L'ue trova l'intesa su tasse e risparmi

L'ue trova l'intesa su tasse e risparmi L'ue trova l'intesa su tasse e risparmi Dal 2003 i primi passi per abolire il segreto bancario Maurizio Moiinari corrispondente da BRUXELLES La maratona negoziale fra i mini�stri delle Finanze dei Quindici ha portato all'accordo sulla tassazio�ne del risparmio dei cittadini comunitari non-residenti, una tappa necessaria per arrivare nel 2010 all'abolizione del segreto bancario nell'Unione Europea. Ma l'abolizione resta vincolata all'adozione di misure equivalen�ti da parte dei Paesi Terzi e il prezzo dell'accordo raggiunto è stata l'esclusione dalla tassazio�ni di. tutte le eurobbligazioni emesse entro il I marzo 2001. Il confronto serrato dei ministri delle Finanze è durato tutta la notte fra domenica e lunedì. «So�lo alle tre del mattino ci siamo messi d'accordo» ha raccontato il ministro italiano, Vincenzo Vi�sco, secondo cui siamo davanti ad un «accordo importante» e ad un «successo europeo». La battaglia si è consumata nel duello sulle aliquote da appli�care fra la Francia presidente di turno ed il recalcitrante Lussem�burgo, sostenuto da un nugolo di partner silenziosi ma combatti�vi. Alla fine il compromesso ha prevalso sul come appheare le decisioni adottate dal consiglio europeo di Feira lo scorso giu�gno. L'accordo prevede un perio�do di sette anni, a partire dal 2003, per arrivare alla completa abolizione del segreto bancario in tutta l'Ue. In questo periodo transitorio la tassazione del ri�sparmio dei non-residenti comu�nitari sarà garantita da un siste�ma misto di scambio di informa�zioni e applicazione di una ritenu�ta alla fonte sui redditi da rispar�mio di singoli cittadini (e non di società). Lussemburgo, Austria e Bel�gio hanno optato per il regime dell'aliquota e, a partire dal 2003, applicheranno una ritenu�ta del 1507o per i primi tre anni e del 200Zo nei successivi quattro (la Francia all'inizio aveva proposto il 250Zo e il Lussemburgo era partito dal IC/o). Il 750Zo del getti�to dei ricavato andrà allo Stato di provenienza del non-residente mentre il restante 250Zo rimarrà nel Paese dove l'investimento è stato fatto. Tutti gli altri dodici Paesi dell'Ue hanno invece scelto il regi�me di scambio di informazioni, sempre a partire dal 1 gennaio 2003. Il prezzo pagato per rag�giungere il compromesso è stato quello di escludere dalla tassazio�ne le eurobbligazioni già emesse. E' stato il canceUiere dello Scacchiere britannico, Gordon Brown, ad incassare questo risul�tato per tutelare gli «investimen�ti già fatti dalla City di Londra». E Visco, a denti stretti, ammette che «certo su questo potevamo fare megUo». Ma per il resto il giudizio è positivo: «Alla fine di questi sette anni tutti i redditi da capitale nello spazio dell'Ue spiega Visco saranno tassati regolarmente e tutti aderiranno al sistema di scambio di informa�zioni, ovvero avremo ottenuto la fine del segreto bancario, risulta�to cruciale nella lotta all'evasio�ne fiscale ed al riciclaggio». Sull'accordo di Bruxelles pen�de tuttavia come una spada di Damocle la necessità di raggiun�gere durante il periodo di transi�zione «accordi equivalenti» con i Paesi terzi (Svizzera, Stati Uniti, San Marino, Andorra e Monaco) e i paradisi fiscali legati all'Unio�ne come l'Isola di Man, le isole caraibiche e normanne. Il negoziato non si annuncia facile. «Abbiamo i mezzi per con�vincerli» assicura Visco, ma il ministro dell'Economia del Lus�semburgo chiede (anche nome dei suoi silenziosi alleati) il rigido rispetto dell'intesa di Feira: «Se la Svizzera e gli altri paesi terzi non si adegueranno anche noi non aboliremo il segreto banca�rio». Il ministro francese Lauret Fabius vede nell'accordo un «pro�gresso verso l'armonizzazione fi�scale nell'Ue» ma i Quindici non sono riusciti a compiere neanche un passo avanti sulla possibilità di rinunciare al diritto di veto sulla politica fiscale. La Francia si è battuta in tal senso ma il britannico Brown non ha ceduto di un millimetro: «Sul fisco non voteremo mai a maggioranza qualificata». Lo spinoso tema fini�rà all'ordine del giorno del consi�glio di Nizza. A conclusione dell'Ecofin Vi�sco si è fatto portavoce delle preoccupazioni per le possibili ripercussioni sui mercati finan�ziari degli «squilibri presenti nel�l'economia Usa». «Se il dollaro scende e l'euro sale ha concluso Visco è un positivo ma tutto dipende dalla velocità di questomovimento». Come dire: c'è il rischio che il balzo in avanti dell'euro sia troppo repentino. Non a caso i Quindici hanno anche discusso di come poter fronteggiare una tale eventuali�tà. Maratona notturna a Bruxelles poi il Lussemburgo ha ceduto I PUNTI DELL'INTESA VIA IL SEGRETO BANCARIO Sette anni. a partire dal 2003, per arrivare all'abolizione del segreto bancario nell'Unione europea. L'accordo raggiunto ieri prevede un sistema misto tra scambio di informazioni e l'applicazione di una ritenuta alla fonte sui redditi da risparmio dei cittadini Uè non residenti. RITENUTA ALLA FONTE Lussemburgo, Austria e Belgio, che hanno optato per il regime dell'aliquota, a partire dal primo gennaio 2003 applicheranno una ritenuta del 1507o per i primi tre anni e del 200Zo nei successivi quattro. SPARTIZIONE DEL GETTITO II 750Zo del gettito ricavato con la tassazione dei risparmi in Lussemburgo, Austria e Belgio andrà allo Stato di provenienza dell'investitore, mentre la quota restante rimarrà nelle casse dello Stato in cui l'investimento è stato fatto. ^ SCAMBIO DI INFORMAZIONI Tutti gli altri paesi della Uè, compresi Portogallo e Grecia che erano incerti, hanno scelto di adottare il regime dello scambio di informazioni tra Autorità a partire dall'applicazione della direttiva. O fi» EUROBONDS Le eurobbligazioni emesse prima del primo marzo 2001 sono escluse dal campo di applicazione della direttiva per i sette anni di transizione, fino al 2010. Successivamente andrà indicato il tipo di tassazione. FONDI DI INVESTIMENTO Sono soggetti all'applicazione della direttiva, compresi i «fondi statutari» lussemburghesi, l'equivalente delle Sicav che danno dividendi e non interessi. PAESI TERZI E ASSOCIATI Da gennaio, la presi�denza di turno sve�dese della Uè avvierà negoziati con i paesi terzi (Svizzera, Usa, Liechtenstein, San Marino, Andor�ra, Monaco) per in�durli ad adottare «misure equivalenti» e con i Paesi dipen�denti dall'Unione (Isola di Man, isole caraibiche e nor�manne) perchè ap�plichino «le stesse misure». I negoziati dovranno essere ul�timati entro il 2002. CODICE DI CONDOTTA Riguarda la fiscalità delle imprese. I Quindici hanno deciso di anticipare lo smantellamento delle 66 misure nazionali considerate distorsive della concorrenza. La loro rimozione dovrà essere completata entro il 2005. .»g..i tverfnxr* M.tl.f.WMi»'***''.'*'****^*"»'!.'-' ..-,.VVMW»,.i.,..^y:,*^.|i.-«.i.i., .uJU'.JW^g T^-.-.r»-... ,

Persone citate: Andor, Brown, Fabius, Feira, Gordon Brown, Visco