Libri di testo faziosi? Berlusconi frena

Libri di testo faziosi? Berlusconi frena I giovani di sinistra scendono in piazza contro l'iniziativa. Storace minaccia di dimettersi Libri di testo faziosi? Berlusconi frena Ma a Milano i giovani diAn mettono all'indice iprof Mario Tortello C'è aria di scontro nella Casa delle libertà, dopo la sortita del centrode�stra in Lazio per una «commissione di controllo» dei libri scolastici, men�tre la Cgil-scuola punta il dito contro una nuova iniziativa dei giovani di An a Milano: «Nel Lazio vogliono mettere all'indice i testi di scuola; in Lombardia si costruiscono su Inter�net le liste di proscrizione degli insegnanti». Tutto comincia, a Strasburgo, con una dichiarazione a sorpresa di Berlusconi: «Siamo partiti da una posizione di totale ragione fino a esporci in una condizione in cui è stato abbastanza facile darci contro: ci siamo messi dalla parte del torto ha detto -. Si è data, perché io non c'entro e quindi non posso usare il plurale, una occasione alla sinistra. Bisogna insistere invece sul fatto che non si possono sottoporre i ragazzi a un indottrinamento attraverso la mistificazione di una realtà storica». Gianfranco Fini è presente e ascol�ta. I giornalisti lo interrogano e il leader di An annuisce: «Perfetto!», dice. E rimarca la parola con un gesto della mano, accompagnato da un fischio. A sera arriva la reazione di Francesco Storace (At)),govematore del Lazio: se il Polo mi isola, posso anche dimettermi, lascia intendere, prima di ottenere.il sostegno dell'in�tera giunta. Ma non arretra nemme�no davanti alla critica del cavaliere: «Non dobbiamo rincorrere l'applau�so della sinistra, anche perché mi pare di essere in nutrita compagnia». Il leader azzurro è costretto a una nuova rephca: «No. Assolutamente. Nonho scaricato Storace: la situazio�ne denunciata dal consiglio regiona�le del Lazio corrisponde alla realtà delle cose». E cita i testi sui quali avrebbero studiato i suoi figli: «Io stesso ho avuto fra le mani libri in cui non appare la parola comunista». Tra una dichiarazione e l'altra, fa sentire la sua voce anche l'Aie, l'asso�ciazione che raggruppa molte delle più importanti case editrici italiane, anche scolastiche. Fa sapere che non intende «entrare nel merito di una polemica che, per toni e argomenta�zioni proposte, ha gettato il discredi�to su tutta l'editoria scolastica; nel nostro Paese aggiunge esistono principi di libertà che riguardano il pensiero e la sua espressione, la scienza e l'insegnamento, comprese editoria e libri». Ma già è esploso un altro «caso»: Azione Giovani, il movimento giova�nile di An, annuncia la nascita di un sito destinato a raccogliere segnala�zioni su brani di libri di testo ritenuti «non obiettivi». C'è di più: gli studen�ti sono invitati a riportare frasi, episodi e comportamenti dei docenti ritenuti «incompatibili con una di�dattica corretta». Immediata la rea�zione di Enrico Panini, Cgil-scuola: «Con il patrocinio del coordinatore lombardo di An, Ignazio La Russa, si promuove l'esposizione al pubblico ludibrio degli insegnanti. E dicono che il tutto è finalizzato a costruire un libro bianco perché poi quelle cose iprof. non le dicano più"!». «Nessuna lista nera s'affretta a precisare Carlo Fidanza, presidente provinciale di Azione Giovani il nostro sito cercherà di affermare l'obiettività nell'insegnamento. Gli studenti potranno indicare città e istituto di appartenenza del docente, ma non il suo nome. E non si accetta�no, interventi anonimi». E aggiunge: «Bisogna mantenere alta la soglia di attenzione su questi fatti, allargando il controllo anti-faziosità dai libri di testo agli insegnanti». Però, a tarda sera, da Milano, arriva il contrordi�ne: La Russa annuncia che, «per il momento», la pagina web «sarà rin�viata, per consentire un affinamento delle procedure»: «Nel clima acceso di dibattito e speculazione attuali sostiene il coordinatore di An que�sta iniziativa avrebbe potuto essere facilmente strumentalizzata, facen�do perdere peso alla battaglia priori�taria che è quella sui libri di testo». Ma lo scontro rischia di spostarsi in piazza. La sinistra giovanile an�nuncia una manifestazione studente�sca per sabato 18 novembre a Trie�ste, «città simbolo delle trasferte del governatore della Carinzia, Haider, e delle sue inquiete uscite intrise di propaganda populista e rivendicazio�ni xenofobe»: «E' l'incredibile uscita di An e del Polo sui libri di testo a indignarci e spingerci alla mobilita�zione. Le liste di censura e le polemi�che sulle "storie ufficiali" il nostro Paese le ha vissute». Sempre a sini�stra, si mobihtano anche gli studenti dell'Udu e dell'Uds (superiori e uni�versità). L'appuntamento è ancora per sabato prossimo, a Torino e in altre città. Obiettivo: «Dire no alle commissioni sui libri di testo e al�l'idea di creare un pensiero unico sulla Storia, Umitando la libertà di opinione».

Luoghi citati: Lazio, Lombardia, Milano, Strasburgo, Torino