La lunga notte che assegnò la Casa Bianca

La lunga notte che assegnò la Casa Bianca La lunga notte che assegnò la Casa Bianca Gli exit poli confermano il testa a testa tra t due sfidanti Andrea d�Robìlant corrispondente da WASHINGTON A poche ore dalla chiusura dei seggi l'esito delle elezioni presi�denziali americane era ancora assolutamente incerto, con il vice presidente, Al Gore, e il governa�tore del Texas, George W. Bush, impegnati in un lesta a testa che prometteva di durare fino a notte l'onda, cioè dopo la chiusura dei seggi in California, Oregon e Washington i tre Stati del�l'Ovest. L'affluenza alle urne è stata più massiccia del previsto nonostante la pioggia e la neve in alcune regioni. Ieri ai seggi c'era�no lunghe file di elettori uno spettacolo che non si vedeva da tempo in America, dove la percen�tuale di volanti in genere fatica a superare il 50 per cento. Ma non era chiaro come questo dato, senz'altro significalivo, avrebbe intluenzalo l'esito del volo. A mela giornata gli exit poli conlimutvano a fotografare un quadro molto incerto, con Gore in testa in alcuni Stali chiave come la Florida, il Michigan e lo Stato di Washington, ma Bush in vantaggio in Siali tradizional�mente democratici come l'Ore�gon, l'Ohio e il Wisconsin. E con la Pennsilvanya, anch'essa deci�siva, in perfetta parità. A New York gli exit poli nel primo pomeriggio davano Hil�lary Clinton in testa di qualche punto sul suo rivale, il repubbli�cano Rick Lazio, per il seggio senatoriale. Clinton era con la First Lady nella nuova casa di Chappaqua, a un'ora da New York, ad aspellare i risultati. In genere la maggiore affluen�za tende a favorire il partito democralico. E ieri i sindacati, le organizzazioni afro-americane e ispaniche la base del sostegno a Gore hanno effettivamente messo in opera una massiccia mobilitazione del voto. Ma i repubblicani erano anch'essi confortali dall'alto numero di votami perché a loro avviso rifletteva il maggior entusiasmo che si era crealo attorno alla candidatura di Bush. «Mi sento mollo bene», ha detto il governa�tore del Texas nel suo quartier generale ad Austin poco dopo aver votalo. «Sono tranquillosereno. Ho fiducia nella gente»Gli allestimenti per la festa della vittoria erano già pronti nella piazza principale della città. Ma la cont.inua incertezza ha finito per creare un clima di attesa nervosa anche tra gli esuberanttexani. Bush aveva concluso la sua campagna poche ore prima con due fermale provocatorie in Tennessee, lo Stato di Gore, e in Arkansas, lo Stalo di Clinton. Ad alcuni era sembrata una decisione spavalda, frullo di un senso eccessivo di sicurezza. Ma il suo messaggio elettorale ha evidentemente attecchito perché a metà giornata gli exit poli lo davano in vantaggio su Gore in tutti e due gli Stali. Il vice presidente ha atteso risultali nella sua casa a Carthage, piccola comunità rurale a due ore da Nashville. «Siamo tutti sulle spine», ha detto dopo aver votalo. Ma il clima era ottimista. «Questo finale è davvero eccitante», ha detto sua moglie Tipper. Nelle ultime due settimane sondaggi avevano dato a Bush un lieve ma costante vantaggidi due o tre punti nel votnazionale. Ma nelle ultime orprima del voto c'è stato un piccolo spostamento su Gore chha reso la gara ancora più incerta. Tanto che l'ultimissimo sondaggio della Reùter-Msnbc ldava addirittura in vantaggio sBush 48 a 46. L'estrema incertezza della gara ha contagiato anche WaStreet dove gli scambi sono statscarsi in attesa di un segnalchiaro dalle urne, che a tardpomeriggio ancora non c'era stato. Lunedi il Dow Jones ersalito dell' 1,5 per cento anche iprevisione di una vittoria dBush. Ma ieri, con la piccolrimonta di Gore nei sondaggnazionali, è tornato un clima dprudenza. Alla luce dei primi dati emer�si dalle urne è aumentala la prospettiva di una lunga notte elettorale. Gore pareva andare forte lungo la costa nord atlanti�ca e quella del Pacifico, e in alcuni Slati chiave nella regio�ne dei Laghi, come il Michigan. Bush sembrava avviato a un vittoria consistente in quasi tutti gli Slati del Sud e dei Sud Ovest. In quello scenario, i voti di California, Washington e Oregon apparivano sempre più decisivi. Non era neanche da escludere che il nome del vincitore non sarebbe emerso prima di merco�ledì. E poiché almeno 3,2 milioni di voti in California sono stati espressi per posta e non saranno spogliati prima di venerdì, alcu�ni analisti ieri sera dicevano che se davvero la gara era al foto:finish forse il nome del nuovo presidente non sarebbe emerso prima del week end. L'alta affluenza sembra favorire i democratici Gore in testa in Stati chiave, Bush in feudi del partito rivale A New York Hillary al comando per il Senato Americani al voto a New York. L'alta affluenza tradizionalmente favorisce t democratici