Internet, futuro alla pari

Internet, futuro alla pari «PEER-TO-PEER»: LA NUOVA TENDENZA DOPO IL BUSINESS-TO-CONSUMER E IL BUSINESS-TO-BUSINESS Internet, futuro alla pari All'High Tech Forum 2000 di Barcellona iguru del Web hanno discusso del sistema di cooperazione diretta tra reti aziendali Anna Masera Su Internet le parole d'ordine dura�no poco e si rinnovano in continua�zione. E il futuro è sempre molto relativo. Così, dopo il «B2C» (business-to-consumer, cioè il commer�cio elettronico, che ci permette di fare shopping online) e il «B2B» (business-to-business o e-business, cioè il modo nuovo di lavorare e fare affari nelle aziende in rete), è arriva�to un nuovo acronimo denso di significato: è il «P2P», ovvero «peerto-peer» (letteralmente «da pari-a pari», o «da partner a partner»), la tecnologia che il periodico america�no Fortune ha definito neanche un paio di mesi fa «la tendenza del prossimo futuro». E che invece è già arrivata. Dopo l'accordo della settimana scorsa di Napster (il sito per lo scambio gratuito di file musicali Mp3, che conta 38 milioni di utenti nel mondo) con Bertelsmann (il gi�gante multinazionale dei media) per far pagare il diritto d'autore attraver�so un sistema di abbonamento sicu�ro, adesso gli esperti di Internet discutono su come «napsterizzare» gli affari e le aziende: cioè come portare il valore dello scambio di informazioni «peer-to-peer», o «P2P», in tutti i modi di operare in azienda. Permettendo una coopera�zione diretta in tempo reale tra i sistemi di computer per le transazio�ni commerciali, i pagamenti, la logi�stica, la gestione dei progetti. Perchè il sistema P2P rende obsoleti i server di computer centralizzati e promette di risolvere tanti problemi. E' la novità di Internet del momento. Al High Tech Forum 2000 di Barcellona, la settimana scorsa, gli esperti di Internet si sono detti entu�siasti di nuove aziende «start-up» che puntano sulla collaborazione P2P: tra tutte, emerge Groove Networks di Bay Ozzie, l'imprendito�re noto in tutto il mondo per aver creato il programma Lotus Notes, un software «collaborativo» (groupwa�re) adottato da ben 50 milioni di utenti Ibm in alternativa all'Exchan�ge di Microsoft o all'Instant Messaging di America Online. «Internet non è solo 0 Web e l'email, ma molto di più: il P2P potenzia le connessio�ni, aggiunge transazioni ai contenuti e contenuti alle transazioni» sostie�ne Ozzie, capelli biondi rasati, oc�chialini e abiti rigorosamente neri: un look più da Giorgio Armani che da informatico. «Abbiamo lanciato Gro�ove in ottobre, l'investimento dei venture capitalist è arrivato a 63 mihoni di dollari, i dipendenti sono già 150» dichiara con evidente soddi�sfazione. E' stata Esther Dyson, la guru americana del pianeta digitale (vede�re box in pagina) che investe cdn la sua azienda di venture capital EDventure Holdings nelle start-up della Net economy, a invitare Ozzie e tanti altri imprenditori emergenti a incontrarsi con gli investitori per una tre-giomi a Barcellona. Ed è qui che è emersa con chiarezza l'impor�tanza del concetto di scambio tra «peer»: «Napster non è veramente peer-to-peer perchè ha una banca dati che contiene i file musicah. Io credo invece che il vero valore del P2P stia nella gestione e nell'appro�vazione di transazioni eccezionali tra aziende». E quali sono i modelli di business che rendono possibile l'applicazione del P2P? Secondo la Dyson, quelli che emergono per ora sono due: uno per le aziende che vendono il softwa�re che lo favorisce, l'altro per coloro che dettano le regole, i terzi tra gruppi «peer»: «Perchè il problema di fondo da risolvere sarà la sicurez�za». Per questo, sono già nate società come Biz2Peer Technologies e GeoTrust, che innescano meccanismi di «fiducia» elettronica, offrendo sof�tware con sistemi virtuali per valuta�re la reputazione di un potenziale «peer» che si trova dall'altra parte del pianeta, senza dover andare a verificare di persona per potersi fidare. Nel caso di Groove Networks, gli utenti scaricano il software, simile a un browser per il Web (come Netsca�pe, suggerisce l'Economist di questa settimana, secondo cui invece Nap�ster può essere paragonato a Mosaic, il primo Web browser grafico, da cui discende Netscape): questo permet�te agli utenti designati di accedere a file da rielaborare, commentare o editare in comune. Come Napster, Groove Networks distribuisce il suo software di base gratis via Internet. Contiene tutti gli strumenti necessa�ri perchè un gruppo possa interagi�re: permette di comunicare attraver�so testi o via voce, permette di condividere tutti i tipi di documenti e di editarli in comune. Come? Attra�verso uno «spazio» virtuale comune sicuro: le informazioni create in quello spazio vengono salvate sui reciproci computer. Se qualcuno cambia qualcosa, l'altro viene aggior�nato automaticamente, anche a com�puter spento. Di fatto, si propone come una specie di sistema operati�vo per l'informatica peer-to-peer. Pane per i denti della Microsoft, che detiene il primato mondiale dei siste�mi operativi con Windows: secondo l'Bconomist, s'è il P2P decolla, difficil�mente l'azienda di Bill Gates resterà a guardare.

Persone citate: Anna Masera, Bill Gates, Dyson, Esther Dyson, Fortune, Giorgio Armani, Groove, Groove Networks

Luoghi citati: America, Barcellona