L'incubo dell'America, il governo dei giudici

L'incubo dell'America, il governo dei giudici L'incubo dell'America, il governo dei giudici La decisione della Corte apre un conflitto costituzionale reportage Augusto Mìnzol�ni Inviato a MIAMI SUL piano istituzionale somi�glia ad un ordigno nucleare. E' un'iniziativa che può dav�vero aprire un conflitto costituzio�nale nel Paese. E' un siluro a quella Corte Suprema della Florida, com�posta da sette giudici democratici su sette, che sta tentando di incoro�nare Al Gore presidente degli Stati Uniti a dispetto delle regole. Rego�le che forse saranno anche sbaglia�te ma che erano state accettate da entrambi i candidati alla Casa Bianca. Lo stato maggiore repub�blicano sta proprio riflettendo su questa opzione, l'estrema ratio, che potrebbe essere dirompente per l'ordinamento del Paese. Il passo è grave: il Senato e il Con�gresso della Florida, a stragrande maggioranza repubblicana, do�vrebbero dire a muso duro ai giudi�ci che hanno sbagliato l'interpreta�zione della Ipgge nell'accettare i risultati del conteggio manuale do�po la scadenza dei termini posta dal segretario di Stato, Katherin Hairis.. Gli stessi Parlamentari della Flo�rida si comporterebbero da azzec�cagarbugli (il mestiere più in voga negli Stati Uniti) dando un'interaretazione autentica di due articoii contraddittori presenti nella leg�ge: nell'articolo 1, delprowedimentt), itìfatti, si afferina che D segreta�rio di Stato «shall», cioè deve ignoT-are'i risultati che'gli pervengono dopo la scadenza del limite; nel secondo articolo c'è un «may», cioè un può ignorare i risultati. Quel verbo ha dato alla alla Cofte la possibUità di intervenire. Onk, do�po essersi sentiti dare indiretta�mente degli analfabeti, senatori e congressisti vogliono replicare dando dei buffoni ai giudici, preci�sando cioè che la vera interpreta�zione della legge prevede di non conteggiare i risultati arrivati fuo�ri tempo massimo. Insomma, la politica contro la giustizia. Era fatale. Ma imo scon�tro del genere forse è davvero inevitabile in quell'atmosfera te�sa, nervosa, pesante che, sommata al clima tropicale, sta esasperando la Flòrida e di conseguenza l'intera nazione. I repubblicani sono in rivolta. Il malore di Dick Cheney ha reso la situazione ancora più drammatica. Nel seggio di MiamiDade c'è stata ima mezza rissa, con conseguente .intervento della polizia, perchè uno scrutatore de�mocratico è stato accusate dagli attivisti del Gop di aver sottratto una scheda elettorale. Le immagi�ni di quel diverbio trasmesse dalla Cnn hanno inferto un altro colpo all'immagine civile dell'America. Non era mai successo. I cittadini americani sarebbero,ancora più sconvolti se avessero visto i pugni che sono volati lontani dalle teleca�mere. Alla fine, proprio per evitare rischi ulteriori, il comitato elettora�le del seggio ha deciso di sospende�re il riconteg^io a mano. Inutile dire che un attimo dopo i democra�tici, ancora una volta, hanno fatto sapere che si sarebbero rivolti al tribunale. Ricorsi su ricorsi. Sentenze su sentenze. Una storia scritta su carta bollata che sembra non ave�re una fine. Dopo la Corte Suprema della Florida, a maggioranza demo�cratica, invocata da Gore, adesso Bush punta sulla Corte Suprema Federale di Washington che ha un orientamento più conservatore. Tutti cercano un giudice amico, tutti si difendono con le toghe di partito. E questa guerra senza limiti sta lasciando solo macerie: se prima gli americani, o buona parte di essi, non avevano fiducia nella politica, adesso cominciano ad avere dubbi pure sull'imparzia�lità dei tribunali. ' Del resto la scena di un'elezione decisa da schede elettorali contate due volte dal computer, una volta a mano e forse un'altra a mano ma con regole diverse, è una polpetta indigesta per chiunque: si ha l'im�pressione che i democratici accet�teranno di lasciare le urne in pace solo quando riusciranno ad appli�care un concetto politico della matematica, quello per cui l'unico metodo giusto per sommare i voti è quello che dà la vittoria a Gore. Se a questa sensazione si aggiungo�no anche le ir^agini del Gore tronfio, che già'canta vittoria, an�date in ondar altra notte, è eviden�te che Bush e i suoi non possono non perdere il lume della ragione. Se Cheney rischia l'infarto, al go�vernatore del Texas e ai suoi segua�ci che in fondo rappresentano l'America più rozza, il sangue ribolle.E Bush da buon cow-boy non si è perso nelle logiche della diploma�zia e del rispetto delle forme. E' andato in Tv e senza peli sulla lingua ha accusato la Corte Supre�ma della Florida di «aver riscritto le regole a partita cominciata», di essersi sostituita al potere legislati�vo per favorire Gore. Insomma, di essere di parte. Anche James Baker, il gelido stratega dei repub�blicani, ha perso per una volta la proverbiale freddezza in Florida: in pubblico ha detto che la senten�za della Corte è inaccettabile, in privato che quei giudici «si debbo�no vergognare». E' come se da noi Berlusconi e Rutelli un giomo si sveghassero per dire in Tv che la Corte Costituzionale è comunista o di Forza Italia. ; Meno male che gli americani non hanno il sangue cahente dei latini, che rispetto alla politica sono più distaccati. Nelle stesse condizioni un Paese sudamericano o africano già avrebbe avuto un golpe militare o la guerra civile. Qui invece la grave crisi istituzio�nale sfocia in una scazzottata in Florida e in un'appassionante telenovela sulle Tv che tiene attaccati al televisore mihoni di americani. Al massimo, ma proprio ài massi�mo, rovinerà la festa di Thanksgiving ai più appassionati: qualche parente repubblicano diserterà la tavola con il tacchino ripieno di un democratico e viceversa. Avviene tra i tifosi del football, del basket, del baseball, d'ora inavanti succe�derà anche in politica. Ma aldilà dell'umore della gen�te, quello che sta avvenendo ri�schia di assestare un duro colpo al sistema. Chiunque vincerà questa strana battaglia sulle leggi e sui regolamenti non sarà considerato presidente da tutti gli americani. Nd sondaggi il 460Zo dei repubbhcam afferma che non accetterà mai là presidenza Gore, mentre tra i democratici gli irriducibili contro Bush rappresentano il 26'K) degli elettori del partito. Sono dati racca�priccianti per un paese che ha fondato la sua forza sull'imità e che ha un forte spirito nazionalisti�co. Dopo queste elezioni non saran�no più la Casa Bianca o l'Air Force One a rappresentare gli Stati Uniti. Semmai la Federai Reserve, cioè la banca centrale, e la bandiera. George W. Bush contèsta la Córte Suprema della Florida e ha deciso di ricorrere alla Corte Suprema federale