Peyrefitte, l'arte dello scandalo di Enrico Benedetto

Peyrefitte, l'arte dello scandalo Morto lo scrittore francese Peyrefitte, l'arte dello scandalo Enrico Benedetto corrispondente da PARIGI «V 'ADO in Italia a prepara�re un'altra bomba» sus�surrava agli amici pri�ma di rendersi irreperibile per qualche mese. Roger Peyrefitte, romanziere esplosivo e felice co�me un bimbo quando il botto gli riusciva, non scandalizzerà più la Francia e il mondo. E' morto ieri, novantatreenne, nella sua casa parigina. «Mi piacerebbe spegnermi in pace» disse un gior�no. Pare sia andata proprio così. Non pubblicava dal '93, e gli intimi ne descrivono l'estrema vecchiaia come la sola oasi placi�da in un'esistenza sulfurea. La�scia orfani, andandosene, i suoi nemici. Due, in particolare, meri�tano la menzione: .la diplomazia francese e il Vati�cano. La prima gliene volle a lun�go per La/ine deZle ambasciate (1951). Diplomati�co fattosi espelle�re dal suo Gotha per uno scandalo gay nel primissi�mo dopoguerra, Peyrefitte si ven�dicò demolendo con bravura l'ipo�crisia istituzionale. Con Le chia�vi di San Pietro, nel '55 affrontò invece le folgori vaticane. La magistratura italiana lo incrimi�nò per «oltraggio alla religione». Tre anni dopo denunciò lui l'Os�servatore Romano che l'aveva attaccato con veemenza dopo un articolo ripreso da Paese Sera sugli intrighi pontifici. Fu davvero, il Peyrefitte anti�clericale, «disgustoso» come scrisse Frangois Mauriac, paladi�no francese del cattolicesimo? Quasi mezzo secolo dopo, è diffi�cile condividere quel giudizio. Ma negli Anni '50 Roger l'icono�clasta sfiorava l'intollerabile per la coscienza non solo cattolica. Pazienza le critiche sul bieco temporalismo e la dissimulazio�ne dei vizi fra le «sacre» mura. Ma è che Peyrefitte sembra deliRoger Peyrefitt e: aveva 93 anni ziarsene con voluttuosa perfidia. Tra i suoi «cattivi maestri» non soleva citare la letteratura libertina settecentesca che pu�re adorò bensì... i Gesuiti di cui fu allievo a Tolosa giovanissimo. La sua riflessione sull'ambiguo universo maschile iniziò proprio dall'esperienza scolastica. Lo scrittore vi deve il suo capolavo�ro, «Le amicizie paricolari». Edi�to nel '44 ma Peyrefitte lo modificò per la ristampa '51 (e Jean Delannoy ne trasse un film, non meno controverso, tredici anni più tardi) raccontava le relazioni omosessuali fra giova�ni convittori. Autobiografico, e tuttavia vi�sionario. «Lo zolfo è il mio ele�mento naturale» amava ripetere Roger Peyrefitte. L'eccellenza uni�versitaria (Scien�ze Politiche) ne fa�rà il più giovane diplomatico fran�cese. Dopo un lu�stro ad Atene, ri�guadagna Parigi ove lo precede una fama di vita non irreprensibi�le. Seguirà il licen�ziamento e una lunga bagarre giu�diziaria per annul�larlo. Ma Roger Peyrefitte ormai è un ex dell'establishment. La sua missione: smascherarlo ovunque. Ne fanno le spose I Cavalieri di Malta ('57), I masso�ni ('61 ), Gli Ebrei ('65, e i RotschiIdlo querelano)... Senza dimenti�care il carteggio gay con Montherlant, aggiungiamoci una bio�grafia in tre tomi su Alessandro il Grande, il giallo La sottana rossa e ('92) l'inatteso volume in cui analizza il fenomeno de Gaulle. Infine, Roger il siciliano. Ne Dal Vesuvio all'Etna lo «scettico entusiasta» come si defin�scopre un lirismo che non gli conoscevamo. Oltre la cittadinan�za onoraria di Taormina, ne ri�compensarono la vena filoitalia�na i premi Capri e Palermo. Ma il suo motto «Voluptatibus» non conosceva frontiere. Roger Peyrefitte: aveva 93 anni

Luoghi citati: Atene, Capri, Francia, Italia, Palermo, Parigi, Taormina, Tolosa