L'Eni vende il gas libico anche a Gaz de France

L'Eni vende il gas libico anche a Gaz de France Contratto da 2 milioni di metri cubi l'anno. Titolo ancora ai massimi. Opa sull'australiana Petroz L'Eni vende il gas libico anche a Gaz de France Mincato: puntiamo a essere protagonisti sul mercato europeo ROMA L'Eni resta ai massimi in Borsa (6,99 il prezzo di riferimento di piazza Affari) e conclude altri affa�ri: vende ai francesi una quota del gas libico che arriverà dal 2004 e lancia un'offerta amichevole sul�l'australiana Petroz (gas e petro�lio). L'accordo di vendita è stato raggiunto ieri a Parigi con Gaz de France e riguarda un contratto di fornitura per 2 miliardi di metri cubi l'anno. Si tratta di una parte degli 8 miliardi di metri cubi che Gheddafi comincerà a immettere nel gasdotto fra quattro anni. I primi 4 miliardi di metri cubi sono già stati venduti alla Edison. Il contratto è del tipo «take or pay» (il pagamento avviene comunque, an�che se il prodotto non viene ritira�to) e avrà la durata di 24 anni. «Con questo contratto si sta completando ha dichiarato l'am�ministratore delegato dell'Eni Vit�torio Mincato il collocamento del gas proveniente dai giacimenti che l'Eni sta sviluppando con il partner libico e che comporteranno un investimento di 5,6 miliardi di dollari. Riteniamo di poter comple�tare il collocamento degli ulteriori 2 miliardi di metri cubi entro l'anno». L'accordo costituisce per l'Eni un passo importante sulla via dello sviluppo sul mercato europeo. Min�cato ha ribadito che l'iniziativa è un contributo sostanziale all'aper�tura del mercato del gas in Europa; «Un mercato ha aggiunto Mincato nel quale l'Eni intende recitare un ruolo via via crescente. È infatti nei programmi sviluppare all'este�ro la propria attività nel settore del gas, in sostituzione dello sviluppo in Italia, non più consentito dai tetti imposti dal decreto Letta. Ora ci auguriamo che le quote di merca�to che saranno acquisite dagli ope�ratori concorrenti siano da essi sostenute con adeguati investimen�ti». A Sydney, intanto, l'australiana Petroz ha annunciato di aver racco�mandato ai suoi azionisti di accetta�re un'offerta di 56 centesimi per azione in contanti da parte dell' Eni, che valuta la compagnia (pro�duttrice di gas e petrolio) 126,7 milioni di dollari australiani, circa 151 miliardi di lire.. Eni, dopo l'acquisizione di British Bomeo, controlla già il 7,6I}4 di Petroz, un «asset» del gruppo. Alla società australiana fa capo r8,250Zo del progetto di Bayu-Undan nel mare di Timor in cui è presente anche l'Eni con il 6,72%. La Petroz ha sottolineato ieri che l'offerta italiana è superiore del 20,!'(i rispètto a quella avanzata dalla Novus Petroleum il 13 settem�bre e del 75l)6 più elevata rispetto al prezzo dell'azione Petroz il 19 lu�glio, quando la società australiana aveva annunciato un piano di rica�pitalizzazione che coinvolgeva la neozelandese Fletcher Challenge Energy. La Petroz deve contribuire con circa 120 miiioni di dollari Usa al finanziamento del progetto di Bayu-Undan e aveva quindi deciso di lanciare un aumento di capitale. Ora rinvierà l'operazione per con�sentire agli azionisti di considerare l'offerta Eni. [r.e.s.)

Persone citate: France Mincato, Gheddafi, Mincato, Petroz

Luoghi citati: Europa, Italia, Parigi, Roma, Sydney, Usa