Il volo per posta eterno dimenticato

Il volo per posta eterno dimenticato PERLAPRIMAVOLTACRUCIALE IN UNA ELEZIONE Il volo per posta eterno dimenticato retroscena Andrea di Rohilant corrispondente da WASHINGTON LW America aspetta il postino. Ciij" que giorni dopo le elezioni presiI denziali, ben cinque milioni di voti mandati per posta, in buona parte dall'estero, devono ancora essere scruti�nati. E a questo punto è chiaro che avranno un effetto determinante sull'esi�to finale, non solo in Florida ma anche in altri stati dove i margini sono risicati. Il numero di voti per posta non è mai stato cos�alto come quest'anno. Anche in passato venivano conteggiati a elezio�ni concluse, quando il vincitore era già stato annunciato. Ma non erano mai stati al centro dell'attenzione perché non erano mai stati decisivi ai fini del risultato finale. Perché ce ne sono cos�tanti quest'an�no? In parte perché è un'abitudine che si consolida in maniera abbastanza natura�le, dicono esperti, ma soprattutto perché il partito repubblicano, avendo notato che i voti dall'estero hanno tradizional�mente beneficiato i loro candidati, han�no compiuto uno sforzo massiccio per propagandarlo durante la loro campa�gna elettorale. L'attenzione in questi giorni è ovvia�mente più concentrata sulle schede che stanno arrivando in Florida, e che a questo punto saranno decisive per l'ele�zione del presidente. Saranno conteggia�te tutte le preferenze che arriveranno entro venerd�17, cioè dieci giorni dopo il voto. Nessuno può sapere con esattezza quante saranno, ma in Florida prevedo�no di riceverne dalle tre mila alle cinquemila. Arriveranno in larga parte dalle basi militari americane in giro per il mondo, dal Giappone alle Filippine, dal Kosovo ai Paesi della Nato. Ma molte saranno inviate da civili che vivono all'estero. In particolare, si prevede che un pacco di schede arriverà da Israele, dove molti ebrei americani, soprattutto pensionati, hanno una residenza secondaria. Ma la questione dei voti per posta non riguarda soltanto la Florida e non riguar�da soltanto i voti dall'estero. Gli america�ni possono votare per posta anche se si trovano in un altro stato o comunque lontani dalla loro residenza il giorno del voto. E secondo Curtis Gans, direttore della Commissione per lo studio dell'elet�torato americano, le schede ancora da scrutinare sono appunto poco meno di cinque milioni. Gran parte di quelle schede almeno un milione sono state spedite in California, uno stato che ha votato per Gore. Dato il margine di vantaggio del vice presidente in quello stato è improba�bile che i voti per posta capovolgano la situazione a favore di Bush. Ma Gans e altri ritengono che i voti per posta jotrebbe cambiare l'esito del voto popòare. Allo stato attuale tutt'altro che definitivo Gore ha ottenuto circa duecentomila voti in più del suo rivale nel voto popolare nazionale, che è inin�fluente ai fini dell'elezione del presiden�te ma che ha comunque un importanza simbolica, soprattutto alla luce del pa�sticcio che si è creato. «Dobbiamo ancora contare un milio�ne di schede qui in California e buona parte sono state spedite da residenti di contee che tendono a votare repubblica�no», sostiene Alfie Charles, portavoce del segretariato di Stato californiano. Ma un alto numero si schede sono state spedite nello stato di New York, che ha votato nettamente a favore di Gore, e questo potrebbe riequilibrare la conta. E nello stato di Washington, che Gore ha vinto di misura, rimangono ancora da contare 500 mila schede mandate per posta abbastanza per cambiare il risultato finale e dare quello stato a Bush. A questo punto è chiaro che cinque giorni dopo le elezioni le schede manda�te per posta potrebbe modificare sia il risultato popolare che quello, decisivo, dei «voti elettorali». Operazione di ricontrollo dei voti in un ufficio elettorale della Florida

Persone citate: Alfie Charles, Bush, Curtis Gans, Gans