Un telefonino arancione per ministri e travet di M. San.

Un telefonino arancione per ministri e travet Tim: «Fanno dumping». La replica: «Abbiamo vinto con poco scarto». Umts, salta l'asta svizzera Un telefonino arancione per ministri e travet A Wind (Enel) la fornitura per la pubblica amministrazione ROMA Auto blu e telefonino arancione. Wind, l'operatore di telefonia mobile controllato'dall'Enel, ha vinto la gara per la fornitura alla pubblica amministrazione di 30 mila telefonini Gsm, e del relati�vo traffico, battendo sul filo di lana Tim, Omnitel e Blu. Secondo indiscrezioni il valo�re del contratto assegnato a Wind, valido due anni, è di circa 30 miliardi l'anno. La società guidata da Tommaso Pompei si è assicurata la commessa offren�do le condizioni più vantaggio�se: mille lire al giorno per il noleggio dei cellulari più evoluti (500 per quelli tradizionali) e soprattutto un costo del traffico pari a 1 -2 lire al secondo. Per la pubblica amministra�zione, ha detto Luigi Scirnia, presidente della Consip (la con�cessionaria pubblica per i servi�zi informativi controllata dal Tesoro) «significa un risparmio netto di oltre il 70 per cento rispetto agli attuali costi per i telefoni cellulari». La convenzione con Wind pre�vede anche la fornitura di servizi Wap e Gprs, mentre il ministero ha chiesto all'Authority di Enzo Cheli l'assegnazione di un ùnico prefisso per i telefonini Wind di ministri, sottosegretari, dirigenti e funzionari dello Stato. La notizia non ha mancato di sollevare polemiche. «Io non fac�cio operazioni di dumping, cosa che in questa occasione, posso dirlo senza timore di smentita, ha fatto Wind», ha detto Marco De Benedetti, amministratore delegato della Tim, giunta terza nella gara. «Altro che dumping. Ci siamo assicurati la commessa con uno scarto minimo .replica Wind rispetto al secondo classificato». Che secondo le indiscrezioni do�vrebbe essere Omnitel, con uno scarto di appena il 3 per cento. Il capoazienda di Tim ieri era in vena, perché dopo Wind ha preso di mira anche Blu, l'opera�tore escluso dall'asta Umts, scherzando sulla pubblicità del «futuro che non c'era», fino a mettere in dubbio la stessa so�pravvivenza della società, che non si è lasciata sfuggire la replica. «Stiamo crescendo. Puntiamo a 700 mila abbonati entro l'an�no», ha detto l'amministratore delegato Enrico Casini, che pun�ta tutto sul Gprs (trasmissione dati veloce con il Gsm), visto che «l'Umts non produrrà ricavi fino al 2005». Le polemiche sull'andamento dell'asta italiana non si placano. In Svizzera hanno deciso di preve�nirle: visto che i concorrenti, tra ritiri e fusioni, erano diventati troppo pochi, il ministero ha deci�so di rinviare l'asta. [m. san.]

Persone citate: Enrico Casini, Enzo Cheli, Luigi Scirnia, Marco De Benedetti, Tommaso Pompei

Luoghi citati: Roma, Wind