Il treno della morte doveva essere fermato di Pierangelo Sapegno

Il treno della morte doveva essere fermato Nuove polemiche a Kaprun: i responsabili non volevano rovinare la festa della neve Il treno della morte doveva essere fermato Segnalato un guasto ma la funicolare è ripartita Pierangelo Sapegno inviato a KAPRUN Ci sono voluti un po' di giorni. Alla fine, però, qualcosa si co�mincia a capire. Sono le cose peggiori, in fondo dovevamo aspettarcelo. E' stato un guasto tecnico, ci sono state colpe, c'è chi ha sbagliato e c'è chi è morto. Le 164 vittime della funicolare del Kitzsteinhorn po�tevano essere salvate. Qualcu�no di noi lo temeva, ma è andata davvero cos�e fa male saperlo. Ora è solo manna per gli avvocati. Chiamano dal�l'America come Ed Fagan, fan�no le code in Germania per offrire i loro servizi, hanno già creato dei pool in Baviera, avvi�sato i parenti e preparato le denunce: con tutti gli errori che spuntano fuori da questa storia, la tragedia di Kaprun può diventare un affare miliar�dario. E' il mondo che va cosi. Inutile scandalizzarsi. Anche la verità ha sempre il suo prezzo. E che fosse arrivato il suo turno, ieri mattina lo si era capito subito, guardando il ban�cone della conferenza stampa: erano spariti i direttori tecnici o i direttori commerciali della funicolare, e attorno al crimino�logo Christian Tisch c'erano solo ingegneri e ufficiali del�l'esercito. Difatti. Prima ammis�sione: poco dopo la partenza e prima che il treno entrasse nel tunnel della morte, s'è manife�stato un problema tecnico. Le altre sono seguite subito dopo: è stata trovata sui binari (sem�pre fuori dalla galleria, quasi davanti all'ingresso) ima miste�riosa sostanza liquida, o liquefatta, «che potrebbe permette�re di chiarire le cause dell'inci�dente». Parlano di lubrificante, o di tracce di materiale plastico squagliato probabilmente dal treno. I testimoni hanno raccon�tato di aver visto il fumo alzar�si dal pavimento e poi l'incen�dio scoppiare nella cabina di guida. Sarebbe divampato attra�verso un'esplosione, e si pensa alle batterie vicino al macchini�sta. Adesso sembra quasi certo: quel trenino era difettoso, e aveva avuto problemi al carrel�lo delle ruote appena cinque minuti prima. Qualcuno ha rac�contato che s'era addirittura bloccato. E uno dei due macchi�nisti aveva chiamato il collega: «Cos'è successo? Ha dei proble�mi?» L'altro: «No. Non sono stato io a fermarlo». «Cosa fac�ciamo?» Sono ripartiti e hanno concluso il tragitto. Il viaggio dopo era quello della morte. Quella funicolare, adesso co�minciano ad ammetterlo in tan�ti, doveva essere fermata. Altre volte aveva avuto inconvenien�ti, «ma succede spesso con questi treni». Quel giorno Ka�prun era piena di turisti arriva�ti da tutto il mondo per la festa dello snowboard. E allora biso�gnava andare avanti. Anche se la galleria non aveva un siste�ma d'allarme, anche se non c'erano estintori, e fino alla fine, fino all'ultimo, anche quando il treno era partito dalla stazione a valle lasciando una scia di fumo, anche quando ha chiamato il macchinista se�gnalando il pericolo. Non sono morte 164 persone in quella galleria. Sono state uccise. E sarebbero state di più se Erwin Goetz non avesse spaccato il finestrino di plexiglass con i suoi sci e poi non avesse urlato a quelli che erano riusciti a saltare fuori di scappare in basso: «So bene come funziona un camino, ne ho uno a casa mia. Ho capito subito che biso�gnava scendere per salvarsi. C'erano le fiamme, ma siano riusciti a passare. Purtroppo, non tutti mi hanno ascoltato. Era difficile credere che biso�gnasse andare verso il fuoco per salvarsi. Anche alcuni miei amici sono morti perché il pani�co li ha spinti ad andare in su, verso l'alto, dove il fumo e le fiamme li hanno subito raggiun�ti». Erwin Goetz ha detto: «Farò causa ai responsabili di questa tragedia». Giusto così. Maximilien, che ha 3 anni, ha perso la mamma e il papà in quell'infer�no. La mamma era appena stata dalla veggente: «Va male. Tuo marito morirà, non puoi fare niente». E' andata peggio. La mamma aveva fatto solo in tempo a fare testamento. Non ha cambiato il destino. A Maximilien ci pensano i nonni. Ci dispiace, ma è giusto che qual�cuno paghi. E' tornata la neve, là, sul ghiacciaio. Ha bloccato i rilevamenti, ma ha tolto lo sporco, cancellato la cenere, imbiancato la piana fuori dalla stazione. Fra un po' torneranno anche i turisti. E' il mondo che va. Una misteriosa sostanza liquida trovata sui binari fuori dalla galleria Forse è la prova del danno che ha provocato la tragedia Uno stuolo di avvocati in arrivo anche dall'America per consigliare ai parenti come avviare cause miliardarie I soccorritori nel tunnel di Kaprun. Per tutta la giornata è continuato, ieri, il recupero delle salme

Persone citate: Christian Tisch, Erwin Goetz, Fagan

Luoghi citati: America, Baviera, Germania