Internet vince la guerra dei polls

Internet vince la guerra dei polls Internet vince la guerra dei polls Il sito diMattDrudge rompe l'embargo delle tv Lorenzo Seria LOS ANGELES E' un dilemma che per i network televisivi si ripresenta puntual�mente ogni volta che c'è' una nuova elezione: come combinare il dovere di informare tempetivamente i loro telespettatori con quello civico di non influenzare il processo elettorale? Come indurre i cittadini della West Coast ad andare a votare dopo le cinque del pomeriggio locali quando sull'al�tra costa, tre ore più' avanti, i seggi sono chiusi e si conoscono già i risultati dei primi exit polis? Ieri, ABC, CBS, NBC, CNN e le altre reti nazionali e locali hanno accettato un compromesso e han�no deciso di annunciare gli exit polis solo una volta che i seggi erano stati chiusi nei rispettivi Stati. Ma nello scegliere la strada del cittadino responsabile, le reti hanno dovuto coprirsi le spalle non solo dal rischio che una di loro rompesse i patti ma dalla concor�renza dei siti Internet. Yahoo e American Online hanno deciso di seguire l'esempio dei networks. The National Review Online e Slate, due sili che avevano rotto l'embargo durante le primaries, hanno accettato lo stesso codice di comportamento, anche perché Vo�ler News Service, l'organizzazio�ne che raccoglie i risultati degli exit polis, ha messo in chiaro che non ne avrebbe autorizzato l'uso prematuro. Ma Mail Drudge, l'enfant terrible del giornalismo online diventa�to celebre per aver rivelato per primo l'affaire Monica Lewinsky, ha deciso che il suo Drudge Reper�non sarebbe stato ai patti. Una mossa destabilizzamte, che ha messo in pericolo il fragile compro�messo raggiunto tra gli altri me�dia. Per i networks la decisione di non farsi prendere dalla tentazio�ne dello scoop è stata resa compli�cata dal timore di scendere nell'ir�rilevanza. Nel '60, l'anno di Kenne�dy contro Nixon, ABC, CBS e NBC avevano raggiunto il 90 per cento del pubblico. Nel '96, Clinton con�tro Dole, erano scese al 42. Ma hanno accettato di attendere an�che perche' sapevano che il risulta�to, questa volta, é stato estrema�mente incerto e che affidandosi agli exit polis avrebbero rischiato imbarazzanti errori. «Sapevamo che troppe gare era�no troppo serrate per poterci usa�re gli exit polis», sostiene Carolyn Smith, direttrice dei sondaggi per la ABC News. Internet, questa volta, ha influenzato le elezioni sotto altre vesti. In varie contee della Florida, dello Utah e della South Carolina alcune centinaia di elettori apartenenti alle forze ar�mate hanno partecipato a un espe�rimento pilota che ha consentito loro di votare via Internet. In varie località californiane, nel frat�tempo, molti elettori hanno votato sia nei seggi regolari che, speri�mentalmente, via Internet. «Ab�biamo ricevuto informazioni mol�to interessanti per il futuro», sostiene un portavoce del governato�re Gray Davis. «Stiamo andando nella direzione giusta». Internet è entrata nel gioco elettorale anche grazie alla presen�za di alcuni siti che hanno messo in piedi un sistema di scambio di voti tra Al Gore e Ralph Nader. In risposta a quelli che temevano che un voto per Nader sarebbe stato in realtà un voto per Bush, alcuni sostenitori del leader dei Verdi hanno disegnato siti come Nadertrader.com e Votexchange.com che hanno consentito ai «Naderi�tes» che vivono in Stati dove Gore era alla pari con Bush, come Ore�gon e Minnesota, di scambiare il loro voto con democratici che avrebbero votatao con Nader in Stati dove il loro candidato era più sicuro, come New York e Massa�chusetts. Vari tribunah hanno cer�cato di chiudere i siti, dichiarati anticostituzionah. Ma nei giomi prima del voto di ieri erano già stati visitati da centinaia di miglia�ia di persone. | ik In alcuni stati si è sperimentato il voto via internet, un sistena destinato a diffondersi nel prossimo futuro

Luoghi citati: Angeles, Florida, Los, Minnesota, New York, South Carolina, Utah