Una mazurca con la Bausch di Sergio Trombetta
Una mazurca con la Bausch Applausi a Palermo per lo spettacolo della coreografa tedesca Una mazurca con la Bausch Per cogliere il cuore segreto di Lisbona Sergio Trombetta inviato a PALERMO Foto di gruppo con coreografa e regista. Coppola bluette per Pina Bausch, coppola nera per Fedro Almodóvar e in mezzo Francesco Giambrone, sovrintendente del Tea�tro Massimo di Palermo pronubo dell'incontro: nella sala degli stem�mi si brinda e si celebra. Perché Pinuzza, come la chiamano qui, al Massimo ha portato in prima italia�na, e con grande successo, «Masur�ca Fogo», uno dei suoi ultimi spetta�coli; U regista spagnolo invece, ha assicurato che farà una regia lirica. Intanto Almodóvar riprende brani dello spettacolo di Pina per inserirli nel suo prossimo film «Habla con ella». Una colata di roccia nera inqua�drata da tre alte pareti bianchissime è la scena fissa. Un ragazzo scende di corsa da quelle rocce e si lancia in un assolo pieno di energia e di musicalità. Qundi entra in scena una ragazza che emette lunghi sospi�ri amplificati dal microfono mentre scivola tenuta in orizzontale sulle braccia da un gruppo di danzatori stesi a terra. Partenza forte e cattu�rante per «Masurca Fogo», brano realizzato a Lisbona nel 1998 e che vuole restituirci il profumo, l'essen�za, la verità profonda della capitale portoghese. Su quelle rocce nere, bagnate di sole, in alto, si sistema un gruppo di bellezze al bagno; il proscenio resta il luogo dove si svolgono teneri drammi d'amore. Come quello del piccoletto che sogna di abbracciare e baciare, guardandola dall'alto. una bionda spilungona, e lo fa con l'aiuto di un amico che lo prende per la vita e lo tira su. Vogha di sguazza�re nell'acqua? Ecco pronto un enor�me telo di plastica trasparente pie�no d'acqua e tenuto su da quattro ballerini mentre gli altri vi si lascia�no scivolare giocosi. Mai pensato a lavare i piatti nella vasca da bagno? Una ballerina lo fa: immersa in una vasca traboccante di schiuma tira fuori i piatti li insapona e li porge a un ragazzo che U asciuga. E la passerella che segna molti spettacoli della Bausch? C'è anche quella. Su un brano folk dell'isola di Capo Verde, Masurca fogo, i ballerini, a coppie, entrano in fila ancheggian�do e invadono il palcoscenico. Splen�dide immagini sono proiettate su uno schermo che tiene tutta la scena: balere di periferia con capoverdiani impegnati in gare di ballo; la corsa funbonda di una mandria di bovini; un fantastico mare in tempesta la cui risacca viene a coincidere con il proscenio e i danza�tori vi si muovono come se fossero in riva al mare. Samba brasiliano, ossessionanti percussioni, il fado di Amalia Rodrigues, la voce triste di Cesarla Evora fanno da sfondo sono�ro a queste immagini. E nella passe�rella finale i maschi si tolgono la camicia, la allargano a terra, vi fanno accomodare le donne, si sten�dono accanto a loro. E' il momento dei baci e degli abbracci, mentre l'intero palcoscenico è invaso dalla proiezione di enormi primi piani di fiori che sbocciano e si aprono. «Masurca Fogo» è un brano di Tanztheater che soddisferà appieno i bausciani osservanti, ma i puri e duri della prima ora possono restare sconcertati e mantenere una posizio�ne più critica. Perché ora Pina Bau�sch si diverte e diverte, si trova a proprio agio nei panni della comme�dia. «Masurca Fogo» è pieno di energia, ritmo, belle musiche, ironia leggera, voglia di vivere. E tutto ciò può non piacere agli integralisti del Tanztheater che dalla Bausch vo�gliono brani di lunghezze wagneria�ne, dove i danzatori-attori portano in scena frustrazioni, la difficoltà di amare e di essere accettati, il tutto condito da ironia al vetriolo. Ma nel corso di 30 anni il gruppo storico della compagnia nata all'ini�zio degh Anni 70, per raggiunti limiti d'età, ha lasciato il passo a nuovi danzatori: generazioni meno represse, con meno complessi, con una rabbia diversa da esprimere. Non deve essere stato facile impa�dronirsi di queste personalità, pla�smarle, portarle a raccontare i desi�deri più segreti, a dire l'inconfessabi�le per poi usare questi materiah in scena secondo 0 collaudato «meto�do Bausch». Ma dopo alcune false partenze («Il lavavetri», «0 Dido», «Nur Du») «Masurca Fogo» raggiun�ge lo scopo, ed è un successo Festa con Almodóvar che ha ripreso lo spettacolo e farà una regia al Massimo La compagnia è molto cambiata, e i nuovi, giovani danzatori ora esprimono energia, ritmo voglia di vivere *i Una delle prime immagini di Masurca Fogo in scena al Massimo
Luoghi citati: Capo Verde, Lisbona, Masurca, Palermo
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