Stream e Tele + vanno verso l'«oscuramento»

Stream e Tele + vanno verso l'«oscuramento» Nullo il terzo ultimatum sul decoder unico Stream e Tele + vanno verso l'«oscuramento» Il governo alVAuthority. bisogna punirle Lauria. facciamole trasmettere in chiaro Mario Sensin�ROMA «Credo che gioved�la decisio�ne dell'Authority sarà radica�le. Questa farsa del decoder unico non può continuare an�cora a lungo». Il sottosegreta�rio alle Comunicazioni, Vincen�zo Vita, è convinto che questa volta l'Autorità di Enzo Cheli non si limiterà, come ha fatto finora, a comminare una san�zione economica alle due emit�tenti. In effetti le multe, che han�no raggiunto ormai gli 800 milioni a testa, non hanno prodotto alcun risultato: il de�coder unico doveva essere in�trodotto nel luglio scorso, ma le due pay-tv si sono accordate solo un mese fa per farlo partire ad aprile del prossimo anno, rifiutandosi di individua�re una soluzione transitoria. Ouello scaduto a mezzanot�te di ieri è il quarto ultimatum lanciato dall'Authority e che viene lasciato cadere nel vuoto dalle due emittenti. Questa volta, però. Cheli non si accon�tenterà di comminare una nuo�va multa da mezzo miliardo. Quasi certamente l'Autorità de�ciderà di mettere mano sulla manopola dell'oscuramento. Parziale, s'intende. Perché ol�tre al danno che già subiscono, sarebbe eccessivo regalare ai consumatori anche la beffa dell'oscuramento totale. Cos�si studiano i possibili black�out che potrebbero riguardare la pubblicità (ma sulle pay-tv per definizione non ce n'è molta), o le trasmissioni not�turne, o magari le visioni in pay-per-view. «Noi siamo tranquilli» dico�no a Tele-K «Abbiamo raggiun�to un accordo con Stream per l'avvio del simulcrypt a parti�re dalla prossima primavera e i nostri tecnici ci stanno lavo�rando. Se non è stato possibile varare il decoder unico a luglio è stato solo per colpa di Stream che a maggio ha adottato un nuovo sistema di codifica dei suoi programmi. Non capiamo perché Tele-Idebba essere san�zionata nella stessa misura di Stream. Quanto alla soluzione temporanea. Tele 4ha accetta�to la proposta di mediazione del governo che lascerebbe agli utenti che vogliono usufru�ire di entrambe le piattaforme la scelta tra il decoder in noleggio gratuito o lo scambio delle partite di calcio». «Non c'è alcuna proposta ufficiale di mediazione del go�verno», replicano in Stream. «Noi avevamo tutto il diritto di introdurre un nuovo siste�ma di codifica. Siamo disponi�bili al noleggio gratuito del secondo decoder, ma non allo scambio del calcio perché non è questo lo spirito della legge». Oltre a Vita, anche l'altro sottosegretario alle Comunica�zioni, Michele Lauria, ha chie�sto all'Authority provvedimen�ti drastici ed avanzato una proposta personale, quella di obbligare le due emittenti a trasmettere in chiaro fino al�l'introduzione del simulcrypt nella prossima primavera. Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra. La Federconsumatori ha chiesto all'Authority «fortissime san�zioni» e la revoca delle licenze alle due emittenti alla fine del campionato di calcio. Della vicenda cominciano ad occuparsi anche i partiti. Alessio Butti, responsabile per le comunicazioni di An, sospet�ta «che si stia consumando un grande inciucio tra il governo e i due gestori delle tv satellita�ri. Il primo indizio si trova nella qualità pessima di una legge partorita dagli uomini di governo, che fa al caso di Stream e Tele-tperché tecnica�mente inapplicabile». E una breccia si è aperta anche nel fronte della maggioranza: Ro�berto Mansione, presidente del gruppo Udeur alla Camera, ha detto che «è giusto rispetta�re la legge sul decoder unico» ma anche che «bisogna stare attenti al duopolio. Col deco�der unico si determinerà una strozzatura del mercato che impedirà a qualsiasi altro sog�getto di inserirsi».

Persone citate: Alessio Butti, Cheli, Enzo Cheli, Mario Sensinì, Michele Lauria, Parziale

Luoghi citati: Roma