«Internet, nuova frontiera degli editori»

«Internet, nuova frontiera degli editori» A Milano un convegno sul rapporto tra i quotidiani, la televisione e il mondo on line «Internet, nuova frontiera degli editori» Il presid MILANO «Gli editori italiani della carta stampata hanno perso il treno della televisione, ma non perderan�no quello di Internet». Marcio Ciancio Sanfilippo, presidente del�la Fieg, la federazione che racco�glie gli editori, non potrebbe esse�re più chiaro nello spiegare l'inte�resse dei giornali per il mondo dell'on-line. Così, al convegno inti�tolato «Pubblicità: Internet terzo incomodo tra stampa e televisio�ne» e organizzato dall'Osservato�rio TuttiMedia, il presidente della Fieg mette in chiaro che l'avanza�ta di Internet dal punto di vista degli editori non è un dramma, ma rappresenta una grande opportuni�tà: «Accanto alla carta stampata anche Internet diventa il nostro core business». Certo, il peso delle nuove tecnologie si sentirà: «Il tempo è l'unica risorsa limitata e con più tempo speso su Internet ne faranno le spese giornali e tv». Ma cos�come «la tv non ha ucciso i giornali» anche la crescita del Web «certo non ucciderà i giornali. Anzi». Qualche dubbio in più sulle potenzialità dei nuovi mezzi di comunicazione specie per quel che riguarda la raccolta pubblicita�ria sembrano averla altri protago�nisti del dibattito condotto da Giovanni Giovannini, presidente dell'Osservatorio e chiosa Cian�cio «vero pioniere di questo campo, visto che per 18 anni ci ha consigliato di buttarci nel multime�diale». Non vede ad esempio Inter�net come un «terzo incomodo» almeno non nei prossimi anni Dario Dal Zotto, presidente della Publikompas e dell'associazione che raccoglie le concessionarie di pubblicità on-line. In Italia, spie�ga, la raccolta pubblicitaria in Rete vale poco più dell'P/o del fatturato complessivo del settore, contro il 50Zo degli Usa, e resta saldamente dietro non solo tv e giornali, ma anche periodici e ra-' dio. E nemmeno è vero che il proliferare di informazione su In�ternet significhi la morte dei mez�zi di comunicazione tradizionali: «Una ricerca effettuata negli Usa spiega mostra che tra gli utenti dei quotidiani on-line il 670Zo legge anche quotidiani su carta stampa�ta e il dato più interessante è che con l'aumentare dell'età e dell'uti�lizzo di Internet cresce anche la percentuale di utenti della rete che leggono giornali tradizionali». Grande tranquillità anche da parte d�Yves Gonfalonieri, diretto�re generale di Mediadigit del grup�po Mediaset: «Internet non rappre�senta una minaccia. Nel '99, con l'avvento dei nuovi media, non solo il consumo di televisione non è calato come si prevedeva, ma è addirittura aumentato». Forte del�l'esperienza del «Grande Fratello», che unisce tv generalista, canale a pagamento, Internet e televideo e che da gennaio ad ottobre ha permesso di quadruplicare i con�tatti sul sito Jumpy della Fininvest. Gonfalonieri parla anzi di «fertilizzazione incrociata» tra nuovi e relativamente vecchi mezzi di comunicazione e spinge il problema verso gli eterni avversa�ri in termini pubblicitari: «Penso che Internet porterà più che altro a un cambiaménto nella stampa». Ma che anche la tv non sarà mai più la stessa nell'era della Rete lo ammette Franco Iseppi, presiden�te della Sipra: «Le tv stanno pen�sando a come usare il loro patrimo�nio, ma è chiaro che non può più essere usato cos�come è, senza almeno un minimo di interattivi�tà». E anche lo stesso Giovannini, da sempre attentissimo ai rapporti tra giornalismo e nuove tecnolo�gie, pensa che «la vera mutazione culturale a cui stiamo assistendo» porterà forti cambiamenti. «Ghiamare Internet terzo incomodo dice forse è una definizione più leggera della realtà». Ma di fronte ai progressi tecnologici, avverte, «non bisogna essere né ottimisti né pessimisti», ma affrontare il cam�biamento. If.man.]

Persone citate: Cian, Ciancio Sanfilippo, Dario Dal Zotto, Franco Iseppi, Giovanni Giovannini, Giovannini, Yves Gonfalonieri

Luoghi citati: Italia, Milano, Usa