«Già 88 i morti nell' Unione Ma in Italia nessun caso»

«Già 88 i morti nell' Unione Ma in Italia nessun caso» LyANALISI DEirtSTlTUTOSUPEfflORE DI SALITA' «Già 88 i morti nell' Unione Ma in Italia nessun caso» retroscena Daniels Daniele ROMA ORTALITA al cento per cento. E' l'unica cosa cer�ila della patologia, nella mucca come nell'uomo. Tutto il resto ò ipolesi su quegli 88 casi di variante della Creutzfeldl-Jakob registrati, tra il 1994 e il 2000: 84 nel Regno Unito, 3 in Fi-ancia, 1 in Irlanda. In Italia, nessun caso nell'uomo e due soli casi, nel '94, in bovini d'importcizione inglese. Dati emersi da una conferenza stampa all'Istituto Superiore di Sanità il cui direttore, Giuseppe Benagiano, ha sottolineato: «Le implicazioni della Bse («Bovine spongìfonu encephalopathy», ndr) sull'organismo umano ci hanno mosso di fronte a ima malattia nuova e dunque si parte da zero. La nostra conoscenza, per forza ih cose, procede a mano a mano die la patologia va avan�ti». Benagiano ha quindi annun�cialo che si sta lavorando sulla possibilità di meltere in atto ima sorveglianza speciale per i dona�tori cU sangue, «ricostruendo la storia di ognuno, per sapere se e per quanto tempo ha soggiornalo in Paesi ritenuti a rischio». Poi una breve lezione sulle diverse fonne conosciute della malattia di Creutzfeldt-Jakobs: c'è quella sporadica, che compa�re spontaneamente, è determina�ta da una certa proteina che impazzisce: quella famihare, rap�presenta il 15 per cento del tota�le, che sebbene causata da una mutazione genetica, è allo slesso modo infettiva; quella iatrogena, ovvero procurata attraverso pro�cedure mediche {ricordate i casi di morte tra giovanissimi trattati con l'ormone di crescila derivato dall'ipofisi di cadaveri, avvenuti in Francia nel 1993?); e la cosid�detta «variante» alla CreutzfeldtJakob, ovvero mucca pazza, che nasce, pare, dal salto d�specie di un prione ine un virus né un batterio, ma un agente infettivo formato di una sola proteina) da mucca a uomo. Dal '93, ha sottolineato Mauri�zio Pocchiari, coordinatore del registro sulla malattia, si è attiva�lo un sistema di sorveglianza su queste patologie e nel tempo le segnalazioni di casi sospetti delle varie forme sono aumentati, «sin�tomo che la sorveghanza funzio�na», ha sottolineato il ricercato�re. Il periodo di incubazione della malattia nell'uomo? Sconosciu�to. Si presume dai 4 agli oltre 40 anni. Per fare questa ipolesi ci si è basati su una malattia simile osservata nei cannibah della Nuova Guinea. Test per scoprire la malattia in fase precoce nell'uomo? Nessuno. La si accerta soltanto con l'autopsia e la si può sospettare con la risonanza magnetica del cranio. Ben noti inve�ce i sintomi di questo morbo a sviluppo lento, da otto mesi a un anno e mezzo. Un esordio di tipo psichiatrico (depressione, ansia, apatia), poi atassia (difficoltà di coordinare i movimenti e di cam�minare), disturbi sensoriah (dolo�ri diffusi), movimenti involontari e, infine, demenza. E' stato accertato il nesso tra consumo di carne di bovini mala�ti e patologia nell'uomo? Pocchia�ri ha risposto che non c'è eviden�za scientifica di questo. Gianfran�co Pacelli, del servizio veterina�rio del ministero della Sanità e Umberto Agrimi, veterinario dell'Iss, da parte loro hanno assicu�rato che si faranno i controlli a tappeto decisi dal ministero della Sanità sugli 800 mila capi di bestiame compresi nell'età a ri�schio, vale a dire con più di 24 mesi. Se la Bse è un nuovo incubo, come fu all'inizio degli anni '80 l'Aids, lo dirà il tempo. Il tempo dirà se misure governative, bloc�chi di importazione tra Paesi europei, gare d'appalto per sce�gliere il test migliore (sarà dispo�nibile in Italia e obbligatorio a partire da gennaio per esaminare i capi di bestiame), impiego di mezzi e uomini per controllare poco meno di un milione di bovi�ni all'anno, soltanto nel nostro Paese, saranno slati impiegati per 88 morti, in tutto il mondo, oppure se un nuovo potente nemi�co minaccia l'umanità. «Per evita�re quanto è successo con le previ�sioni sull'Aids ha ammesso sera�ficamente Pocchiari -, questa vol�ta non facciamo previsioni». «Di fronte a questa nuova malattia si parte da zero Adesso si lavora sull'ipotesi di una sorveglianza speciale sui donatori di sangue per sapere se hanno vissuto in Paesi a rischio» dia il consumo di carne, negozi e supermarket vengono disertati Nella foto a destra José Bove

Persone citate: Benagiano, Daniels Daniele, Giuseppe Benagiano, José Bove, Mauri, Pacelli, Pocchiari, Umberto Agrimi

Luoghi citati: Francia, Guinea, Irlanda, Italia, Regno Unito, Roma