Nasce l'esercito europeo Oggi la firma dei Quindici

Nasce l'esercito europeo Oggi la firma dei Quindici L'ITALIA PARTECIPERÀ' CON CIRCA VENTIMILA UOMINI Nasce l'esercito europeo Oggi la firma dei Quindici il caso Maurizio Motinari corrispondente da BRUXELLES I ministri della Difesa dei Ouindici Paesi dell'Unione Europea si riuniscono questa mattina nel�l'edificio «Justus lipsius» per si�glare il documento che descrive concretamente per la prima volta l'identità della Forza di Reazione Rapida comune che dovrà essere in grado di operare dal 2003. IMPEGM1 MILITARI. Il lavoro di diplo�matici e militari iniziato con la decisione del Consiglio Europeo di Helsinki del dicembre 1999 sulla Forza di Reazione Rapida ha portato a identificare la «disponibilità minima annuale» (raffigurata nella tabella) di soldati per le «missioni di Petersberg» (condotte con contingenti europei e struttu�re di appoggio della Nato). Negli ambienti del Consigho Europeo si è certi che oggi, quando i ministri della Difesa scopriranno le carte, gli impegni in termini di uomini saranno di gran lunga maggiori. L'Alto Rappresentante per la Poli�tica Estera e di Difesa, Javier Solana, dovrebbe annunciare di aver ricevuto «impegni nazionali» per un totale di centomila soldati, quattrocento aerei da combatti�mento di vario tipo e cento navi da guerra. Tenuta presente la necessi�tà di rotazione degli effettivi il numero complessivo di soldati dei Quindici «messi a disposizione» dovrebbe essere di 200-240 mila, con ognuno dei quattro paesi mag�giori Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia presente con ventimila uomini. Il ministro del�la Difesa, Sergio Mattarella, da ieri sera a Bruxelles, ha assicurato che «non saremo da meno degli altri maggiori partner». CARENZE OKRAIIVE. Da un punto di vista militare la «Conferenza degh Impegni» di oggi è solo il momento di inizio. La Forza di Reazione Rapida è incompleta ad esempio sono stati offerti solo 30 dei 60 aerei previsti di tipo «Sead» per l'accecamento delle difesa aeree avversarie e carente in tre cam�pi: armamenti di alta tecnologia, trasporti strategici aerei e maritti�mi, sistemi avanzati di comunica�zione, comando e controllo. «Nei prossimi due anni spiega una fonte vicina a Solana bisognerà lavorare per far fronte a queste tre esigenze e per assicurarci la quali�tà di armamenti e uomini promes�si». I paesi Uè spendono ogni anno 190 milioni di dollari per la difesa (rispetto ai 290 miliardi di dollari degli Usa), l'intenzione è di otti�mizzare le risorse. IL PR0BIEMA DSLLE BANDIERE. La na�scita della forza rapida europea tocca sensibilità differenti nei pae�si Uè. Il governo danese si è chia�mato fuori per evitare nuovi scivo�loni dopo quello sul referendum dell'Euro. L'Irlanda (paese neutra�le come Austria, Finlandia e Sve�zia) fa pressioni per evitare che nei testi ufficiali si usino termmi trop�po militari nel timore di reazioni negative dell'opinione pubblica. In Gran Bretagna la preoccupazio�ne del governo di Tony Blair è di affermare che conserverà il con�trollo politico dei propri soldati. «Non vi saranno né bandiere euro�pee né elmetti europei né gradi europei né un esercito europeo» ha detto il ministro della Difesa Geoff Hoon. «Non stiamo costruendo un esercito europeo ha aggiunto il ministro degli Esteri, Robin Cook i nostri soldati britannici faranno parte di una forza multinazionale europea capace di intervenire per ragioni umanitarie con 60 mila uommi in un periodo di 60 giorni». I NUOVI RAPPORTI CON LA NATO. Una dichiarazione congiunta Ue-Nato sulla difesa verrà siglata al Consiglio di Nizza. Gli Stati Uniti vedono con favore un rafforza�mento, del potenziale militare europeo ma temono per la futura compattezza dell'Alleanza. Poi c'è il caso Turchia: Ankara è pronta a contribuire con uomini e mezzi alla forza rapida ma chiede di accelerare la propria entrata neh'Uè e fa pesare il suo diritto di veto in sede Nato. Domani Solana vedrà il ministro della Difesa turco assieme a quel�li degli altri paesi dell'Est candi�dati all'Ue per studiare i loro futuri contributi. ALTA TENSIONE CON IL PARLAMENTO é'JROPEO. Solana ha redatto assie�me al Segretario Generalo della Nato, Lord Robertson, il nuovo codice di sicurezza per i docu�menti militari europei. L'Euro�parlamento ha risposto denun�ciandolo alla Corte di Giustizia Europea per violazione delle nor�me sulla trasparenza sancite dal Trattalo di Amsterdam del 1997. La Francia ha proposto un com�promesso: solo un comitato di tre deputati avrà accesso a tutti i documenti. Resta il problema della tutela dei segreti militari nell'Ue: Solana lamenta di non avere un telefono «sicuro» nean�che nel proprio ufficio e ha defini�to l'edificio del Consiglio Euro�peo «con più buchi di un formag�gio svizzero». Sarà operativo nel 2003 e avrà 240 mila uomini e 400 aerei Solana: più sicurezza per i segreti militari, il Consiglio d'Europa sembra groviera In alto una donna-soldato riceve la Comunione dal Papa durante la messa di ieri in piazza San Pietro Qui accanto militari italiani in Kosovo