Ivanov da Saddam

Ivanov da Saddam Ivanov da Saddam Missione in Medio Oriente BAGHDAD Il ministro degli Esteri russo, Igor Ivanov, è giunto ieri in Iraq, prima tappa di una missio�ne in Medio Oriente che si concluderà domenica: Ivanov è atterrato a Baghdad sostanzial�mente violando l'embargo aereo imposto dall'Onu fin dal 1990, cioè senza l'autorizzazione pre�ventiva del Comitato per le Sanzioni del Consiglio di Sicu�rezza delle Nazioni Unite; circo�stanza che negli ultimi tempi si è verificata con una certa fre�quenza. All'arrivo Ivanov, che ad acco�glierlo ha trovato il vice pre�mier Tariq Aziz, ha subito solle�vato i due principah temi della sua visita: la revoca delle sanzio�ni intemazionah ma, al tempo stesso, le ispezioni sugli arsenali iracheni affidati aU'Unraovic, la nuova Commissione Onu di verifica succeduta alla contro�versa Unscom, alle cui attività il regime di Saddam Hussein continua peraltro a opporre il veto. Se l'arrivo di Ivanov fornisce un ulteriore e cospicuo contribu�to ad allentare l'isolamento de�cennale dell'Iraq, tanto più con�siderate la tradizionale contra�rietà . di Mosca al perdurare dell'embargo Onu e la stessa autorevolezza dell'ospite, d'al�tro canto il secondo argomento in discussione sottolinea le di�vergenze che persistono tra i due Paesi: la Russia, in passato tra i più strenui critici dell'Unscom, preme infatti su Saddam affinché lo stallo concernente l'Unmovic abbia fine e gli ispet�tori possano cominciare il pro�prio lavoro. «È ora di intraprendere i passi necessari perché sia posta fine alle sofferenze del popolo iracheno e si giunga all'elimina�zione delle sanzioni», ha esordi.to Ivanov; per poi tuttavia ag�giungere che quest'ultima è senz'altro collegata «al ritomo in Iraq degli osservatori delle Nazioni Unite». Prima di partire per Baghdad, del resto, Ivanov stesso aveva incontrato il nume�ro uno dell'Unmovic, Hans Blix. Il ministro degli Esteri ha inoltre con sé una lettera indiriz�zata a Saddam da parte di Vladi�mir Putin. Se ne ignora il conte�nuto, ma è verosimile che con�cerna l'ennesima crisi israelopalestinese. «Per noi è importan�te ascoltare direttamente l'opi�nione dell'Iraq circa il processo di pace in Medio Oriente», ha sottolineato Ivanov, ricordando che le tappe successive lo porte�ranno in Egitto, Israele, nei territori palestinesi, quindi in Giordania, Kuwait e Arabia Sau�dita. [Agi-Efe]