Rutelli alla Conquista del centro di Fabio Martini

Rutelli alla Conquista del centro Rutelli alla Conquista del centro Gialh su D'Alema candidato vice-premier Fabio Martini ROMA Che il vento fosse girato, Fran�cesco Rutelli l'aveva intuito già da qualche giorno. Ma ora anche l'ultimo sondaggio riser�vato, recapitato sulla sua scri�vania lo certifica: dopo un testa a testa durato due mesi, da qualche giorno Silvio Berlu�sconi ha staccato il suo sfidan�te di 4-5 punti. Son dolori perché finora Rutelli aveva avuto buon gioco con i notabili dei partiti, snocciolando quei sondaggi a due velocità; «Vede�te? Io tengo testa a Berlusconi, chi deve recuperare è l'Uli�vo...», staccato come è di 10-15 punti dalla Casa delle libertà. E così, spento il glamour della Convention e dei talk show, bersagliato da Cofferati e D'Ale�ma, Rutelli ha capito che era l'ora di dare uno scossone, di farsi sotto per spegnere i due vulcani ancora aperti, la Mar�gherita e i Ds. Due bocche di fuoco dalle quali sono uscite negli ultimi giorni colate di veleno, schizzi bollenti che hanno ustionato politicamente Rutelli. E così, dopo aver favorito due giorni fa il rilancio della Margherita, promettendo di candidarsi co�me capolista, ieri il leader del�l'Ulivo si è visto a quattr'occhi con il suo amico Walter Veltro�ni per cercare di mettere al loro posto gli ultimi mattoni, quelli che rendono instabile l'edifi�cio. Due mattoni, che si porta�no dietro due domande; alla fine Veltroni correrà per il Campidoglio? Chi sarà il candi�dato vice-premier? Due giorni fa è stato proprio Rutelli a riaprire un concorso che sem�brava chiuso, dicendo; «Come vice-premier ho in testa un nome, ma non lo dico oggi». L'effetto immediato di que�ste poche parole è stato che per tutta la giornata di ieri il tam�tam ha ripetutamente battuto una voce; il candidato vice-pre�mier è Massimo D'Alema e nella squadra di Rutelli assume�rà l'incarico di ministro degli Esteri. Vero? Falso? In serata gli uomini di Rutelli, con un giro di telefonate a tutti i gior�nali, facevano sapere che la voce su D'Alema era «un'auten�tica bufala». Ma questi giorni di novembre sono tra i più caldi e misteriosi dell'intera legislatu�ra, in poche ore si stanno gio�cando i destini personali dei principali notabili dell'Ulivo e dunque c'è un gran movimento di "polpette avvelenate". Quel che c'è di vero è un sondaggio compiuto presso Veltroni dai fedelissimi di D'Alema: «A Massimo non interessano cariche onorifiche, ma incarichi opera�tivi». Traduzione; più che can�didarlo alla presidenza del par�tito, perché non inserire D'Ale�ma nel ticket di governo? Sul�l'ipotesi ha lavorato per tutto il giorno Walter Veltroni che poi ne ha parlato vis-à-vis con Rutelli nel tardo pomeriggio. Ma l'indiscrezione di un vicejremierato veniva raccolta dala agenzia Adnkronos e a quel punto i rutelliani facevano sa�pere che la notizia era infonda�ta e che «in questo momento il problema prioritario è quello di recuperare il voto moderato». Come dire: in questa fase D'Alema non è il volto più adatto per ammaliare l'elettora�to incerto tra i due schieramen�ti. Ma più avanti, quando Rutel�li avrà ripreso slancio, D'Alema tornerà in auge? Ieri sera l'ex presidente del Consiglio ha in�formalmente negato la consi�stenza di una sua possibile candidatura,, sostenendo che comporterebbe il rischio di ap�parire ingombrante, quasi un commissariamento del candida�to premier. Una elegante ritira�ta che però lascia aperta l'ipote�si. Anche se nefpiani alti di via Nazionale, nuova sede ds, dopo il fervore della mattinata, in serata l'entusiasmo per D'Ale�ma vice-premier era decisamen�te calato. Per il rnpmento si lavora con sempre più convinzione al pro�getto di candidare Veltroni co�me successore di Rutelli, ovvia�mente mantenendo la carica di segretario dei Ds. Al sindaco uscente, tra l'altro, piacerebbe molto che, come numero due, Veltroni si facesse affiancare da Raffaele Ranucci, imprendi�tore molto ben introdotto nei salotti della Roma «bene», buon amico, oltreché dell'attuale sin�daco, anche di Pierferdinando Casini e dei Caltagirone. Anche nelle ultime ore Ranucci ha fatto sapere di non essere dispo�nibile, ma il pressing è destina�to a proseguire. E la conferma che il proble�ma di Rutelli resta quello di sfondare al centro viene dalle esternazioni di ieri, lanciate dalla trasmissione di Giancarlo Santalmassi su Radio 24. Le coppie di fatto? «Mai ci sarà una discriminazione, ma per quanto mi riguarda la priorità deve essere quella di garantire che le famiglie facciano più figli». Le condanne? «Ci deve essere certezza nella pena». li SilldaCO d�Roma «Non discriminare i gay ma tutelare la famiglia» «Certezza della pena per chi commette reati» li candidato premier del centrosinistra Francesco Rutelli

Luoghi citati: Caltagirone, Roma