SPAZIO TORINO
SPAZIO TORINO SPAZIO TORINO La «scuola subalpina» si mette in gioco SONO sette, quest'anno, i titoli che si conten�dono il premio «Spazio Torino». Si tratta di opere girate da autori piemontesi, scelte il mese scorso dalla giuria di laurendi in storia del cinema e dal pubblico fra gli oltre 170 lavori presentati in «Anteprima Spazio Torino» al�l'Adua. Variegati gli argomenti affrontati in questi corti, medi e lungometraggi proposti al Reposi 2 già il primo giorno di Festival, venerd�17 (proiezioni pomeridiane e serali). S'inizia con «La sindrome di Biancaneve» della torinese Milli Toja. Il film ruota attraverso una serie di personaggi; la presentatrice di una televisione locale, una donna avvocato, un analista che corteggia le pazienti, tre sorelle abili cuoche, una ballerina di tango. Gli interpreti sono Gregorio Jarz, Barbara Giannini, Rita Monaco, la stessa Milli Toja. Segue «Doner Kebab», cortometraggio che la ventottenne Stefania Opipari ha realizzato in Danimarca. Si racconta di un giovane assai vivace, che non sopporta di stare a lungo in un locale al chiuso e non si separa mai dalla sua bici. Un giorno Anders trova lavoro in un ufficio di consegna di documenti in bicicletta. «Il corpo» di Claudio Cavallari, vincitore lo scorso anno di «Spazio Torino» con «L'odore del veleno», e di Francesca Brizi viene presentato come «un viaggio, un inconsueto percorso vissuto attraverso uno sguardo indiscreto e visionario». «Filari di vite» del vercellese Mat�teo Bellizzi è un documentario che rende omaggio a Cesare Pavese attraverso un itinera�rio di suggestioni raccolte fra gli uomini delle Langhe impegnati nei filari. «Giacomo eroe quotidiano» di Sandro Camino narra in quaranta minuti la storia di un uomo che trasloca in un nuovo appartamento e, sentendosi separato dal resto del mondo, decide di duplicare le chiavi della sua casa e lasciarle per le strade, nella speranza che qualcuno le trovi e vada a condividere i suoi spazi. «Storie dell'altro mondo» di Sante Altizio è un documen�tario su Jon Sobrino, religioso gesuita a San Salvador che è uno dei massimi esponenti della teologia della liberazione, e alterna a suoi interventi i ritratti di quattro missionari italiani che lavorano in Amazzoma, Sudan, Egitto e Filippine (si veda l'articolo di don Piero Gallo a pagina 54). Infine, «Zittitutti L'uomo dei rumori» di Daniele Cini narra di un uomo nato sordo che improvvisamente riacquista l'udito e comincia a lavorare come rumorista nel cinema. Interpre�ti; Jean Lue Bideau, Marianne Cotton, Dario Locche, Mimmo Mancini. [d. ca.] «Giacomo eroe quotidiano» (venerd�17, Reposi 2, ore 14,30)
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