«Raddoppiare i turni nel centri diagnostici» di Marco Accossato

«Raddoppiare i turni nel centri diagnostici» «Raddoppiare i turni nel centri diagnostici» Veronesi: cos�ridurremo i tempi d'attesa troppo lunghi Marco Accossato ROMA Nasce il «consiglio dei dieci» per studiare il problema delle liste d'attesa in ospedale e per abbattere gli interminabi�li tempi delle prenotazioni. Lo ha presentata il ministro della Sanità, Umberto Verone�si, al termine di un incontro avuto ieri con il presidente della Repubblica, Carlo Aze�glio Ciampi. La task-force, composta da rappresentanti delle Regioni, avrà come prima missione la verifica dell'applicazione del decreto che da due anni preve�de la definizione da parte dei direttori generali delle Aziende sanitarie locali e di quelle ospedaliere dei giorni massimi di attesa per control�li diagnostici, di laboratorio e per gli interventi chirurgici. E per cancellare al più presto in tutte le strutture sanitarie il «libro nero» delle code, il ministro ha ordinato il rad�doppio dei turni di lavoro per i centri diagnostici e la crea�zione di liste distinte per gli esami a fini terapeutici da quelli a scopo preventivo. «È oltraggioso e inammissi�bile afferma Veronesi che esista un doppio regime di accesso alle cure, uno tempe�stivo e irtimediato per chi paga, e un altro fatto di pazienza per chi si affida al servizio sanitario nazionale». Le linee guida anti-liste d'at�tesa regolamenteranno anche l'appropriatezza degli esami: basta controlli inutili e dop�pioni di test che nulla aggiun�gono all'analisi di una patologià e che sono deleteri per l'organizzazione ospedaliera. Stop al calvario. Proprio l'altro ieri, in Piemonte, un'interrogazione dei demo�cratici di sinistra in Regione ha denunciato il continuo allungamento delle liste. Chiusura ciclica delle preno�tazioni, carenza cronica di personale, sospensioni dei servizi per guasti alle attrez�zature e ferie pesano su una crisi già al limite del collasso. «Troppi esami inutili in ospe�dale e troppe richieste da parte dei medici di famiglia ancora sprovvisti delle appa�recchiature necessarie per i controlli di base», ha spiegato rispondendo all'interroga�zione il presidente della giunta, Enzo Ghigo. L'Italia indossa davvero la «maglia nera» per i tempi d'attesa: due mesi per una visita dall'oculista, 45 giorni per un elettrocardiogramma. quasi un mese per poter rag�giungere la poltrona di un dentista. Per una mammogra�fia nel nostro Pae^e si aspetta�no 210 giorni, rispetto ai 95 del Regno Unito, ai 60 della Francia, ai 50 della Germa�nia. Un'angiografia coronari�ca? Centottanta giorni. Un'in�tervento di cataratta? Duecentottanta giorni, il doppio della Francia. Anche un'eco�grafia ostetrica può diventa�re un miraggio: oltre due mesi di attesa (come nel Re�gno Unito), rispetto ai 25 giorni della vicinissima'Francia. Le indicazioni di Veronesi per abbreviare i tempi d'atte�sa prevedono una distinzione netta fra prestazioni d'urgen�za e prenotazioni di controllo o di approfondimento.. Queste ultime saranno organizzate secondo i diversi tipi di malat�tia. Per la prvenzione, poi, capitolo a parte. Una prossi�ma circolare del ministro sol�leciterà inoltre Regioni e Asl perché ai cittadini sia garanti�to «il diritto ad una informa�zione chiara e completa sui tempi di attesa e la trasparen�za delle procedure di gestione delle liste». Niente più corsie preferen�ziali, insomma, è la speranza e la sfida di Veronesi. In ultimo, il ministero annuncia che «è in fase avanzata la definizione dei criteri per l'àcceditamento delle struttu�re previsto dalla riforma sani�taria ter, per certificare l'affi�dabilità dei centri diagnostici e il loro pieno riconoscimento da parte del servizio sanita�rio». Al «Consiglio dei dieci» il rfiinistro Veronesi ha affidato il ruolo dei saggi: osservare con attenzione, relazionare nel dettaglio, proporre con realismo. E tra le proposte, c'è quella del direttore gene�rale dell'ospedale Molinette di Torino, il principale della Regione: «Fare un censimen�to di tutte le strutture esisten�ti per capire qual è la percen�tuale di utilizzazione», spie�ga il dottor Luigi Odasso, in trafserta mercoled�a Roma. E lancia la bozza di un progetto che ha soprannomi�nato «Qver»: «Potenziare i medici e tutto il personale del comparto per aumentare le visite oltre gli attuali orari», è la sostanza. «Per finanziare tutto questo spiega trarre�mo una parte dei proventi dalla libera professione e l'al�tra parte dalle risorse delle convenzioni con altri ospeda�li». «E' oltraggioso e inammissibile che esista un doppio regime di accesso alle cure» Dieci esperti vigileranno sull'applicazione del decreto .■.,,'iip;[W v; Le direttive del ministero per abbreviare i tempi d'attesa degli esami ospedalieri prevedono la distinzione fra prestazioni d'urgenza e prenotazioni di controllo

Persone citate: Carlo Aze, Ciampi, Enzo Ghigo, Luigi Odasso, Umberto Verone, Veronesi

Luoghi citati: Francia, Italia, Piemonte, Regno Unito, Roma, Torino