Maxivideo e hot dogs per il nuovo Presidente di Maria Corbi

Maxivideo e hot dogs per il nuovo Presidente Maxivideo e hot dogs per il nuovo Presidente la lunga notte della Roma mondana e degli americani d'Italia Maria Corbi ROMA Hot dog, hamburger, ciambelle fritte e patatine aspettando il' presidente del Duemila. Una notte di veglia elettorale orga�nizzata dall'ambasciata Usa per vip itahani. Una vetrina di mondanità per politici, scritto�ri, industriali, divi, presenziali�sti e belle signore. Più di duemi�la invitati che hanno invaso l'hotel Excelsior per assistere alla sfida Bush-Gore. A ricevere l'ambito cartoncino politici dal Polo a Bertinotti. Atteso, copie quattro anni fa, Walter Veltro�ni, il più «americanizzato» dei nostri politici, fan di Clinton dalla prima ora. Una prova generale aspettan�do le politiche «nostrane» e la sfida Rutelli-Berlusconi. Pecca�to che da noi i party stile «stelle e strisele» non vanno di moda. Forse i nuovi guru della comuni�cazione politica imporranno an�che questa tendenza. Intanto tocca agli Usa e alle mondanità romane sotto l'ombra di Capitol Hill. Due i grandi punti di ritrovo. All'Excelsior solo ospiti italiani mentre al Parco dei Principi solo americani che han�no sborsato 65 mila lire per partecipare al party presiden�ziale. L'ambasciatore Thomas Fo�glietta è negli Usa a seguire la sorte dei duellanti e anche la sua, visto che la nomina dei rappresentanti diplomatici è po�litica, cos�all'Excelsior a fare da padrone di casa è rimasto il numero due dell'ambasciata, William Pope, che ha fatto un discorso di benvenuto e ha pas�sato la parola a Foglietta «pre�sente» con un messaggio regi�strato. Poi tutti nelle tre sale allestite per vivere la notte più lunga. Nel giardino d'inverno dell'albergo della dolce vita, tra stucchi e cristalli, troneggiava�no maxischermi collegati ai network di oltreoceano: la Cnn, la Fox News e la Msnbc hanno sfornato dati elettorali per 14 ore consecutive, concludendo i loro servizi speciali sul voto solo questa mattina. Altra sala, stessa frenesia elettorale, con centinaia di com�puter aperti sui siti dei candida�ti. Una vera bolgia via internet per conoscere il successore di Clinton. Protagonista della sera�ta? Naturalmente Hillary al cen�tro di tutti i discorsi e di tutte le battute. Tra un panino e l'altro, un morso ai doughnuts e un bicchiere di vino (italiano e californiano per non far dispet�to a nessuno), i discorsi vagava�no dall'economia (euro contro dollaro) al gossip più spietato («Hai visto quanto é dimagrita Monica Lewinsky?», «Come si è tirata bene Hillary», «Quella Tipper dovrebbe proprio fare una dieta»). E mentre si attende si gioca a votare tentando di copiare quel�lo che accade a Parigi all'Har�ry's Bar dove la clientela ameri�cana elegge il «suo» Presidente. Un «gioco» che si ripete dal 1924 e che centra sempre il risultato con la sola eccezione dell'elezione di Jimmy Carter, nel 1976. E se ieri l'Harry's Bar ha eletto «Bush» (451 voti con�tro i 357 del rivale democratico Al Gore), l'Excelsior, invece, da una conta assolutamente più «alla buona» sembrava promuo�vere Gore. A mezzanotte i primi risulta�ti, con la chiusura dei seggi del Kentucky e dell'Indiana, hanno aumentato la tensione. Occhi sgranati sui video e gli ospiti più nervosi all'attacco del buf�fet a fare razzia di sulumi, patatine fritte e mini hotdog. Poi altre ore, con i più resistenti decisi a rimanere fino alle quat�tro di notte per essere sicuri di addormentarsi con il nuovo pre�sidente degli Stati Uniti. Stessa atmosfera nelle sale dell'Hotel Parco dei Principi con le telecamere a riprendere gli americani che vivono a Ro�ma alle prese con il dopo Clin�ton. «Noi siamo qui per sentirci a casa in questo momento im�portante», dice una manager del World Food Program, «al�l'Excelsior vanno gli italiani per fare mandanità». All'Hotel Excelsior gli ospiti italiani, da Veltroni a Bertinotti Una bolgia in internet fra stucchi e cristalli per la «14 ore» della notte elettorale Usa

Luoghi citati: Indiana, Italia, Kentucky, Parigi, Roma, Stati Uniti, Usa