Mediobanca, spunta Deutsche di Ugo Bertone

Mediobanca, spunta Deutsche La banca tedesca controlla il 2,499% del capitale sociale, il finanziere svizzero Ebner 1' 1,88 Mediobanca, spunta Deutsche Colaninno da ieri nel nuovo cda Ugo Bertone MILANO L'elenco dei protagonisti della partita attorno a Mediobanca si allunga ogni giorno di più. Ieri, infatti, si è saputo che la Deut�sche Bank, il colosso bancario europeo, ha comunicato alla Consob di aver raggiunto una partecipazione pari al 2,49907o del capitale di piazzetta Cuccia. L'operazione è avvenuta lo scorso 26 ottobre, due giorni prima dell'assemblea che ha confermato Francesco Cingano e Vincenzo Maranghi ai vertici dell'istituto. Nella stessa giorna�ta del 26 ottobre, coincidenza curiosa (probabilmente qualco�sa di più di una coincidenza), proprio mentre il patto di sinda�cato di Mediobanca trovava un faticoso compromesso sugli equilibri del dopo Cuccia, il San Paolo raccoglieva un pacchetto pari al 3,1350Zo della banca, il più importante tra quelli che non fanno parte del patto di sindacato. Semplice operazione di mer�cato, ripetono da giorni al quartier generale della banca torine�se. «Puro trading», ha commen�tato ieri laconico un portavoce di Deutsche Bank, membro del patto di consultazione Fiat, in passato già protagonista sia in Comit che in Unicredit, senza voler aggiungere commenti di alcun genere. «Una sorpresa ha commentato Gianfranco Gutty, amministratore delle Gene�ralinon lo sapevo. Ma spesso, comunque, nelle società c'è un superamento della soglia del 20Zo». «Può essere un investimen�to interessante ha aggiunto Lucio Rondella, sulla porta di piazzetta Cuccia prima del con�siglio di ieri mattina Se ci sarà un'evoluzione chi è azionista ne avrà anche i benefici...». I commenti dei due, fatti in matti�nata, si riferiscono alla sola operazione Sanpaolo Imi (di Deutsche Bank si è saputo più tardi) ma ben illustrano il clima di attesa che circonda la scac�chiera di piazzetta Cuccia. Tra le varie nuove pedine, del resto, spiccano altri perso�naggi di rilievo: difficile inter�pretare come puro trading l'arri�vo tra i soci della Bz Gruppe di Martin Ebner, il finanziere elve�tico che ha svolto un ruolo determinante nel riassetto del Credit Suisse e di Ubs, socio di Abb e Pirellina che si è presenta�to all'assemblea di fine ottobre con ri,8807o del capitale, poco meno dell' 1,975 di Jupiter (area Commerzbank) e del 2,131 di Swiss Life. Nasce da queste manovre l'interesse per i titoli dell'istituto, ieri trattati anche oltre il tetto dei 14 euro per poi ripiegare a quota 13,95 (ì'1% in più rispetto alla vigilia): da giugno l'incremento è stato del 550Zo. Tanta eccitazione, combi�nata con le grandi manovre sulle Generali (a giorni si atten�dono novità da Lazard sul rias�setto di Eurafrance, che control�la il 3,8,ft della compagnia trie�stina) e sul resto della galassia ha avuto il paradossale effetto di far passare in secondo piano la riunione-blitz del consiglio di Mediobanca che ieri, in poco più di un'ora, ha sancito l'in�gresso tra i nuovi amministrato�ri di Roberto Colaninno, al po�sto del dimissionario Antonio Ratti. Nella stessa riunione En�nio Doris, amministratore dele�gato di Mediolanum, è entrato a far parte del comitato esecutivo che «risulta pertanto composto da Francesco Cingano, Antoine Bemheim, Vincenzo Maranghi, Ennio Doris, Cesare Geronzi, Alessandro Profumo e Axel Von Ruerdorffer». Per l'investitura dei due nuo�vi vicepresidenti, Lucio Rondelli e Cesare Geronzi, occorrerà attendere un'assemblea straor�dinaria che verrà convocata solo dopo la riscrittura delle regole di corporate governance (i lavori dovranno terminare entro la fine del prossimo genna�io). Ma prima di Natale ci sarà una nuova riunione del consi�glio. E per quella data il quadro borsistico sarà(forse) più chiaLa sede di Mediobanca in piazzetta Cuccia a Milano

Luoghi citati: Milano, San Paolo