno dovuto rinunciare all'idea di spaccare il fronte avversario, separando Fi,An e Ccd, dallaLega. ! Sì, perché l'obiettivo all'inizio era quello. Taht'è vero che nel testo origi�nario della risoluzione vi erano due paginette a base di Haider ed «emergen�za xenofobia» die erano state messe proprio per far inviperire il Carrocdo. Ancora mercoled�scorso. Luigi Berlin�guer, autore materiale di quell'accor�do, durante direzione Ds, chiedeva lumi sul da farsi a Veltroni e Mussi, e si sentiva rispondere con queste parole: «Vai avanti perché cos�andiamo allo scontro con la Lega e la Casa delle Libertà si spacca». Ma poi è intervenu�to Amato, che si è imposto: l'intesa andava fatta a tutti i costi. Anche la Quercia ha dovuto prenderne atto, e Berlinguer, che già di suo era per la trattativa, ha in�trapreso la via del�la mediazione. La quale me�diazione ha cen�trato l'obiettivo. Il che fa gongolare il centrodestra e in�nervosisce non po�co il centrosini�stra. Fini sorride e dice: «Alla luce della posizione del Pro, state sicuri che da domani l'Ulivo non solleverà più l'aigomento Europa come arma di polemica nei nostri confronti. Per loro non è più conveniente, mentre è vitale il rappor�to che devono mantenere con Rifonda�zione». Ancor più baldanzoso il capo�gruppo di Alleanza nazionale Gustavo Selva, che osserva: «Abbiamo tolto al centrosimstra un'arma: ma come non era la Lega che doveva manifestare a Nizza contro l'Europa? Peccato che lo facda Bertinotti che viene corteggiato ogni giorno da Rutelli)). Del Cavaliere è quasi superfluo scrive�re. E' su di giri per aver riportato il Carroccio al�l'ovile e per aver dimo�strato che la «sinistra è dogmatica e tendenzio�sa». E la sinistra, o me�glio il centrosinistra, tenta di fai' buon viso a cattivo gioco. Valdo Spini scrolla la testa e dice: «Non si è capito perché abbiamo fatto questa intesa», Fabio Mussi promette; «Se la Lega, che ora ha fatto marcia indietro, avrà degli atteggiamenti xenofobi noi li denunce�remo». Il capogruppo del Ppi Antonello Soro spera: «Prima o poi Bossi combi�nerà qualcosa...». E al leader della Quercia Walter Veltroni non resta che tentare una terza via: «Bene l'accordo, ma Berlusconi denuncia è prigionie�ro della Lega perché nel suo intervento non ha detto una parola contro' il razzismo. Bossi glielo ha impedito». Fausto Bertinotti segretario d�Rifondazione Comunista

Luoghi citati: Europa, Nizza, Roma