Le Regioni «debuttano» in politica estera
Le Regioni «debuttano» in politica estera AL VERTICE DI BARCELLONA ARRIVA A SORPRESA ANCHE L'EX PRESIDENTE FRANCESCO COSSIGA Le Regioni «debuttano» in politica estera Ghigo: un nostro comitato medierà nei conflitti locali dall'Inviato a BARCELLONA Presidente, posso presentarti, il capo dei democristiani nel Sud?». Francesco Cossiga sor�ride. Il trentenne polista Raf�faele Fitto, il più giovane presidente di Regione, an�che: un po' impacciato (in passato, è vero, militò nella De) gli stringe la mano. Arri�vano Ghigo, poi Errani e Antonione, altri «governatori» in fila per salutare presentati dal consigliere regionale del�la Calabria, il cossighiano Paolo Naccarato l'ex Capo dello Stato in missione a Barcellona. Si è appena con�cluso l'incontro tra i presiden�ti delle Regioni d'Europa con poteri legislativi, un meeting con una cinquantina di ammi�nistratori da dieci Paesi (fan�no parte di un organismo del Consiglio d'Europa), e l'arri�vo inatteso di Cossiga eccita tutti. L'abbraccio tra l'ex pre�sidente e Jordi Pujol, il gover�natore della Catalogna che ha organizzato l'incontro, è calo�roso, tra vecchi amici: «Trat�tatelo bene», dice Cossiga ri�volto a governatori e giornali�sti. Poi i due spariscono, per partecipare, in un palazzo a poca distanza dalle Ramblas, all'insediamento del comita�to direttivo dell'autorevole Istituto Catalano del Mediter�raneo, un centro di ricerca nato dieci anni fa, del quale fa parte anche Cossiga. Oggi, alla sede della Generalitat, l'insediamento ufficiale, al quale parteciperanno anche il ministro degli Esteri spa�gnolo Josep Piqué, il sindaco di Barcellona Joan Clos, Mi�chel Courtois per la Uè, oltre a ministri e ambasciatori di vari Paesi mediterranei. Bar�cellona è da sempre il croce�via di molti incontri, tutti nati intorno all'autonomia ca�talana, e lo dimostra anche il nuovo progetto di Europa delle Regioni partorito in que�sto summit. Pujol ha stretto un patto con il presidente della Confe�renza delle Regioni italiane, Enzo Ghigo, che dalla tribu�na del meeting ha lanciato una proposta, apprezzata an�che dal rappresentante dei Paesi Baschi, José Maria Munoa. «Le Regioni ha detto Ghigo devono essere al cen�tro di' un processo di unifica�zione europeo, ma non di secessione o di disgregazione degli Stati nazionali». Gioved�sera per le vie di Barcellona si è svolta una grande manifestazione (con in testa Aznar, Pujol e Ibarretxe, capo dell'autonomia basca in testa), per protesta�re contro l'uccisione da parte dell'Età dell'ex ministro spa�gnolo Ernest Llunch. Era un mediatore, un moderato. Ri�cordando quell'attentato, l'ul�timo di una lunga serie che ha insanguinato la Spagna, con forza Ghigo ha sottolinea�to che «non si può e non si deve coniugare federalismo con secessione», e ha definito i «focolai etno-nazionalistici» come una «micidiale bom�ba ad orologeria» Ecco allora la proposta: laddove hanno fallito Bruxelles o i governi nazionali, agiscano le autono�mie locali. «Si deve creare ha detto Ghigo un comitato per la prevenzione dei conflit�ti regionali, con il compito di offrirsi come mediatore tra le parti». Prende forma cos�una poli�tica estera delle Regioni, so�stenuta con interesse dai go�vernatori (questi sì, con pote�ri veri) che sono intervenuti nei due giorni di dibattito, dal vice-premier scozzese Jim Wallace, al tirolese Wendelin Weingartner, al belga vallone Jean-Claude van Cauwenberghe. Gli italiani erano i più rappresentati, con Formigoni (Lombardia), Martini (Tosca�na), Antonione (Friuli), Biasotti (Liguria), Fitto (Puglia), oltre al vicepresidente nazio�nale Errani (diessino, dal�l'Emilia) e a Ghigo. Sia Formi�goni sia Errani hanno chie�sto, prima del vertice di Niz�za, la riforma del Comitato delle Regioni presso l'Unione Europea, in modo che diventi interlocutore reale di Parla�mento e Commissione. [gpa.l Francesco Cossiga con il leader catalano Jordi Pujol (foto La Vanguardia). Sotto Ghigo
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