L'America vota, i sondaggi si arrendono

L'America vota, i sondaggi si arrendono L'America vota, i sondaggi si arrendono Quasi alla pari i due candidati: decisivi pochi Stati Andrea d�Robilant corrispondente da WASHINGTON Dopo un'ultima, estenuante gior�nata elettorale trascorsa a volare alla disperata da uno stato all'altro a caccia degli ultimissimi voti, ieri sera George W. Bush e Al Gore sono tornati, stanchi e senza voce, nelle rispettive case in Texas e Tennes�see. Ora tocca agli elettori. Cento milioni di americani si recheranno oggi alle urne per vota�re nelle elezioni più incerte degli ultimi quarant'anni. A poche ore dal voto nessun analista osava fare previsioni sul vincitore e su quale partito controllerà la Camera dei rappresentanti e il Senato. Ieri gli ultimi sondaggi davano sempre George W. Bush in testa con un lievissimo margine di van�taggio nei sondaggi nazionali, tanto che la piccola impennata del Dow Jones (1,5 per cento) è stata attribu�ita al fatto che i mercati già sentono una sua vittoria nell'aria. Il margine di vantaggio di Bush in realtà si è ridotto. L'ultimo rileva�mento Reuter/Nbc lo dava in testa di un solo punto, 47 a 46 per cento, con Ralph Nader a 5 per cento. I dati Cnn/Usa Today davano Bush a 47 e Gore a 45. Ma la corsa si vince solo con vittorie nei singoli stati. E in alcuni come Florida, Michigan, Pennsylva�nia, Wisconsin, Missouri, Washin�gton, lowa, Tennessee, Arkansas, il testa a testa è ancora più serrato che a livello nazionale. Negli ultimi giorni della campagna i due candi�dati si sono inseguiti in questi stati come presi in una vorticosa partita di Risiko giocata sulla mappa degli Stati Uniti. Nel rush finale Gore ha fatto campagna per trenta ore di fila. Ieri ha cominciato la giornata con un comizio a Waterloo, nello lowa, poi è andato in Missouri, in Michigan e in Florida prima di tornarsene in famigha a Nashville. «E' esausto ma sereno, fiducioso», ha detto Carter Eskew, uno dei suoi più stretti collaboratori. «Sa che ha dato tutto ciò che poteva dare». Bush ha lasciato la Florida ieri mattina ed è andato a insidiare Gore in Tennessee nella speranza di umiliare il suo rivale nel suo stato natale ancora ieri i due erano alla pari anche lì. «Gore ha dimenticato le sue radici», ha detto Bush ridacchiando alla folla. «Non si ricorda più da dove viene». Ha concluso la sua campagna in Arkan�sas, lo stato di Bill Clinton, dove spera di sferrare un altro colpaccio Oggi' Ma il clan di Bush sa che non può dare nulla per scontato. I son�daggi nazionali sono utili per dare un'idea generale dell'orientamento dell'elettorato. Ma il voto degli americani conta solo nello stato in cui viene espresso. E dunque una mappa stato per stato fotografa la situazione con più precisione. Il candidato che vince in uno stato si porta a casa tutti i «voti elettorali» assegnati a quello stato (il numero di «voti elettorali» equivale alla somma dei deputati e senatori di quello stato). Oggi saranno in palio 538 «voti elettorali», e vincerà chi ne otterrà almeno 270. L'ultimo conteggio della Reuter/Nbc ieri da�va 235 «voti elettorali» a Bush e 207 a Gore. Ma in una decina di stati la gara era ancora troppo incerta e 96 «voti elettorali» erano ancora in ballo un numero eleva�tissimo a poche ore dal voto. Le battaglie decisive saranno in Michi�gan (18), in Pennsylvania (23) e soprattutto in Florida (25), uno stato che potrebbe rivelarsi decisi�vo. L'incognita principale rimane l'impatto del voto per Ralph Nader, il leader verde emerso come il Terzo incomodo di queste elezioni. La sua popolarità in alcuni stati ancora in ballo, come Washington, Oregon e Wisconsin, va a danno di Gore e potrebbe spianare la strada a George Bush. Ma molti simpatiz�zanti di Nader sono consapevoli di questo rischio, e l'impatto sulla corsa per la Casa Bianca dipenderà da quanti di loro andranno effetti�vamente a votare per lui. L'incer�tezza del voto significa che bisogne�rà aspettare fino a molto tardi marted�e forse addirittura fino a mercoled�per sapere chi avrà vin�to. I seggi in California, Washmgton e Oregon chiuderanno quando in Italia saranno le sei di mattina di mercoledì. In più, milioni di ameri�cani hanno votato per posta e lo spoglio di quelle schede non finirà prima di mercoled�sera. Per cui se davvero quei voti saranno decisivi dovremo aspettare fino a giovedì. Washington 48 CASA BIANCA, OGGI SI VOTA IL TESTA A TESTA NEGLI STATI CHE DECIDERANNO DELLA CASA BIANCA -a» 43f50Zo lowa Florida 49 HBffifr 46 ■»4 BUSH ;GORE NADER Elaborazione statistica La Stampa da sondaggi Abc, I Washington Post, Cnn-Usa Today. MsNbc-Reuters-Zogby, Voter.com Battleground, Cbs, i Nbc-Wail Street Journal, Pew Research Center (31 Ottobre-5 Novembre 2000) ■'■■«•^i.-vc-rm.-jv