FABRETTI, «INUTILE» ECLETTICO

FABRETTI, «INUTILE» ECLETTICO FABRETTI, «INUTILE» ECLETTICO Convegno su un protagonista nella Torino di fine Ottocento VENERDÌ 24 novembre, dalle ore 9, nella Sala dei Mappamondi dell'Accademia del�le Scienze, in via Maria Vittoria 3, la Fondazione «Ariodante Fabretti», il Museo del Risorgimento e la Società per la Cremazione oiganizzano una giornata studi dedicata alla figura di Ariodante Fabretti. Dietro ad un nome per molti sicuramente oscuro, si cela, in realtà, una delle figure più fervide della storia culturale torinese degli ultimi decenni dell'Ottocento. Fabretti giunse a Torino nel 1850 dopo la caduta della Repubblica romana di cui era stato segreta�rio. Qui, a suo dire «inutilissimo come cento altri», raggiunse la notorietà e, con essa, la nomina ad assistente del Museo d'Antichità, in. seguito alla pubblicazione di un colossale lavoro di compilazione che, partendo dalle iscrizioni etnische, si occupava di tutti i monumenti scritti negli antichi idiomi italici. Fu quello il primo di una serie davvero sterminata di incari�chi: fondatore di un comitato di mutuo soccorso e tra i fondatori della Società per la Cremazione, direttore del Museo Egizio, professore di archeo�logia all'Università, fondatore e presidente della Società di Archeologia e Belle Arti, direttore della Scuola di Magistero della Facoltà di Lettere e Filosofia, presidente dell'Accademia delle Scienze, deputato e consigliere comunale, quin�di senatore e membro dei Lincei e della Crusca. La prima parte del convegno (ore 9-11,45) sarà dedicata all'analisi della vita politico-ammi�nistrativa, culturale della Torino di quel periodo (con Umberto Levra, Ester De Fort, Mara Anasta�sia e Emma Mana); mentre ricorderanno il suo eclettismo (dalle ore 14,30), Mariella Barra Bagnasco, Giulia Molli Beffa, Silvio Cinto, Ful�vio Conti, Augusto Comba e Marco Novarino, coordinati da Giovanni De Luna. Irene Amedei Ariodante Fabretti fu archeologo e letterato

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