Il caos della Florida minaccia altri Stati

Il caos della Florida minaccia altri Stati Il caos della Florida minaccia altri Stati E Bush tenta di bloccare il conteggio manuale dei voti corrispondente da WASHINGTON Il grande pasticcio elettorale americano continua a complicar�si, le due parti scavano trincee sempre più profonde e a questo punto non è più possibile preve�dere con un minimo di certezza entro che data sarà annunciato il nuovo presidente degli Stati Uniti. Ieri gli scrutinatoli hanno ini�ziato un terzo conteggio questa volta manuale dei voti raccolti in tre seggi-campione nella con�tea di Palm Beach, l'epicentro del gran pasticcio. Ma i democra�tici vogliono che il nuovo scruti�nio manuale sia fatto in tutta la contea di Palm Beach e in altre tre contee dove gli elettori han�no protestato per essere stati tratti in inganno dalla scheda elettorale. Alla fine del secondo conteg�gio elettronico, concluso vener�dì, il margine di vantaggio di Bush in tutta la Florida era sceso ad appena 327 voti un pugno di voti ma comunque abbastanza perché il governatore del Texas si auto-proclamasse vincitore. Adesso il clan di Bush grida allo scandalo e accusa Gore di voler ricontare i voti fino a quando il risultato sarà di suo gradimen�to. Ieri ha cercato di bloccare la conta manuale con un'ingiunzio�ne in tribunale, sostenendo che i democratici vogliono conteggi selettivi in contee a loro favore�voli. James Baker, l'ex segreta�rio di Stato che Bush ha manda�to a Tallahassee per condurre la battaglia contro la squadra di Gore, ha aggiunto: «Il conteggio manuale è meno equo, meno preciso e più soggetto all'errore umano di quello elettronico». Ma il giudice non è ancora inter�venuto e la conta è cominciata nelle prime ore del pomeriggio. Durerà almeno fino a domeni�ca, dicono gli esperti. A quel punto le autorità elettorali deci�deranno se gli errori nei tre seggi-campione scrutinati sono tali da giustificare un conteggio manuale in tutte e quattro le contee indicate dai democratici. «Al Gore vuole un rapido ed efficace conteggio dei voti della Florida», ha insistito il suo porta�voce Mark Fabiani. «George Bu�sh non lo vuole. E il suo tentati�vo di bloccarlo è scandaloso e sarà respinto dagli americani». Bush si è ritirato nel suo ranch in Texas, a un paio d'ore da Austin, per cercare di rilassar�si, ritrovare un po' di serenità e curare lo sfogo che gli è esploso sulla guancia destra. «Noi non pensiamo che siano necessarie tre elezioni in Florida», ha detto ai giornalisti con un misto di indignazione e di sarcasmo. Nelle ultime 24 ore ha smesso di parlare in pubblico del suo futuro governo per timore di apparire eccessivamente prepo�tente agli americani. Ma questo non gli ha impedito di parlare di sua moglie. Laura, come della «First Lady Bush» un'espressio�ne che ha fatto fischiare le orec�chie agli uomini di Gore. In Florida la confusione è cresciuta ancora di più ieri quan�do un'urna sigillata è improvvi�samente comparsa nella stanza di un albergo di Miami. E pare che altre 27 mila schede oltre alle 19 mila che già si sa sono state annullate a Palm Beach siano state annullate in un'altra contea, sempre a causa di una scheda elettorale a quanto pare fuorviente. Ma il pasticcio ormai non riguarda più solo la Florida. Lo Stato del New Mexico, che mar�ted�notte era stato assegnato a Gore, è tornato ad essere in bilico. Nel frattempo l'Oregon, che era ancora in bilico venerdì, è andato a Gore. Inoltre, i repub�blicani minacciano di chiedere un nuovo conteggio dei voti in Wisconsin e nello lowa. Con la prospettiva che la situazione, già pericolosamente confusa, sci�voli nel caos. Il presidente Clinton ha chie�sto ieri agli americani di rimane�re calmi e di avere pazienza. «Ricordiamoci che è ormai in moto un processo per risolvere le divergenze. Non ci rimane che aspettare i risultati. Abbiamo una Costituzione, abbiamo la legge. Abbiamo votato, e adesso il sistema sta cercando di capire che cosa abbiamo detto», ha detto ridendo. [a. d. r.j L'Oregon passa a Gore, che rischia però di perdere il New Mexico. I repubblicani chiedono verifiche nel Wisconsin e nello lowa. Il governatore chiama già sua moglie «la First Lady»

Persone citate: Al Gore, Bush, Clinton, James Baker, Mark Fabiani