i di Giuseppe Alberti

i i i NA condomina del no�stro palazzo esercita pra�ticamente a tempo pieno l'attività di vendita di capi d'abbigliamento a casa sua. Questo provoca un continuo via vai di persone e, ad avviso di molti, arreca anche un danno all'immagine dello stabile. Si può legittimamente impedire alla signora di conti�nuare con questa attività? M. G. Milano Se non c'è uno specifico divieto nel regolamento contrattuale, la condo�mina a casa sua può fare quello che vuole, purché non arrechi danno a terzi. Se non riceve orde di clienti schiamazzanti alle due di notte ci pare un po' diffìcile impedire alla signora un'attività legittima. Infiltrazioni dal lastrico Da un lastrico solare in proprie�tà esclusiva si infiltra umidità che ha causato danni all'appar�tamento sottostante. La spesa va pagata solo dal proprietario del lastrico oppure deve anche partecipare il danneggiato? F. F. Novara I primo luogo bisogna capire perché è avvenuta l'infiltrazione. Se questa è dovuta alla insufficiente coibenta�zione del pavimento un terzo della spesa tocca al proprietario del ter�razzo e due terzi a chi sta sotto (e quindi, per la sua parte anche al condomino danneggiato). Se, inve�ce, si può provare (difficile...) che l'infiltrazione è dovuta all'uso impro�prio che il proprietario fa del terraz�zo, ad esempio perché innaffia eccessivamente le piante, la spesa sarà sopportata tutta da lui solo. Quali sono le spese per la lite non voluta Il mio condominio è in lite con il vecchio amministratore, accu�sato di aver trattenuto indebita�mente alcune somme. Questi ribatte che si trattava del corri�spettivo di somme a lui dovute. Siccome tutto sommato sono convinto della buona fede del vecchio amministratore io ho notificato il mio dissenso alla lite. Dovrò ugualmente contri�buire a pagare il legale? M. N. Torino Se il condominio perde la causa no di certo; se, al contrario,vince dovrà contribuire alle spese in proporzio�ne al yantaggio ricavato. Se, per ipotesi, il Tribunale riconoscesse al condominio il diritto a riavere 10 milioni e il nostro lettore possedes�se 50 millesimi, riceverebbe 500 mila lire e contribuirebbe per il S1)*) (ovvero 50 millesimi) alle spese di giudizio. Se le spese superassero (ipotesi meno improbabile di quan�to sembrerebbe a prima vista) il vantaggio ricavato, il nostro lettore, invece, dovrebbe al massimo con�correre per la somma ricevuta. Unanimità, non maggioranza In un'assemblea con una mag�gioranza di quasi 800 millesimi si è votata una delibera che ASSICURAZIONI L'indennizzo per malattie professionali impedisce il parcheggio il corti�le. E' regolare? V. D. Napoli No, è una modifica di natura contrat�tuale. In quanto riguarda l'uso delle proprietà comuni, e come tale va approvata da tutti i condomini. Messa a norma dei cancelli Come si ripartiscono le spese di messa a norma dei cancelli auto�matici di ingresso al cortile? P. B. Torino In linea di principio per millesimi. Il nostro lettore, però, non specifica chi si serve del cancello. Se questo serve solo i box, pagheranno solo I proprietari di box, se questo serve indifferentemente pedoni e auto si pagherà per millesimi condominiali; se, infine, ci sono due cancelli, uno per i pedoni e uno per le auto, sul primo pagheranno per millesimi i soli proprietari di appartamento, sul secondo i soli possessori di box. A cura di GINO PAGLIUCA PREVIDENZA PENSIONI Poche speranze di trovar lavoro SONO del '48 e ho solo 17 anni di contributi, tra la�voro dipendente e autono�mo. Sono disoccupata e —I ho poche speranze di lavo�ro. Cosa posso fare per non sprecare i contributi? Posso le�garli a quelli delle casalinghe? Con soli 17 anni ho maturato il diritto a pensione e quando? C. M.Pinerolo(TO) Lei può andare in pensione secondo le norme dei lavoratori autonomi e quin�di a 60 anni di età. Le bastano i 17 anni di contributi ma a una condizione: che abbia versato almeno 15 anni entro il '92. Se non è così, dovrà avere 20 anni di versamenti per la pensione. Con l'attuale normativa non potrà legare i contributi di cui stiamo parlando con quelli che lei verserebbe con l'iscrizio�ne nella gestione delle casalinghe. I diritti del precoce Dipendente di azienda privata, ho 54 anni e in novembre '99 ho raggiunto i 35 anni di contributi. essendo precoce. Quando maturo il diritto a pensione? Quale la prima finestra utile? Giuseppe Ciampolillo Isola delle Femmine (FA) Nel gennaio 2001. Rispetto dei contratti Ho fatto ricorso al comitato pro�vinciale Inps, invano. La pensio�ne mi è stata data dall'ottobre '96 ma poi mi è stata spostata al '96 perché durante ottobre ho conti�nuato a lavorare part-time. Mi sopo stati chiesti in restituzione quasi 3 milioni e mezzo di lire, ma io voglio ricorrere alla magistratu�ra perché Inps deve rispettare i contratti stipulati e, in ogni caso, mi doveva comunicare la incumulabilità. Giorgio Sironi Rho (MI) Debbo risponderle con sincerità, co�me la vedo io. Non mi sembra che la sua posizione sia solida. Accusa che Inps deve comunicarle l'incompatibili�tà tra pensione e reddito. L'Ente deve liquidare la pensione dal mese successi�vo alla domanda e alla cessazione del lavoro. Quel che accade prima non è di competenza dell'Ente: conoscere la legge è un problema del cittadino. Lei aggiunge che Inps deve onorare «con�tratti già stipulati». Gli uffici non hanno sottoscritto alcun contrato con lei se non a partire dal mese di novembre '96, dato che si è rilevato poi che in ottobre lei aveva continuato a lavora�re. In sostanza: credo che sarà molto duro dimostrare al giudice che lei ha diritto, in ottobre, a due alternative fonti di reddito. Un'inutile operazione Vorrei controllare le marche dal '62 al '65 per verificare se sono lavoratore precoce. Quando pos�so andare in pensione? F.E.-TrofareUo(TO) E' un'operazione inutile quella dello spacchettamento tessere. Lei, a dicem�bre, ha quasi 38 anni di contributi e, lavoratore precoce o meno, ha già raggiunto il diritto a pensione per cui, quando vuole andare a casa dal lavoro, ha già bella e pronta la rendita. Prima artigiano poi amministratore Iscritto alla cassa geometri dal '67, ho 12 anni di contributi arti�giani e dal '97 verso il contributo 100zó come amministratore. Gli anni di artigiano possono essere trasferiti alla gestione separata Inps oppure alla cassa geometri. Che cosa mi conviene fare? Giancarlo Babando Casale Monferrato (AL) Difficile stabilirlo. A) Se trasferisce i contributi da ar�tigiano alla gestione separata Inps non costa nulla, ma i contributi vengono fortemente deprezzati in quanto sono calcolati con II sistema del IS*?*). B) Se trasferisce i contributi alla cassa geometri, vengono calcolati come quelli da geometra, ma l'operazione le viene a costare una barca di soldi. A cura di MAURO SALVI SONO numerose le cause per malattie professiona�li promosse da dipenden�ti o ex dipendenti di nu— merose aziende. E tanti sono anche i ricorsi alla magi�stratura di persone che chiedono l'indennizzo per il decesso dei un loro congiunto, dovuto tanto alla tossicità dei materiali quan�to alla mancanza di norme igieni�che adeguate. Sovente, purtrop�po, accade che la sentenza sia inutile per ottenere il giusto risarcimento, perché questo tipo di aziende di sobto fallisce, oppu�re i titolari che hanno per lungo tempo speculato sulla pelle dei dipendenti si rendono irreperibi�li o, come accade il più delle volte, perla legge sono insolvibi�li. ESTENSIONE Esiste una copertura assicurati�va per per le malattie professio�nali? Sì, ma come estensione delle polizze di «responsabilità civile verso i prestatori di lavo�ro» (un prodotto che trova molto spazio nel sci ore dell'industria medio-alta). E cioè, come accade in altri settori.(per esempio nel ramo re-auto) tale garanzia non esiste come voce singola, nella maggior parte dei casi viene abbinata alla polizza che preve�de la responsabilità civile per gli infortuni, denominata «reo». LIMITI Sono tuttavia molti i limiti posti al rimborso. Per esempio, la ga�ranzia non è operante nel caso di una ricaduta, se il lavoratore aveva una malattia professiona�le preesistente, né se il morbo è stato contratto a causa di ima intenzionale inosservanza alle disposizioni di legge da parte dei rappresentanti legali dell'azien�da, né se la malattia professiona�le si manifesta dopo sei mesi dalla data di cessazione della garanzia o dalla data di cessazio�ne del rapporto di lavoro. Altri vincoli: nessun rimborso se il dipendente ricade nella malattia professionale precedentemente indennizzata (o indennizzabDe) o se si è verificata una colpevole mancanza nella prevenzione del danno, per omesse riparazioni o adattamenti dei mezzi predispo�sti per evitare o contenere fatto�ri patogeni da parte dei rappre�sentanti legali dell'azienda ecc. QUESTIONARIO Non basta ancora. Per giungere all'emissione della garanzia il titolare deve rispondere a una serie di quesiti, eccone alcuni: Negli ultimi 5 anni ci sono state denunce per violazioni di leggi, o regolamenti inerenti alla tutela della salute del lavoratore? Quab le malattie professionab posso�no insorgere in relazione alle lavorazioni ecc. IMPORTO Il premio da versare per la coper�tura contro le malattie professio�nali varia a seconda delle caratte�ristiche del rischio oggetto della polizza e, ovviamente, della for�za contrattuale del contraente. Facciamo alcuni esempi: se la ditta è speciabzzata nella fabbri�cazione di prodotti chimici (aci�do cloridico, solforico, nitrico e fluoridrico e via dicendo) e se per la polizza base «responsabilità civile» contro gli infortuni versa 15 lire per ogni 1000 di stipen�dio, l'inclusione delle malattie professionali costerà all'incirca un 200Zo delle 15 lire, cioè 3 lire. In pratica, l'intero pacchetto am�monterebbe a 18 lire. Se la lavo�razione riguarda la fabbricazio�ne e la manipolazione di sostan�ze espolosive, dove il tasso infor�tuni può arrivare a 35 lire, inclu�dendo le malattie professionali la spesa sale a 42 lire (sempre per ogni mille Ine di retribuzione). Giuseppe Alberti

Persone citate: Giancarlo Babando Casale Monferrato, Gino Pagliuca, Giorgio Sironi - Rho, Giuseppe Ciampolillo Isola Delle Femmine

Luoghi citati: Napoli, Novara, Pinerolo, Torino