Testa: nessun rinvio per le Genco di Bruno Gianotti

Testa: nessun rinvio per le Genco Le municipalizzate insistono nel chiedere tempo e annunciano ricorsi Testa: nessun rinvio per le Genco Finmeccanica minaccia di ritirarsi dalla gara Bruno Gianotti ROMA Chicco Testa, presidente dell'Enel, conferma: nessuno slittamento, l'inizio della procedura di vendita per Elettrogen, la prima Genco a cambiare padrone, resta fissala a domani, con buona pace di chi chiedeva di allungare i tempi per consentire alle cordate interessate di adeguare le partecipazioni pub�bliche al tetto del SO'ft imposto dal governo. I concorrenti dovranno inviare entro le 17 di domani le manifestazioni di interesse. Una decisione da attribuire tutta al�l'Enel, precisa subito il ministro dell'Industria Enrico Letta: «Nei giorni scorsi aggiunge il ministro ho detto che probabilmente ci sarebbe slato uno slittamento, ma l'Enel ha valutalo che, per rendere attuativo il decreto, non c'era biso�gno di questo slittamento. È una responsabilità che è dell'Enel». Le cordate hanno però una possibihtà: presentare le carte e adeguarsi al «letto» prima che la gara sia conclusa e scalli il decreto di vendita per le Genco che, tra l'altro dovranno adeguare metà della loro potenza al ciclo combinalo, per rispettare le norme ecologiche. Non tutti sono d'accordo. Il gruppo Merloni ha confennato che parteciperà insieme con Poster Wheeler, Amga, Meta e Enbw. Il presidente di Aem Giuliano Zuccoli ha ribadito che «l'obiettivo è parte�cipare»: la sua cordata, la Italpower, sta valutando «se pre�sentare il ricorso al Tar per il tetto del 300Zo alla partecipazione di im�prese pubbliche». Ma Finmeccanica e Acea sono ancora decise a dare battaglia. Alberto Lina, presidente del grup�po ex Iri, annuncia che non parteci�perà alla gara se non arriverà la proroga. Non ci sarebbe il tempo materiale per preparare l'offerta: «Se viene confermato il termine del 10 dice Lina non abbiamo il tempo materiale per partecipare: noi c'eravamo organizzati, ma se si cambiano le regole non riusciamo in poche ore ad organizzarci diver�samente». Insiste anche Fulvio Ven�to, il presidente di Acea e CispelConfservizi che nei giorni scorsi aveva tuonato con il tetto del 3007o: «Il termine del 10 novembre è troppo stretto per ottemperare alle indicazioni del decreto. Nessuna delle cordale nelle quali sono pre�senti aziende pubbliche avrà il tempo di organizzarsi». Vento sot�tolinea che gli obiettivi di Acea ed Enel coincidono: «L'Enel ha tutto l'interesse a una partecipazione molto ampia e che sia una gara chiara e trasparente in modo da poter trarre il massimo profitto possibile». Esiste ancora il margine per un ripensamento? Lanfranco Turci, ex responsabile economico dei DS e consigliere economico di Palazzo Chigi, dice di sì, parlano a titolo personale: viste le nuove regole «mi sembra doveroso dare dieci giorni in più alle imprese per organizzare le loro offerte».

Luoghi citati: Acea, Roma