Crostini al tartufo bianco e tagliatelline alla Benito di Michele Serra
Crostini al tartufo bianco e tagliatelline alla Benito Crostini al tartufo bianco e tagliatelline alla Benito Il passo del Furio era il posto preferito da Mussolini che qui si fermava nel lungo viaggio dalla sua Romagna RISTORANTE Furio ACQUALAGNA IPESAROI PASSO DEL FURLO | cartelli stradali sono di quelli che avrebbero fatto la felicità I critica ili Michele Serra; li trova�te, tutti insieme, quando, lascia�ta la superstrada che va verso Ro�ma, prendete la «strada statale di�smessa dall'Anas»: pericolo per un�gulati («che faccio, scappo?»), per Caduta massi («dove mi fermo al riparo?»), addirittura per «Passag�gio comitive». Già, e se gli ungulati passano accanto alle comitive du�rante una caduta di massi? Voi incrociate le dita e tirate diritto perché vi aspetta la sorpresa di una cittadina di 3.000 abitanti che pro�duce il 60 per cento dei tartufi d'Italia. Bitorzoluti, bianchi, dal pro�fumo sconvolgente, straordinari e poco famosi: guardateli domani a mezzogiorno e mezzo sulla «mia» Melaverde di Rete 4 e resterete affascinati. Ma, al di là del profumo dei tartufi, saranno tanti i motivi per venire da queste parti. Innanzi tut�to i boschi, i silenzi, la natura dove oggi i grandi verch si trasformano in rossi ed in giahi; poi la storia, senza malinconie, senza rimpianti ma, comunque, con il valore deUe testi�monianze. Già, perché dicono che Gianfranco Fini e Pino Rauti quasi siano venuti alle mani, qui, seduti hi questo ristorante di ottima cuci�na al passo del Furio: se non lo sapevate, il Furio era il posto preferi�to da Mussolini che qui si fermava nel lungo viaggio tra la sua Roma�gna e Roma. Sopra il ristorante di Roberta ed Alberto Melagrana c'è ancora, come allora, senza alcun restauro, fascmosamente malanda�ta, la stanza dove riposava Mussohni (con le stesse due coperte cucite assieme). Nel retro del barettino a fianco, poi, il salottino dove mangia�va il dittatore. Sulla montagna, mo�dellata nel Ventennio a ricreare il volto del Duce, il rimboschimento non ha cancellato «la fronte alta e spaziosa, il labbro volitivo». Tutta la casa è stata deliziosa�mente, umanisticamente, inteUigentemente risparmiata ed ora vi affa�scinerà con le sue salette raccolte intime e semplici, con il calore del suo camino, con il suo basso soffit�to, con la sua indicibile atmosfera. Il profumo non si paga, certo, ma vi spingerà ad assaggiare il bianco tartufo di Acqualagna appena potre�te: questo porterà il conto medio a 120-130.000 hre ma non avrete rimpianti se il profumo del fungo più costoso del mondo è per voi trascinante. Sceghendo una buona bottigha da una carta dei vini ricca, anche se con molte correzioni, sbocconcel�lando grissini e paninetti casalinghi assolutamente meravighosi, gusta�te piatti che hanno per simbolo il tricolore di Linea Italia in Cucina, creata da Anna Cosetti della Salda e da un non mai troppo rimpianto Franco Colombani. I crostini al tar�tufo bianco sono una dehzia sempli�ce ed irresistibile, il savarin di polenta con fonduta di formaggio e tartufo soave. Ghiotte anche le caramehe ai funghi porcini in spuma al burro di malga e le tagliatelline «alla moda di Benito» servite in un brodo di manzo e tacchino (ma senza la pesantezza dell'uovo, sempre pre�sente negli Anni Trenta-Quaranta). Al secondo, a riprova che il cuoco è bravo anche quando non lavora con il bianco, il coscio d'agnello al forno(e chi lo fa più, quando via telefo�no ed Internet le costolette arrivano da dovunque e vanno dovunque) e il piccione scaloppato al tartufo nero. Al dessert, discreto gelato, buon tortino al cioccolato e un paio di buoni biscottini. Provato U 25-10-2000 RISTORANTE FURLO Acqualagna (Pesaro e Urbino) passo del Furio, via Furio 66 Tel: 0721.700096, fax0721.700117 Chiuso marted�Carte di credito: Ae, Cs, EuMc, Visa, Bancomat VOTO: 14.5/20
Persone citate: Alberto Melagrana, Anna Cosetti, Duce, Franco Colombani, Gianfranco Fini, Mussolini, Pino Rauti
Luoghi citati: Acqualagna, Cucina, Italia, Linea Italia, Roma, Romagna
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