La notte attonita delle due Americhe di Maria Laura Rodotà

La notte attonita delle due Americhe Dai bar iperdemocratici di Manhattan ai locali machisti del Sud La notte attonita delle due Americhe Maria Laura Rodotà inviata a NEW YORK UNA signora non conta mai le sue birre». Buona risposta, con un suo charme. «Specialmente quando sta per avere come presidente un cretino di m.. da quel buco di m... del Texas». «Yeah, bleah». Yeah. Non stupisce nessuno che una signora dica parolacce ad alta voce agitando una pinta di Samuel Adams, in questa notte elettorale. Sally Gramoian, 38 anni, fotografa, sta con gli amici in un bar di Manhattan e guarda la Cnn, come tutti. E come tutti, qui, è infuriata per i risultati. Si rallegra quando dicono che Al Gore ha vinto il Minnesota: viene da lì, lo stato era a rischio-Nader. Applausi, urla, «Whoool», come fosse una partita. E' una differenza tra americani e italiani. Gli italiani amano guardare parti�te decisive e maratone elettorali in casa, preferibilmente con amici e tifo comune. Gli americani preferiscono vedere le parti�te nei bar, sempre con amici e tifo comune. E questa Election Night, «Wow, non è mai stata cos�emozionante», è meglio e peggio di una partita. Solo che alla Pete's Taver del manhattanese Flatiron District, bar storico, gente liberal, c'è un clima agitato tipo tifosi del Napoli quest'autunno. Niente repubblicani, car�diopalma generale. Solo alle undici, quando Gore si prende i 54 voti elettorali della California, toma un po' di buon umore. Casino da gol, tutti smettono di contare le birre. Ma poi, «andiamo, adesso c'è Nader, nascerà una vera terza forza progressista», si espone Michael Wolfe, stasera maltrattato eletto�re del Green Party. Altre parolacce. «Sì, cos�bisognerà fare alleanze elettorali, come fanno gli italiani, un ottimo affare». Grazie. Si passa al caso Gore, Qui le somiglian�ze con l'Europa ci sono davvero: «Avete sentito il sondaggio sul Kentucky? Non hanno votato Gore perchè pensano che la prima qualità di un candidato deve essere la sincerità. E la generazione dei politici di governo neocentristi, ex sessantottini, ex fumatori di erba, ipocritamente ripuli�ti e troppo felici del loro potere non funziona più. Neanche Clinton rivincereb�be». Ma lui riusciva (prima del caso Lewinsky, «grave» per il 44 per cento degli elettori) a prendere i voti dei bar d'America ora spaccati. «Ci sono due Paesi», stanno scrivendo molti commentatori mentre i cittadini bevono birra. «Due Paesi da punto di vista politico, demografico e culturale». Le donne che lavorano e sono uscite marted�sera hanno votato in tante Gore. Quelle che son rimaste a casa, in molte, Bush, e con Clinton non era successo. I loro mariti più maschilisti, genere «good old boys» del Sud che vanno fuori da soli, per Bush anche loro, dieci punti di percentuale in più. I neri, uomini e donne, quasi tutti per i democratici, al solito. I grandi stati sulle due coste, New York e California, dove la new economy, nono�stante i recenti disastri, conta e resterà, sono andati a Gore senza problemi. L�le coppie «dot-cora» con bambini e compu�ter sono state in casa a cercare di collegar�si con i siti di notizie, il Drudge Report, gli speciali online dei grandi giornali, ma in serata erano tutti bloccati per troppe visite. Così, si rassegnavano a vedere l'altra metà d'America sulle mappe della tv; la marea rossa, il colore degli stati andati ai repubblicani, che invadeva via via il Sud, la parte inferiore del Midwest e il West, New Mexico escluso. Ben sapendo che i loro coetanei, da quelle parti, non aveva�no votato per Gore. Anzi, ennesimo son�daggio: se avessero votato solo gli elettori sotto i 60, Bush avrebbe vinto, seppure di poco, il voto popolare. Gli anziani, altra divisione, in tanti hanno sostenuto i democratici, temendo per assistenza sani�taria e pensioni. Ma non abbastanza, ennesima e decisiva divisione, in Florida. Altra divisione, non riconosciuta dai sondaggisti ma discussa da tutti, quella tra i cerebrali che si sono rassegnati al cerebrale Gore e gli istintivi che sono andati con l'istintivo Bush. Se ne parla, l'Election Night, anche allo Yale Club sulla 44esima strada a New York, dove gli ex studenti si danno un tono. Sintesi di Caitlin Macy, 30 anni, giornalista, democratica: «Farei sesso con George W., ma sposerei Al». Pausa. «Beh, spose�rei Gore se fosse l'ultimo uomo sulla terra e se mi puntassero una pistola alla testa». Replica di Andrew Shore, avvoca�to: «Se Gore fosse l'ultimo uomo sulla terra, non ci sarebbero pistole». Per i repubblicani, è un male. Ed è un'altra divisione. I milioni di tesserati della National Rifle Association, quella dei possessori di armi, sono repubblicani, sempre. L'unico dato in comune, nell'Election Night più strana della storia, resta sempre quello: da nessuna parte, nessuno ha contato le birre.