Intesqa sull' Irpeg ma Bruxelles frena

Intesqa sull' Irpeg ma Bruxelles frena Ritirati gii emendamenti dell'Udeur, Amato invia il ministro Mattioli a «negoziare» con la Uè Intesqa sull' Irpeg ma Bruxelles frena Per gli sgravi fiscali al Sud chiesto il via libera a Monti Roberto Giovannìni ROMA Governo e maggioranza chiudo�no una volta per tutte la questio�ne dell'Irpeg al Mezzogiorno. C'è voluto un impegno diretto di Giuliano Amato, che dalla tribu�na di Montecitorio ha chiesto insieme il ritiro degli emenda�menti Udeur e promesso un forte impegno politico del Paese per ottenere il «sì» di Bruxelles a misure in grado di dare un van�taggio di trattamento fiscale alle imprese del Sud. Questo era l'ac�cordo siglato marted�sera dallo stesso premier e da una delegazio�ne della Margherita, per uscire da una «impasse» dalle caratteri�stiche ormai tragicomiche. E cos�con un minuetto di sapore d'altri tempi, qualche incomprensione, e un curioso intermezzo in Trans�atlantico (con un vertice di mag�gioranza improvvisato davanti a giornalisti e curiosi). Giuliano Amato e Clemente Mastella han�no siglato la pace dell'Irpeg. L'emendamento Udeur sarà riti�rato, in attesa del responso di Bruxelles, e la votazione delle Finanziaria andrà avanti tran�quillamente. Ne ha fatto le spese il ministro per le Politiche comu�nitarie Gianni Mattioli, spedito di volata a Bruxelles dal Commis�sario europeo Mario Monti per avviare all'istante la trattativa. . Il botta e risposta comincia con Giuliano Amato, che come concordato, appena aperta la se�duta chiede il ritiro degli emenda�menti, in cambio di un impegno a riproporre la questione in sede comunitaria. «Mi dispiace repli�ca sorprendendo tutti il capogrup�po Udeur Roberto Manzione ma il governo è fuori tempo massi�mo». Sconcerto, e subito Clemen�te Mastella si affretta a dichiara�re (informato dai suoi del fortissi�mo malumore del premier) che quello di Amato «è un segnale forte». Nel Transatlantico, si met�tono a crocchio Walter Veltroni, un accaloratissimo Mastella e il sottosegretario al Tesoro Giarda. Alla fine, c'è l'accordo, e l'eviden�te equivoco si scioglie: Mastella prende la parola e chiede «la solidarietà del presidente del Con�siglio e del centrosinistra», riba�dendo la fedeltà alla coalizione; ben lieto di rispondere è Amato, che ribadisce i concetti, calcando la mano sull'importanza del ta�glio dell'Irpeg al Sud. E annuncia l'invìo di Mattioli a Bruxelles per avviare un negoziato che «non serve afferma per ottenere un no alla svelta e liberarmi del problema in 24 ore. Voglio che ci siano margini per una soluzione positiva». L'incontro Mattioli-Monti, concluso in serata, va cos�così. A sentire Mattioli, Monti sarebbe possibilista su un taglio dell'Ir�peg al Sud come anticipo di un graduale tagho su scala naziona�le. Il Commissario, in una nota, afferma che la Commissione Uè «esaminerà sollecitamente le pro�poste» italiane. Ma allo stesso tempo, ricorda che essa «ha dedi�cato recentemente particolare at�tenzione al Mezzogiorno», auto�rizzando «dopo un lungo ed ap�profondito dialogo con le autori�tà italiane, le misure per la regola�rizzazione dell'economia som�mersa», e cominciando a studiare le proposte su nuovi investimenti e assunzioni. Si vedrà. Sul fronte pohtico, però, l'affaire appare chiuso. Se per Gianfranco Fini si tratta di un cedimento di Amato alle posizioni di Rutelli, nel gover�no molti fanno notare che in realtà c'è più apparenza che so�stanza, in questo «éedimento». Fatto sta che anche Sergio Coffe�rati sembra concordare con le tesi di ieri di Amato. E se per Confìndustria si tratta di «un pezzo del lavoro che è stato fatto», le associazioni delle picco�le imprese (non interessate all'Irpeg) ostentano disinteresse. E intanto, prosegue l'esame della Finanziaria. Polemiche ci sono state intomo alle proposte di riduzione delle accise sui car�buranti per la Sicilia, esaminata nel quadro dell'articolo che alleg�gerisce le tasse suibiocarburaliti. Nel frattempo, per placare i ca�mionisti siciliani il governo ha presentato un emendamento che stanzia per loro 100 miliardi. Per fronteggiare i danni dell'alluvio�ne nel Nord Ovest, il governo mette sul tappeto 3.000 mihardi, tra risorse per le Regioni, l'^nas, i privati e il magistrato del Po. Tra le altre norme approvate, il regime facoltativo di tassazione del reddito delle imprese indivi�duali. S�anche al bonus per i pensionati con redditi bassi e «incapienti» (sarà di 300.000 lire annue e partirà dal 2001). Infine, via libera alle agevolazioni fiscali per la pesca mediterranea e ai controlli fiscali più severi per i contribuenti con più di 10 mihar�di di giro d'affari. Da segnalare, il malumore dei comunisti italiani sui ticket sanitari, che vorrebbe�ro abolire subito completamente. Che vogliano imitare l'Udeur?

Luoghi citati: Bruxelles, Monti, Roma, Sicilia