«Sull'Europa sfido la sinistra» di Ugo Magri
«Sull'Europa sfido la sinistra» «Sull'Europa sfido la sinistra» Il Cavaliere: caro Amato, devi essere leale Ugo Magri ROMA Si è trattenuto dal chiamare per�sonalmente in causa il Capo dello Slato, Silvio Berlusconi: sarebbe stato uno «strappo» troppo gran�de al galateo istituzionale. Ma quando ieri ha denunciato «una guerra in cui una parte tende a delegittimare l'altra nei confron�ti dell'Europa», quando ha sfida�lo la sinistra ad essere «bipartisan sulla politica estera cos�co�me ci siamo comportati noi nei loro confronti», il Cavaliere ha fatto proprio come quei calciato�ri che rotolano a terra sul fallac�elo dell'avversario, por costringe�re l'arbitro a tirar fuori un cartel�lino giallo. Sa benissimo, Berlusconi, che Ciampi tiene da morire alla repu�tazione dell'Italia oltre confine; e sa anche, il leader dell'opposizio�ne, di essersi comportato in tutti questi mesi proprio come il Quiri�nale aveva suggerito. Mettendo cioè la sordina ai vari euro-scetti�ci cho albergano nella Casa delle Libertà. Conondo a formare Bos�si, quando minacciava di marcia�re su Nizza, sede del prossimo summit europeo. Addirittura, im�pegnandosi a votare un documen�to di sostegno al governo in cari�ca sui terni europei, con tutti i problemi d'immagine che posso�no derivarne per una forza di opposizione. Non si aspettava certo che tacessero Veltroni e D'Alema; ma perlomeno Amato principale beneficiario di questa politica hipartisan quello sì. Ed ecco, invece, il presidente del Consiglio parlare tre giorni fa di un «partito xenofobo» nel centro�destra, e stuzzicare la Lega pro�prio mentre Berlusconi sta sudan�do lo proverbiali camice per te�nerla a bada. Una provocazione che la diplomazia berlusconiana, impersonata da Gianni Letta, non ha mancato di segnalare al Collo (anche se non trovano con�ferma le voci di una susseguente lavata di capo del Quirinale all'in�dirizzo di Amato). Ieri Amato è finito altre due volte nel mirino del Cavaliere. La prima a proposito del buono scuo�ia della Regione Lombardia, che il governo ha deciso di impugna�re davanti alla Consulta: «E' un grave attentato all'autonomia delle regioni e una rappresaglia
Persone citate: Berlusconi, Ciampi, Collo, D'alema, Gianni Letta, Silvio Berlusconi, Veltroni
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