Pur claudicante è sempre Ciajkovskij di Sandro Cappelletto

Pur claudicante è sempre Ciajkovskij D ISCHI Cl^l/S^^r/i^^ Sandro Cappelletto Pur claudicante è sempre Ciajkovskij SE si ama un artista, anche i suoi lavori più imperfetti troveranno una ragion d'essere nelle nostre predilezioni. Non decollano i «Cherevichki» (Gli stivaletti. Le scarpine), l'opera che Ciajkovskij trae da «La notte di natale», brillante racconto di Nikolai Gogol. Nasce come «Vakula il fabbro», va in scena a Pietroburgo, non piace, l'autore ci ritorna su, cambia anche il titolo, ma dopo undici anni, nel 1887 a Mosca, l'esito non è diverso, l'oblio prevale. L'opera ha inaugurato la stagione 1999-2000 del Lirico di Cagliari e ora, registrala dal vivo con l'orchestra e il coro del teatro diretti da Gennadi Rozhdestvensky, è disponibile in un cofanetto di 3 ed edito dalla Dynamic NON DECOLLANO (libretto in russo e'traduzio�ne italiana e inglese, trama e note critiche). Se già lo spettacolo, curalo dal Marinskij di Pietroburgo, face�va i salti mortali, e qualche volta anche pesanti, per regOPERA TRATTA DA gere, l'ascolto senza scena evidenzia ancor più il caralUN RACCONTO DI GOGOL tere unsolto dell opera. Inquadra bene il proble�ma Cezar Cui, compositore russo contemporaneo di Ciajkovskij: «Proprio su un soggetto cos�scintillante, è riuscito a scrivere una musica melanconica». E il risultato è slranianle: si dovrebbe sorridere mollo, tra streghe, voli in groppa ai diavoli, inamorate capricciose, conladini e palazzi del Cremlino, e invece di questa visionaria Russia di Gogol, e di Chagall, è una tinta intimista a prevalere. Per divertire (se pure...), Ciajkovskij aveva bisogno di far muovere, come nello «Schiaccianoci», dei caratteri, degli oggetti immaginari; ma se in scena vanno personaggi reali, la sua vena patetico-tragica prevale e lo condiziona. «Mazepa», «Dama di Picche», «Onegin», «lolanta» raccontano altro, «Gli stivaletti» sono l'unica sua opera «fiaba», perché dire «buffa» è proprio fuori luogo, e più non ci riusciva più insisteva, in una inutile battaglia contro se stesso. Pagine faticose, come la lunga ouverture, si alternano a squisite invenzioni strumentali, alla breve felicità di danze di carattere, a momenti vocali più costruiti che frizzanti. La compagnia di canto è di buona qualità, la direzione di Rozhdestvensky rimane, forse mevilabilmente, impigliata nelle troppe chiavi di lettura possibili. Ma Ciajkovskij si ama comunque. I CHEREVICHKI (GLI STIVALETTI), NON DECOLLANO OPERA TRATTA DA UN RACCONTO DI GOGOL I CHEREVICHKI (GLI STIVALETTI),

Persone citate: Chagall, Gennadi Rozhdestvensky, Gogol, Nikolai Gogol, Rozhdestvensky

Luoghi citati: Cagliari, Mosca, Pietroburgo, Russia